Il Bari vince in trasferta contro la Vibonese e si avvicina ulteriormente al traguardo
La festa per la B è sempre più vicina, mancano soltanto cinque punti e per delle fatalità e coincidenze il Bari potrebbe essere promosso anche direttamente domenica, qualora l’Avellino non dovesse vincere mercoledì nel recupero contro il Catania o domenica il Picerno e contemporaneamente il Catanzaro non dovesse vincere in trasferta contro la Juve Stabia a patto però che i biancorossi vincano il derby con la Fidelis Andria, diversamente il tutto sarebbe rimandato alla gara con il Latina, nella peggiore delle ipotesi, anche se sarebbe ugualmente bello il Bari potrebbe chiudere i conti davanti al proprio pubblico contro gli irpini. Calcoli non difficili da fare, ma doverosi giunti a questo punto. Nonostante ieri sui social, qualcuno abbia forse esagerato a scatenarsi, sul ‘non gioco’ del Bari, ci si dimentica facilmente che contro la Vibonese, seppur fanalino di coda, è stata messa a referto la ventunesima vittoria, la quarta di fila, il terzo ‘clean sheet’ nelle ultime cinque gare esterne ma soprattutto in trasferta la compagine barese ha realizzato 35 punti in 17 gare, come nessun altro ci è riuscito. Numeri a sigillo di un campionato molto importante dove le avversarie sono state tutte molto attente, sul pezzo senza mai mollare nonostante il Bari sia stato una sorta rullo compressore ed tra fine gennaio e metà febbraio abbia avuto un brusco calo, però sicuramente dopo la sconfitta contro il Campobasso, le scuse e la faccia del direttore sportivo che si presentò in sala stampa al San Nicola, qualcosa è cambiato e la compagine biancorossa ha messo insieme sei risultati utili vincendo anche gli scontri diretti e dando lezione di calcio per lunghi tratti in quel di Catanzaro. Ma ancora non né finita, ed il cerchio si sta per chiudere, perché Bari, il suo Primo Cittadino Antonio Decaro, la società ed il presidente Luigi De Laurentiis, il tecnico Michele Mignani ed il suo staff, il gruppo squadra sino al magazziniere e dalla tifoseria organizzata, quest’ultimo cuore pulsante del club ed i tifosi sparsi, lo meritano tutti.
SCAVONEGOL E SI VOLA – Nel Bari è tornato Di Cesare dal primo minuto insieme a Botta e Paponi, con quest’ultimo che non giocava in coppia con Antenucci. Sugli spalti 511 tifosi biancorossi per lo più supporters dei gruppi organizzati, lodevoli, unica pecca che va registrata quel petardo scoppiato nei pressi della rimessa laterale, sicuramente fortuito, ma che ha colpito Mattia Maita, rimasto stordito per qualche secondo. Un gesto da condannare e l’invito a chi ha visto colui che lo ha lanciato a segnalarlo alle autorità competenti, perché attentare all’incolumità di un calciatore, in questo caso il nostro ma non sarebbe cambiato una virgola se fosse stato della Vibonese, è un qualcosa di vile e che non va fatto. Il primo tentativo a rete è stato da parte di Corsi ma la conclusione è stata respinta da Polverino. A seguire, dopo due minuti ci ha provato Curiale ma Polverino, ancora decisivo ha deviato in calcio d’angolo. Ancora due minuti dopo ci ha provato anche Spina ma il suo tiro è terminato alto sopra la traversa. Il Bari con lo scorrere dei minuti è salito in cattedra ed ha preso il pallino del gioco senza trovare il guizzo vincente. Il primo tiro del Bari è giunto sul fotofinish della prima frazione di gioco con D’Errico che ha chiuso una triangolazione con Mirco Antenucci ma la palla è uscita di poco a lato della porta difesa da Mengoni. La ripresa è iniziata nuovamente con la Vibonese di mister Orlandi all’attacco ma Polverino il nuovo ‘paratutto’ del Bari che forse meriterà una chance anche quando rientrerà Frattali, ha parato senza difficoltà. Quasi giunti al sessantesimo il Bari ci ha provato con un destro potente di Maiello ma il pallone è volato alto di poco. Mignani all’oretta di gioco ha inserito Cheddira e Mallamo rispettivamente per Paponi e D ‘Errico, poco brillanti. Al sessantacinquesimo altro cambio, questa volta Botta, uscito per infortunio muscolare ed al suo posto Gianvito Misuraca per la sua terza presenza. AL 72’ è ancora Curiale, l’ex Catanzaro, a provarci ma ha trovato il muro Polverino. I calabresi, tre minuti dopo ci hanno provato con Zibert ma la palla è terminata abbondantemente alta. Per il Bari ha risposto Maita, al 78’ con un siluro ma il tentativo è stato parato da Mengoni. Il momento topico della gara è giunto un minuto dopo quando Mignani ancora una volta ha azzeccato le mosse, togliendo Antenucci e Maiello ed inserendo Simeri e Scavone. Tempo 100 secondi ed in due, in ‘combutta’ confezionano un gol che vale tantissimo, forse più dei tre punti stessi, su taglio di Maita, Simeri ha provato a calciare, ma Scavone come era già capitato nelle sue precedenti tre reti, si è trovato al posto e momento giusto ed ha depositato in rete facendo scattare l’abbraccio di tutti i componenti dellas quadra, anche coloro che si erano seduti in panchina insieme ai sostenitori biancorossi, scoppiati da gioia. La gara si è conclusa al 94’ senza nuovi sussulti, ed una ghiotta occasione per Simeri, non centrata a tu per tu contro Mengoni, ma non cambia la sostanza perché il Bari vince, anche senza convincere, ma era l’unica cosa che contava e chiunque, se ne dovrà fare una ragione perché la compagine biancorossa sta per scrivere, dopo tre anni di C, la pagina più importante da quando ci sono i De Laurentiis, senza dimenticare da dove si è ripartiti. Domenica allo stadio San Nicola il Bari affronterà la Fidelis Andria alle 14.30, non si sa ancora se potrà scattare la festa, ma sarà importante esserci.
LA VOCE DEI PROTAGONISTI – Al termine della gara ai microfoni ufficiali mister Mignani ha detto la sua: “L’unica cosa che contava era vincere ..Felici per Scavone, ma ora testa alla prossima. È stata una partita difficilissima, e la terza in dieci . I ragazzi l’hanno portata a casa ed era l’unica cosa che contava, non importa come lo fai ma importante é farlo e diamo continuità e superato altro ostacolo. Trovo positivo che la squadra ha rischiato poco, e la squadra ha provato a contrapporsi ed alla fine sono venuti fuori i valori e Scavone è giusto che si prenda i meriti. Ci rende tutti felici. Io non guardo molto in là, pensiamo a continuare a vincere e ragionare per fare un’altra settimana giusta”. Felicissimo anche Manuel Scavone, subentrato subito dopo in gol, per lui quarta rete stagionale che hanno fruttato ben 10 punti, sempre alle tv licenziatarie ha detto: “Dedico questo gol alla mia famiglia che mi è sempre stata vicino. Questa è la vittoria di un gruppo coeso dove anche chi non è titolare e sta in panchina, quando entra è decisivo. Siamo un grande gruppo, il forte vento ci ha impedito di giocare come volevamo, ma ci siamo quasi e pensiamo già alla prossima”. (Ph. Tess Lapedota).
TABELLINI & PAGELLE
VIBONESE (4-4-2): Mengoni 6; Corsi 5.5, Suagher 6, Polidori 6, Risaliti 5.5; Gelonese 5.5 (89′ Zappa s.v.), Zibert 6, Basso 5.5, Grillo 6 (89′ Ngom s.v.); Spina 6 (62′ Golfo 6), Curiale 6.5. A disp.: Curtosi, Marson, Alvaro, La Ragione, Ngom, Bellini, Blaze, Panati, Cattaneo, Carosso. All.: Orlandi 6.
BARI (4-3-1-2): Polverino 7; Celiento 5.5, Terranova 6, Di Cesare 6, Mazzotta 5.5; Maita 7, Maiello 6 (79′ Scavone 7.5), D’Errico 6 (59′ Mallamo 6); Botta 5.5 (66′ Misuraca 6); Antenucci 6 (79′ Simeri 6), Paponi 5.5 (59′ Cheddira 6). A disp.: Plitko, Gigliotti, Bianco, Lambiase, Pucino, Rana, Daddario. All. Mignani 6.5.
Arbitro: Galipò di Firenze
Assistenti: Lalomia – Camilli
IV: Carrione
Marcatori:
Note – ammoniti Grillo, Risaliti (V), Mazzotta (B). Recupero – pt, 4′ st.
Marco Iusco
Pubblicato il 21 Marzo 2022