Cronaca

Il Campus cade a pezzi: ora anche il Rettore ha visto con i suoi occhi

Anche chi comanda e occupa posti di potere, qualche volta, è costretto a uscire dalla sua ‘torre d’avorio’, per scendere in mezzo agli esseri umani. Magari comprendere la realtà che gli gira attorno. E così ieri, giovedì 7 dicembre, su esplicito invito dei rappresentanti degli studen
ti di <<Link Bari>> e alla presenza dei direttori di dipartimento coinvolti, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari si è recato nel Campus Universitario “E. Quagliariello”, per
toccare con mano i disagi di centinaia di studenti e docenti. In primo piano, tanto per essere ancora più chiari, le condizioni a dir poco precarie degli spazi universitari, emerse definitivamente dopo l’episodio del crollo di parti di soffitto in un’aula dell’ex Palazzo degli Istituti Biologici, circa un mese fa. Gravissimo quanto accaduto all’inizio di novembre scorso nell’Ex palazzo degli Istituti Biologici, in cui è crollato un pezzo di soffitto in un’aula in cui si stava tenendo una lezione. <<Sono anni – avevano chiosato gli studenti – che chiediamo che l’Università ci consenta di studiare e frequentare le lezioni in condizioni di sicurezza. E nonostante la struttura fosse già stata considerata non a norma, a causa dell’insufficienza di spazi e aule, le lezioni si svolgono regolarmente. Però sotto soffitti da cui cadono calcinacci. Porteremo un documento agli organi centrali per chiedere che l’Ateneo prenda subito dei provvedimenti a riguardo”. Ma anche altre segnalazioni erano giunte sul tavolo dei responsabili dell’Ateneo barese, riguardanti i disagi che gli studenti baresi e fuori sede subiscono, senza però che nessuno sia intervenuto. Ora gli studenti dei corsi di laurea scientifici, in particolare quelli di Scienze Biologiche e Biotecnologie, ieri hanno colto l’occasione per consegnare personalmente al Magnifico il documento contenente disagi e richieste, in termini di provvedimenti immediati e strutturali, redatto durante un’assemblea e sottoscritto da più di mille studenti. Un documento che, in sostanza, ha raccolto a costo di grandi sacrifici le ‘doglianze’ di chi vorrebbe solo crescere e studiare, in ambienti più sicuri e salubri. “Chiediamo un’assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione che deve provvedere tempestivamente alla risoluzione di un annoso problema che affligge quotidianamente studenti e docenti dei plessi del Campus, costretti a seguire e fare lezione in aule non a norma e sovraffollate e a svolgere le attività laboratoriali in laboratori non sufficientemente attrezzati” ha chiarito Alessandro Digregorio, rappresentante degli studenti di Biotecnologie. “E’ necessario a questo punto un intervento tempestivo che permetta agli studenti di seguire le lezioni in condizioni degne e una programmazione ben precisa e orientata alla ristrutturazione di tutti i plessi e alla creazione di nuovi spazi”. In risposta il professor Antonio Uricchio ha dato ampie garanzie di intervento, per raggiungere nel più breve lasso di tempo possibile una risoluzione del problema. Anzi, per meglio dire sia nel breve, che nel lungo periodo. Certo è che gli studenti continueranno a lottare per vedere riconosciuto un proprio diritto e la campagna “Fateci Spazio” non si arresterà, almeno fino a che le condizioni degli spazi non risultino più lesive della dignità di chi ogni giorno vive l’Università degli Studi di Bari.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 8 Dicembre 2017

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