Il Comune contro il Bari,la società ad un passo dal fallimento
“A breve scadrà il mio mandato e non intendo lasciare al mio successore questa enorme rogna che richiede un intervento immediato” così il sindaco di Bari, Michele Emiliano, esordisce prima di spiegare per quale motivo ha deciso di autorizzare l’avvocatura comunale ad avviare tutte le azioni esecutive previste dalla legge per recuperare i crediti pregressi dovuti dal Bari. La delibera – approvata da una Giunta incompleta, infatti erano assenti gli assessori Sannicandro, Vasile, Spallini e Abbaticchio, mentre si è astenuto l’assessore Lacarra – ha autorizzato l’avvocatura ad intraprendere qualsiasi azione ritenga più opportuna. “Si tratta di una società che per anni ha incassato milioni di euro di Iva, senza mai versarli. E’ tempo che adesso il debito, che ammonta a 2 milioni e mezzo, sia pagato” ha sostenuto il primo cittadino, che è consapevole della sofferenza arrecata ai proprietari dell’As Bari, ma d’altra parte è conscio che solo procedendo lungo questa strada, sarà possibile non privare il titolo sportivo del valore che ancora possiede. Ebbene sì, infatti il titolo sportivo se venduto durante il campionato, gode ancora di un certo valore sul mercato, ma se venduto al termine del campionato stesso non avrà più alcun valore, senza contare che il risultato del medesimo verrebbe completamente sfalsato, poiché in caso di fallimento, la squadra arriverebbe ultima e dovrebbe ripartire dalla serie C2. Il sindaco Emiliano non si pente di aver atteso tanto, nonostante già tre anni fa, con una delibera del 28 aprile che portava la firma del suo ex assessore Lino Pasculli, non si sarebbe arrivati a questo punto. “Abbiamo aspettato perché eravamo convinti che la situazione potesse cambiare in meglio. Ma non siamo stati ripagati con la stessa moneta. Basti pensare che al Consorzio Stadium (che ha costruito lo Stadio San Nicola, ndr.) in questi anni abbiamo versato ben 18 milioni di euro e quando abbiamo chiesto di rateizzare la somma, per non sforare con il Patto di Stabilità, hanno rifiutato” accusa Michele Emiliano. Dunque la situazione attualmente è la seguente: l’avvocatura comunale ha piena libertà di azione e se riterrà opportuno procedere con l’istanza di fallimento, relativa all’intero debito di 2 milioni e mezzo di euro, Palazzo di Città non farà nulla per opporsi, così come anche se dovesse prendere altre strade, come quella del pignoramento, relativo solo al debito di 600mila euro. “In passato mi sono fidato di Claudio Garzelli, amministratore unico dell’As Bari, che mi ripeteva che la situazione economica era sotto controllo e che il debito era stato addirittura rateizzato. Quando Garzelli si dimise, capii che aveva mentito”. Insomma l’istanza di fallimento che il Comune si appresta ad intraprendere attraverso la sua avvocatura, secondo il sindaco, tenderebbe a tutelare l’eventuale acquirente del titolo sportivo e a salvare quel poco che resta del calcio a Bari.
Nicole Cascione
Pubblicato il 1 Febbraio 2014