“Il Casolare di Puglia”, fedele alla tradizione pugliese
Fedele alla tradizione pugliese. Anche nella non semplice ristorazione rapida e nel catering. E’ il formato scelto da I”l Casolare di Puglia”, con due fortunati punti vendita a Bari Blu e La Mongolfiera di Bari Japigia. La gestione è di un ottimo e saggio imprenditore, Francesco Ferrara. Un piccolo impero con trenta dipendenti e scusate se è poco. La formula scelta è appunto quella di preparare pasti tipici della gastronomia locale con ingredienti a chilometro zero del territorio, ma senza costi di servizio al tavolo. Ciascun avventore si sceglie i piatti che gli aggradano, e da solo se li porta al tavolo. Spiccano per gusto le zuppe di legumi, i primi di pasta, i salumi tra tutti il capocollo di Martina e i formaggi locali. Insomma, per giocare col logo, un vero Casolare del gusto. Abbiamo intervistato Francesco Ferrara.
Ferrara, siete da tempo nella ristorazione…
“Da cinquanta anni, non siamo gente improvvisata e sappiamo quello che facciamo. Abbiamo scelto questo format visto che siamo presenti in centri commerciali. Da noi non vige il pranzo alla carta, il cliente viene al banco, sceglie e si porta le pietanze al suo tavolo. Risparmiamo così sul servizio e questo abbatte i costi. Però non facciamo sconti alla qualità delle materie prime”.
Cioè?
” Voglio dire che il prezzo contenuto lo è in relazione alle spese ridotte sul servizio, ma non in rapporto alla qualità degli ingredienti. Scegliamo prodotti di stagione, del territorio e di assoluta qualità, nelle verdure, carni, pesce”.
Fate catering…
“Il catering è un’attività ormai importante. Ma bisogna saperla fare con onestà e professionalità. I risultati almeno sin qui ci premiano, siamo in costante ascesa. Ma non bisogna mai venire meno ai principi di correttezza e onestà. La gente capisce che stai barando”.
Che tipo di cucina effettuate nei vostri punti vendita?
“Del territorio, rigorosamente pugliese e in presenza. Penso che sia importante questo elemento che assicura al cliente trasparenza sull’ igiene. Specialmente di questi tempi nei quali la pulizia e l’ osservanza delle norme di salute devono essere primarie. Il cliente si accorge se il locale è sporco, non assicura salubrità e cambia aria”.
Naturalmente seguite gli orari di apertura e chiusura dei centri commerciali.
“Certo. Siamo incardinati in queste strutture”.
BV
Pubblicato il 5 Marzo 2022