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Il Comune di Bari “colleziona” un altro rudere sul lungomare di Palese

Il Comune di Bari ha acquisito un altro rudere sul lungomare Nicola Massaro di Palese che si va ad aggiungere agli altri numerosi ruderi di proprietà comunale esistenti lungo il tratto di costa del Municipio 5 di Bari.  Infatti, – come reso noto da una nota del Comune stesso – la Giunta regionale, nella seduta dello scorso 18 giugno, ha approvato la delibera che ha autorizzato la cessione a titolo gratuito al Comune di Bari dell’immobile di proprietà regionale che un tempo era adibito ad “Ostello della gioventù” e, quindi, all’epoca nella disponibilità dell’ex Apt (Azienda di promozione turistica) di Bari.  In merito all’acquisizione di detto edificio esistente sul lungomare di Palese, l’Amministrazione barese si era dichiarata favorevole alla proposta del suo trasferimento nel patrimonio comunale già nel novembre di tre anni fa, con un’apposita delibera della giunta Decaro che ora, però, dovrà essere perfezionata da un ulteriore atto di accettazione dell’immobile da parte del Comune.   Nella nota dell’Amministrazione barese si afferma che “poter includere l’Ostello della gioventù tra gli immobili di proprietà del Comune di Bari rappresenta un’ulteriore opportunità per valorizzare un tratto di costa che nei prossimi anni sarà oggetto di diversi interventi di riqualificazione”. Infatti, l’odierno assessore barese al Patrimonio, Vito Lacoppola, – con la stessa nota – ha così commentato: “Siamo molto soddisfatti del via libera della Regione Puglia”, sottolineando: “Per definire nuovi usi e funzioni e valorizzare al meglio gli spazi dell’immobile, d’accordo con il presidente Brandi avvieremo un confronto con il territorio, coinvolgendo le associazioni e le realtà locali e i residenti. Per questo già la prossima settimana effettueremo un sopralluogo congiunto”. Al riguardo un’analoga dichiarazione di giubilo è stata rilasciata dal Presidente del locale Municipio di decentramento amministrativo, Vincenzo Brandi, che dal canto suo ha affermato: ““Finalmente siamo pronti a scrivere una pagina nuova nella storia di questo immobile da troppo tempo segnato dall’abbandono e dal degrado. Lo faremo assieme ai cittadini per decidere la nuova destinazione di una struttura dalle grandi potenzialità, situata in una posizione straordinaria del nostro litorale”. In realtà, però, i rappresentanti comunali baresi dimenticano, forse, che l’immobile dell’ex Ostello della Gioventù è ormai un rudere fatiscente da oltre un ventennio e che la sua struttura è verosimilmente in condizioni statiche assai precarie, visto che da tropo tempo versa in stato di abbandono e la sua vicinanza al mare, senza alcuna manutenzione per decenni, potrebbe aver compromesso irrimediabilmente alcuni importanti elementi strutturali, come ad esempio le armature interne in ferro di pilastri e travi, o il calcestruzzo che li contiene. Ipotesi, questa, che era stata già paventata alcuni anni fa dai tecnici regionali intervenuti per quantificare i costi di un’eventuale ristrutturazione dell’edificio. A parte, però, i dubbi e le considerazioni di ordine tecnico che potrebbero far ritenere economicamente non più conveniente il recupero della vecchia struttura, ma una sua demolizione e ricostruzione ex novo, ciò che rileva invece ai fini della cronaca è che la Regione Puglia, guidata dal governatore uscente Michele Emiliano, ha impiegato circa tre anni per deliberare la donazione al Comune dell’immobile dell’ex Ostello sul lungomare di Palese. E dire che – come si ricorderà – era stato lo stesso Emiliano nel 2004, all’esordio della sua prima candidatura a sindaco di Bari, a promettere durante un apposito intervento in loco il suo interessamento alla riqualificazione e recupero funzionale immediato di quella struttura, che all’epoca era stata abusivamente e simbolicamente occupata da un gruppo di giovani simpatizzanti di sinistra, che ne chiedevano il ripristino a sevizio del turismo giovanile di massa e che addebitavano la situazione di chiusura, nel 1998, e del successivo abbandono della struttura dell’ex Ostello alle diverse amministrazioni locali di centrodestra dell’epoca. Da allora sono trascorsi ben 16 anni ed in tale arco di tempo Emiliano è stato per ben due mandati Primo cittadino di Bari e dal 2015 è divenuto Presidente della Regione, ma a Palese la struttura dell’ex “Ostello della Gioventù” è ancora lì, in condizioni ben peggiori di quel del 2004. Ma c’è di più. Dal 2005 – come è noto – anche la Regione Puglia passò sotto la guida di un governatore della stessa coalizione politica che sosteneva Emiliano al Comune, Nichi Vendola, che è rimasto in carica anch’egli per ben due mandati, ma nulla è stato fatto per ridare dignità ed utilità ad una struttura pubblica, qual è per l’appunto quella dell’ex Ostello della Gioventù a Palese. Da ricordare, inoltre, che il gruppetto di giovani di sinistra che nel 2004 avevano occupato temporaneamente l’ex Ostello di Palese, per strappare ai politici la promessa di una sua rapida riqualificazione, era addirittura una frangia di Rifondazione comunista, ossia del partito stesso di Vendola all’epoca. Quindi, alla luce di questi fatti, dichiararsi soddisfatti per un atto di cessione tardivo della Regione (e, forse, solo propagandistico!) e parlare di “pagina nuova” da parte di alcuni rappresentati dell’amministrazione Decaro per il lungomare di Palese, le cui condizioni sono ormai da anni sotto gli occhi di tutti, non soltanto per lo stato di abbandone dell’ex Ostello ma anche per il porticciolo di Palese, per l’evidente stato di trascuratezza di lampioni, balaustre e panchine in ferro presenti su tutto il tratto costiero di Palese e Santo Spirito, oltre che dei tanti altri ruderi comunali ivi presenti (vedi i ruderi degli ex ristoranti l’Ancora, la Vela 2, La Barcaccia, il Galeone e quello dell’ex deposito sul mare della ex Mitil-Adriatica), ai molti cittadini del “Municipio 5” di Bari  simili dichiarazioni di “giubilo” sembrano davvero ridicole e paradossali. Oltre che, verosimilmente, inopportune soprattutto quando giungono da parte di amministratori che rappresentano la stessa parte politica che in ben 16 anni non ha fatto assolutamente nulla e, quindi, peggio di chi nel 1998 aveva lasciato l’ex Ostello di Palese privo di prospettive concrete e realizzabili in tempi ragionevoli per la comunità.

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 1 Luglio 2020

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