Cultura e Spettacoli

Il burlone non va in ferie

 

 

Nonostante la crisi, la stretta fiscale e l’ansia che mette l’ISIS, la gente non ha smarrito la passione per il mare, sicché – arenili in primis – le coste pullulano di bagnanti. E siccome la partecipazione al rito collettivo del bagno e dell’abbronzatura mette allegria, l’animo si predispone alla socializzazione e all’ilarità. Ciò fa delle spiagge in estate l’habitat dei burloni. Quanti scherzi si consumano in mezzo agli ombrelloni. Alcuni sono dei classici. Uno dei più salaci, il cosiddetto ‘viaggio d’acqua’ a danno di chi si sta arrostendo al sole, è anche crudele. E diventa piccante se la vittima è una prosperosa fanciulla che stesa a pancia in giù abbia slacciato il reggiseno… Ancora con l’acqua ci si può prendere beffe di qualche innocente. Il lettore ha presente quegli innocui fucili ad acqua con i quali i ragazzini si divertono sul bagnasciuga? Ebbene, una bella tipa si fa rincorrere da qualcuno che voglia spruzzarla tutta. A un certo punto si rifugia sotto l’ombrellone dove qualcuno si sta godendo un libro o l’ascolto di musica in cuffia. Incurante della situazione, il molestatore continua a bersagliare il suo obiettivo, ma lei facendosi scudo del malcapitato evita ogni schizzo. Morale della favola, un innocente si ritrova bagnato da capo a piedi… E lo scherzo del serpente? Il nostro burlone si procura una perfetta riproduzione in lattice di una piccola serpe e se la lega alla caviglia con un filo di nylon lungo due metri, quindi comincia a passeggiare tra i bagnanti. Il lattice asseconda gli strattoni impressi dal movimento del piede e ondeggia sinuoso sulla sabbia. L’effetto è straordinario : Ci cascano nove persone su dieci. Attenzione però, le nature più fragili possono uscirne piuttosto provate… E poi c’è lo scherzo della suoneria fastidiosa : Senza farsi vedere, il nostro tormentatore posiziona una borsa alle spalle di qualcuno che, seduto sulla sdraio, si stia godendo il mare. Dopo che si è allontanato, mette mano al cellulare. Sta chiamando un altro cellulare, che è dentro quella borsa. La suoneria, elevata al massimo, è di quelle demenziali. Il burlone chiama ripetutamente. Una cosa insopportabile per il povero bagnante che, educatamente, si trattiene dall’affondare la mano in quella borsa e fare giustizia. Prima che, spazientito, si risolva a cambiare posto, il suo aguzzino gli si presenta : Scusi, ha chiamato qualcuno per me?… E infine la burla del pallone e dell’asciugamano : ‘Scusi, mi passa il pallone?’ E’ la preghiera che qualcuno che stia in acqua rivolge a un ignaro passante da bagnasciuga. Quello si china sul pallone poggiato sul telo da mare… e il pallone gli si avventa addosso, si solleva sabbia, una figura si materializza… Che spavento. Il povero innocente, non poteva immaginare che sotto quel telo, abilmente nascosto tra la sabbia, era appostato il compare dell’altro burlone.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 24 Luglio 2015

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