Cultura e Spettacoli

Il cinema al cinema

Era ora. I proiettori digitali stanno per mettere piede in massa anche nelle sale cinematografiche di Puglia. I vecchi macchinari si accingono ad andare in pensione. In verità non proprio tutti, dal momento che  la somma messa a disposizione dalla Regione non supera gli 1,3 milioni di euro, cui tramite un bando possono aspirare i titolari di sale con non più di quattro schermi. Le multisala non saranno privilegiate a scapito delle monosala site nei centri storici, assicura la Godelli, che ha promesso più in là un secondo bando, se emergeranno nuove risorse con cui venire in soccorso degli esclusi. Addio dunque alla figura del proiezionista, al classico crrrr….. del suo macchinario e al fascio multicolore proiettato nel buio contro l’immensità di un lenzuolo immacolato. Per i romantici sarà un duro colpo, ma cerchiamo di vedere i vantaggi. Di quanti film non ci è stato possibile godere per via di un obiettivo logorato dall’uso e non sostituito per mancanza di ricambi? E quelle pellicole che si spezzavano, s’attorcigliavano o prendevano fuoco obbligando il proiezionista a spegnere il proiettore? Nel primo caso la proiezione poteva riprendere abbastanza sollecitamente ; ma l’intervallo tra un tempo e l’altro o tra uno spettacolo e l’altro doveva dilatarsi del tempo necessario al proiezionista per riattaccare i due lembi di pellicola, operazione che aveva luogo alla buona con l’impiego di nastro trasparente o di acetone. Negli altri casi erano necessario asportare alcuni metri di pellicola (che andavano irrimediabilmente perduti) ; il film riprendeva così con un brusco balzo in avanti a tutto danno dello spettatore. Tutte cose di cui non avremo nostalgia, come della sale affumicate per colpa di tabagisti, di spettatori che entravano e uscivano a proiezione in corso, di poltrone di legno cigolanti…. Ciò di cui avremo nostalgia è tutt’altro ed esso ha per oggetto la qualità del prodotto cinematografico. Quale tristezza ritrovarsi con sale confortevoli, proiezioni perfette… e in cartellone commediole, cinepanettoni, trash-movie made in USA. Pazienza, vuol dire che nei rimasugli di spazio tra porcherie ci consoleremo con rassegne di pellicole storiche restaurate, di cinema indipendente e d’essai. Speriamo che tanto basti a tenere in vita le piccole sale. Ad ogni buon conto, un proiettore digitale non vuol dire solo adeguarsi al mercato o assistere a film, scadenti o di qualità che siano. Vuol dire ampliare la programmazione, aprendo a concerti, prime teatrali, eventi sportivi. Un modo intelligente per non vedere più cinema abbattuti, abbandonati, convertiti in autosili o gallerie commerciali.
italointeresse@alice.it
 


Pubblicato il 22 Ottobre 2011

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