Cultura e Spettacoli

‘Il barbiere di Siviglia’ aprirà la stagione 2023

“Pensavo alla Scala! O perché non è possibile darvi una Manon? Ci terrei di rivedere bene eseguita quest’opera. Ha letto che gran fracasso ha fatto Tosca a Montevideo?” Scriveva Giacomo Puccini in lettera a Giulio Ricordi. Ma quali sono oggi le sorti di un genere che forse rischia davvero di non avere più il seguito che merita? Ieri mattina al foyer del Teatro Petruzzelli il sovrintendente Massimo Biscardi ha presentato alla stampa la Stagione d’Opera e Balletto e la Stagione Concertistica 2023 della Fondazione Teatro Petruzzelli, esprimendo grande preoccupazione per le sorti globali del teatro nel mondo. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a un forte incremento del pubblico giovane, mentre ad una decrescita del nostro pubblico abituale. E questo non è un fattore molto positivo. È importante promuovere un percorso culturale ed artistico che tenda a valorizzare la scelta dell’abbonamento come unica da intraprendere, altrimenti lo spettatore medio finirà per acquistare il biglietto solo a Natale. Il nostro principale scopo è quello di ampliare da un punto di vista culturale le conoscenze del pubblico barese e non certo quello di battere cassa. Ecco il motivo dell’importanza di sottoscrivere un abbonamento, per seguire un percorso ricco e strutturato di qualità. Noi teniamo molto a questo percorso, che scegliamo con attenzione, avevamo anche un percorso di formazione per le scuole che si è dovuto interrompere a causa del covid, sono stati anni molto difficili per il teatro, ma siamo fiduciosi che grazie al rinnovato interesse e alla partecipazione del pubblico tutto questo possa cambiare. Il nostro compito è quello di incoraggiare il pubblico a non avere paura del futuro e, a tale proposito, anche la nostra proposta di abbonamento prevede prezzi straordinariamente bassi e accessibili a tutti.” Ha sottolineato Biscardi con decisione. È infatti molto ampio, variegato e prestigioso il ventaglio artistico di spettacoli presentato per la stagione 2023. A cominciare dal Barbiere di Siviglia, con la presenza di registi di fama internazionale. Attila di Giuseppe Verdi, un balletto straordinario che a Bari non si metteva in scena da tre anni. Con la regia di Francesco Micheli, altro significativo nome del panorama italiano. Senza dimenticare una Bohéme d’eccezione, diretta dal maestro Giacomo Sagripanti. Una stagione concertistica in cui saranno presenti quasi tutti i migliori pianisti del mondo, con rivisitazioni in chiave settecentesca. Non mancheranno le straordinarie interpretazioni delle opere di Mahler e Shostakovich, con programmi per coro molto particolari e interessanti. ”Ci teniamo anche a rivalutare la figura importantissima del direttore artistico. Citiamo fra tanti il grande Francesco Siciliani, che ha scoperto, tra tanti, molti direttori d’orchestra divenuti poi famosi. Dobbiamo impedire che quest’onda distruttiva ci travolga, rivalutando una forma di espressione artistica e un luogo di straordinaria e storica aggregazione come il Teatro Petruzzelli.”

Rossella Cea


Pubblicato il 25 Giugno 2022

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