Cronaca

Il calvario dei reumatici, il muro di cemento e le risposte degli amministratori alla sanità

“Con grande dispiacere constatiamo che nella Regione Puglia il cittadino è sempre più isolato e tenuto al margine della vita che gira intorno alle istituzioni, a meno che non si procuri ‘conoscenze’ negli ambiti che necessitano, per essere semplicemente, ascoltato”, è l’incipit della lunga lettera-appello rivolta all’assessora pugliese Gentile da Graziella Fersini, presidente di un’associazione che riunisce i reumatici pugliesi, la Marea, Malati Reumatici Associati. Che già dal mese di maggio aveva richiesto un incontro per sottoporre disagi e disservizi a cui i malati sono sottoposti. “Nessuna risposta è mai seguita. Senza perdere la speranza e con grande caparbietà, a Luglio è stata presentata, alla segreteria particolare richiesta formale per essere ricevuti. E anche in questa occasione, chi ne dubitava, non c’è stato alcun riscontro. Motivo dell’incontro era, sostanzialmente, trovare una soluzione al disservizio e paventata  chiusura dell’ambulatorio di Reumatologia del Policlinico, causato dal pensionamento in blocco di quattro medici ed un decesso, su un totale di nove unità>>. E visto il totale disinteresse della dirigenza del Policlinico e dei politici, per trovare fattivamente una via d’uscita che non fosse la chiusura dei servizi, l’associazione ha deciso di pubblicizzare la “cattiva gestione” del caso e la risposta del Policlinico è stata la millantazione della nascita di un “Polo di riferimento regionale” di Reumatologia. In realtà si è trattato di una pura dislocazione di locali perchè quelli vecchi erano troppo fatiscenti. Non si è mai fatto riferimento all’incremento di risorse umane sfoggiando, anzi, un aumento dell’offerta a parità di risorse. Anche in questa occasione, nessuno ha voluto convocarci per ascoltare i suggerimenti, di chi vive il problema, per una buona risoluzione dell’inefficienza, nella gestione dei servizi stessi.  Ad oggi, il personale medico è sempre più impegnato nella turnazione del servizio di guardia in reparto e nell’inter-divisionale delle cliniche mediche del “Virgilio Chini”: l’ambulatorio continua ad avere liste lunghe e mancare del rientro per le visite brevi, imprescindibili nel controllo della terapia. Dopo le operazioni di trasferimento nei nuovi locali, l’ambulatorio di Riabilitazione, servizio importantissimo per l’invalido reumatico, è rimasto, inspiegabilmente, chiuso all’utenza e non si conoscono neanche i termini presunti di riattivazione dello stesso. Anche qui, la segnalazione e la pressione fatta dagli ammalati è rimasta inevasa. La Marea rimane sempre disponibile ad un incontro per proporre le proprie soluzioni finalizzate ad un miglioramento dell’attuale situazione, per l’ammalato e per le “casse” della Regione. Il rammarico più grosso è che, chiedendo al personale della Regione Puglia e alla gente comune, l’unico consiglio è stato quello di seguire attentamente i vari eventi a cui l’Assessore pugliese alla Sanità partecipa e fermarla, per avviare una conversazione sugli argomenti interessati; l’affermazione comune di tutti gli interpellati è stata: “L’Assessore è una brava persona, si ferma e chiacchiera con tutti”. Tutto questo è lodevole (?) ma se un cittadino è afflitto da problemi, non può utilizzare la strada per ottenere attenzione alle sue problematiche; tanto meno è solo la “ strada”. E cioè il luogo dove un “bravo” assessore può spendersi per l’ascolto dei problemi del cittadino. Inoltre, questo tipo di incontri “ itineranti”, a cui si deve sottoporre il ‘debole’ per “ inseguire “ l’assessore nelle sue apparizioni pubbliche, rischia di naufragare se non c’è possibilità d’incontro. Siamo ormai a dicembre, ad oltre 5 mesi dalla richiesta ufficiale di incontro con l’assessora Elena Gentile e constatando la sua indisponibilità a colloquiare, da qualche mese c’è anche la lettera protocollata alla sua Segreteria Particolare. Ma vediamo cosa hanno richiesto gli ammalati reumatici anche a mezzo PEC, allo Sportello Spesa Farmaceutica e cioè i dati sul consumo dei farmaci biotecnologici, in fascia H, distinti per principio attivo, patologia e centro prescrittore, ma le risposte sono state evasive, anche dopo che a mezzo raccomandata all’Ufficio Area Politiche per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità, sono stati chiesti i dati sulle esenzioni per malattie reumatiche, misurate al 31 dicembre 2012 distinte per patologia, sesso, età e ASL competente. Lettere inviate a tutti i dirigenti responsabili,  con risposte attraverso dati incompleti. E si ricomincia al via vai di richieste formali per il completamento dei dati. Di contro, nel mese di Luglio, altre associazioni del nord hanno prodotto la stessa richiesta, stesso funzionario e stessa mail e, nell’arco di brevissimo tempo nello stesso mese di luglio, hanno ricevuto tutti i dati in formato XLS. Poi ad agosto scorso la Marea ha richiesto al Direttore dell’ARES, la possibilità di visionare alcune delibere non più disponibili sul sito essendo decorsi i 15 gg che prevedeva l’Agenzia Regionale Sanitaria Puglia per la pubblicazione, relative ai progetti attivi per i malati reumatici. Anche in questo caso risposte con superficialità, in virtù del principio consolidato negli enti pubblici, che il cittadino è estraneo all’attività socio-politica della regione. A seguito del reinoltro della medesima richiesta con lettera circostanziata, il Direttore, verificato il Dlgs n. 33 del 14.03.2013, ha dato mandato per la messa a norma del sito, rendendo le delibere visibili a tutti e senza la necessità di autenticazione e/o identificazione. Le domande sorgono inevitabili: quali motivi portano i dirigenti  a questi comportamenti discriminatori? Perchè i dirigenti pubblici pugliesi non adottano le regole di buona condotta e buona educazione nei confronti del cittadino? Eppure il cittadino snobbato è il contribuente che rimpingua le casse regionali. Chi, nella nostra regione è tenuto a rilasciare le informazioni richieste? Il Presidente della Regione? I Consiglieri? L’Assessore?  Chi? “Noi della Marea continueremo a provare senza stancarci a confrontarci con chi di dovere, cercheremo di “stimolare”, sperando che, prima o poi, la coscienza di chi legge, quella buona, esca fuori e faccia il proprio corso”, le ultime parole di Graziella Fersini nella lettera protocollata mesi fa presso gli uffici dell’assessorato alla sanità della regione Puglia, in nome di decine e decine di reumatici pugliesi….

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 18 Dicembre 2013

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