Cronaca

Il centrodestra riparte da Francesco Schittulli per vincere le regionali

Il centrodestra riparte con Francesco Schittulli per vincere le regionali, dopo le due sconfitte pugliesi consecutive, accumulate in un decennio contro il centrosinistra guidato da Nichi Vendola. La manifestazione di apertura della campagna elettorale, svoltasi domenica mattina a Bari, è stata definita dal neo commissario pugliese di Forza Italia, Luigi Vitali, come “la festa di chi ci crede e vuole tornare a vincere”, perché voglia ed entusiasmo di vittoria forse non mancano, ma la battaglia evidentemente è ancor più dura delle precedenti, perché la strada del successo è tutta in salita per il centrodestra pugliese, anche a seguito della violenta spaccatura interna a Fi, tra il leader pugliese, Raffaele Fitto, ed il fondatore del partito, Silvio Berlusconi. Anche il senatore Massimo Cassano, coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra, si è dichiarato “soddisfatto” dal programma di governo per la Puglia presentato da Schittulli all’avvio della sua campagna elettorale. Infatti, ha spiegato Cassano: “abbiamo apprezzato le parole di Schittulli in merito al rilancio dell’occupazione, all’assistenza alle famiglie meno fortunate e, ancora di più, per il rilancio di un sistema sanitario locale ridotto ai minimi termini da dieci anni di malagestione targata Nichi Vendola. Finalmente ci sono progetti concreti che mettono il cittadino al centro dell’azione di governo e lo rendono partecipe delle scelte, dando una svolta a quella gestione partitocratica e ideologica che ha creato solo danni e disservizi”. E mentre da un lato c’è chi tenta di galvanizzare gli animi e minimizzare le lacerazioni interne a Fi, dall’altro non si perde occasione per alzare il tiro della polemica tra “fittiani” e “berlusconiani” con la speranza forse di trasformare le regionali pugliesi in una sorta di prova muscolare all’interno del partito, per poi forse fare della Puglia una sorta di laboratorio politico nazionale in cui sperimentare la nascita di una sigla politica di centrodestra concorrenziale ed alternativa a Forza Italia. Ipotesi, questa, da prendere in seria considerazione in Puglia, visto che le dichiarazioni di qualche esponente forzista locale di area “fittiana” sui vertici nazionali del partito sono tutt’altro che concilianti. “E’ evidente che Giovanni Toti fosse più apprezzato da direttore di Studio Aperto, che da consigliere politico di Berlusconi” è stato il commento del deputato di Fi Nuccio Altieri, notoriamente oltranzista “fittiano”, che, sempre con riferimento al discorso del consigliere di Berlusconi alla manifestazione barese di domenica scorsa, ha rincarato la dose aggiungendo: “Tra l’altro, permanendo nello status di dipendente, scambia il partito (Forza Italia) con l’azienda (Mediaset) procurando – il più delle volte – grave danno all’uno e all’altra”. Ma nel commentare Altieri è stato ancora più malizioso, visto che ha pure affermato: “Fortunatamente oggi a Bari ha trovato pochissimi ‘collaborazionisti’ ad attenderlo e quasi nessuno ad applaudirlo, dimostrazione che la gente di Forza Italia ha compreso meglio di lui la differenza e respinge al mittente il tentativo di epurazione etnica condotto in Puglia come in Piemonte, contro chi – insieme a Raffaele Fitto – vuole solo portare Forza Italia fuori dalle secche”. Ed ha poi concluso sottolineando che “Domenica prossima – alla nostra manifestazione – per Schittulli sventoleranno centinaia di bandiere di Forza Italia, a differenza di oggi dove in sala non se ne è vista nemmeno una”. Infatti, Altieri ed altri quattordici parlamentari pugliesi di Forza Italia non ha partecipato, chiaramente in segno di protesta, alla manifestazione barese in cui è intervenuto Toti, per prendere le distanze da Vitali, ritenuto dall’area “fittiana” commissario regionale illegittimo del partito di Fi in Puglia. Insomma una disputa, quella interna a Forza Italia, che non si placa neppure ora, a campagna elettorale iniziata, e che rischia di infuocarsi ancor di più in vista della formazione delle liste di Fi per il rinnovo del consiglio regionale. Infatti, la battaglia più aspra per i “fittiani” pugliesi sarà proprio quella per l’inserimento dei candidati vicini all’europarlamentare di Maglie nelle liste di Fi, visto che nello stesso centrodestra sono in molti ad auspicare che Fitto presenti, come nelle precedenti regionali, una propria lista civica che sia di ulteriore supporto al candidato presidente di centrodestra e sia, soprattutto questa volta, anche la lista con cui misurare la sua effettiva forza elettorale in Puglia fuori del partito di Berlusconi. Prova, questa, senza della quale difficilmente l’ex cavaliere di Arcore alle prossime elezioni politiche darà a Fitto lo spazio necessario a portarsi alla Camera un drappello di deputati come Altieri, che risultano essere più fedeli a lui che al detentore del simbolo con cui sono stati eletti. Per cui il destino politico del leader pugliese di Fi nel centrodestra potrebbe essere connesso alla sconfitta o vittoria elettorale di Schittulli alle regionali. E questa è probabilmente la vera operazione politica che Berlusconi e tutte le altre forze del centrodestra pugliese starebbero tentando di fare con l’eurodeputato forzista ribelle e più suffragato d’Italia.          

Giuseppe Palella


Pubblicato il 10 Marzo 2015

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