Cronaca

Il centrodestra alle prese con la scelta del candidato alla Regione con le primarie

Nella corsa per la guida della Regione non c’è ancora nulla di certo, se non il fatto che i nomi dei concorrenti alla carica di governatore dei due principali schieramenti si conosceranno con certezza solo a fine novembre. Infatti, il candidato della coalizioni di centrosinistra per la presidenza della Regione sarà scelto dalle primarie fissate per domenica 30 novembre, mentre quello della coalizione di centrodestra dovrebbe essere indicato, sempre con il metodo delle primarie, sette giorni prima di conoscere il nome del concorrente di centrosinistra, ossia la domenica precedente a quella stabilita per le primarie del centrosinistra. Da sottolineare, però, che per le primarie del centrodestra il condizionale è d’obbligo, in quanto la data di celebrazione delle stesse è stata fissata ed annunciata da Forza Italia e dalle forze politiche che in Puglia ruotano intorno a tale partito, ma in assenza di Ncd ed Udc che potrebbero invece chiedere un’altra data oppure potrebbero addirittura decidere di non partecipare proprio alle primarie, sfilandosi così definitivamente dalla coalizione con Fi, per poi presentarsi alle elezioni regionali in un polo alternativo a quello di centrodestra, ma che potrebbe anche essere attrattivo di altre piccole forze centriste, come Scelta civica e Popolari per l’Italia. In tal caso, però, per il centrodestra in Puglia le effettive possibilità di vittoria si comprometterebbero non poco, considerato che nel 2010 (quando le odierne due principali componenti, Fi ed Ncd, erano compatte nel Pdl) la presenza di un terzo polo, formato dalle sole forze di Udc ed “Io sud”, fu determinante alla riconferma di Nichi Vendola alla guida della Regione. E, quindi, alla vittoria del centrosinistra. Alle prossime regionali, infatti, il quadro politico pugliese sarà già complicato dalla presenza quasi certa nella competizione del “Movimento 5 Stelle” di Beppe Grillo che, per quanto non bene possa andare in termini di risultato elettorale, difficilmente si attesterà su percentuali inferiori al 7 od 8 per cento dei consensi. Voti, questi, che sarebbero tolti in parte al centrosinistra, ma anche verosimilmente al centrodestra. Per cui la presenza di un polo centrista, composto da Udc ed “alfaniani”, pregiudicherebbe di parecchio le possibilità di vittoria per il centrodestra. Ma, nonostante questo grosso rischio, i nomi di coloro che nel centrodestra pugliese scalpitano per mettersi in gioco nella corsa alla conquista della candidatura a governatore sono parecchi. Il primo di quelli certamente intenzionati a correre per la guida della Regione è il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, leader dell’omonimo movimento civico la cui lista, alle recenti amministrative baresi, oltre a superare abbondantemente nella propria coalizione il Ncd in termini di voti, è risultata pure la più votata di tutte le civiche presenti sulla scheda elettorale. Dato, quest’ultimo, da non sottovalutare perché fra le civiche di centrosinistra compariva il simbolo di “Realtà Italia” di Giacomo Olivieri, che nell’Aula di via Capruzzi conta su un gruppo di ben tre consiglieri regionali. Tra i nomi di Fi che potrebbero aspirare alla candidatura a governatore, e quindi a correre alle primarie del 23 novembre qualora si facciano, ci sono quasi sicuramente quelli dell’assessore pugliese all’Agricoltura ai tempi della presidenza Fitto, l’andriese Nino Marmo, e quello dell’ex consigliere regionale, nonché ex europarlamentare, il biscegliese Sergio Silvestris, entrambi ex An, rimasti fedeli al partito di Silvio Berlusconi, ma forse ancor più fedeli all’ex presidente della Regione, Raffaele Fitto. Ma tra gli esponenti del centrodestra vicini a Fitto che potrebbero nutrire velleità per la candidatura a governatore della Puglia alle prossime regionali c’è sicuramente anche il nome del Primo cittadino di Lecce, Paolo Perrone, che difficilmente però si proporrà alle primarie senza che sia Fitto a chiederglielo ed a dargli le garanzie necessarie che la sua battaglia non sia combattuta in solitudine o solo ad onor di presenza. Però, nella corsa per la candidatura alla presidenza della Regione nel centrodestra potrebbero affacciarsi anche nomi di altri sindaci pugliesi, come quello del Primo cittadino di Monopoli, Emilio Romani, o quello di Andria, Nicola Giorgino. Se non addirittura quello del fratello di quest’ultimo, Francesco Giorgino, noto giornalista Rai e conduttore del Tg 1. Insomma, tra gli elettori pugliesi di area centrista e di destra, anche senza l’eventuale partecipazione alle primarie del 23 novembre di Ncd ed Udc, i nomi su cui puntare per tentare vincere le regionali non sarebbero certo pochi. Resta solo l’imbarazzo della scelta, qualora le primarie si facciano davvero. Ma, soprattutto, se ci fosse davvero la voglia di vincerle anche da parte dei vertici del centrodestra presenti nella Capitale.   

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 7 Agosto 2014

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