Il “Dg-day” di Emiliano per i vertici delle Asl pugliesi
Potrebbe essere oggi il “Dg- day” del governatore pugliese, Michele Emiliano (Pd), per la scelta dei Direttori generali delle Asl pugliesi. Infatti, potrebbe essere la seduta di giunta regionale di oggi ha stabilire i nomi da mettere al vertice delle sei Aziende sanitarie e dei due principali poli ospedalieri di Puglia, ossia il Policlinico di Bari e gli Ospedali Riuniti di Foggia. Circostanza, questa, che ha indotto un consigliere regionale pentastellato, Mario Conca, a scrivere al presidente Emiliano una lunga lettera inerente proprio le imminenti nomine dei Dg delle Asl. “Presidente Emiliano, – ha esordito Conca nella missiva – so bene che la cosa che più ti fa sentire realizzato è il fatto di poter nominare persone su questa o quella poltrona”, ricordando allo stesso che ha ripristinato i Cda negli Enti strumentali della Regione, al posto degli amministratori unici di “vendoliana” memoria, “apposta per averne in numero maggiore” di posti di sottogoverno a disposizione e da assegnare agli accoliti di turno. “Alcune nomine – ha proseguito Conca – come quella di Innovapuglia sono durate da Natale a Santo Stefano, ma i disservizi che oggi la società in house riverbera sulla collettività sono a rilascio prolungato”. Ed il riferimento è, come lo stesso consigliere ha dichiarato, “alla tempistica tempistica per realizzare la piattaforma per i corsi Oss e Welfare to Work”. Ritornando, poi, sulla vicenda delle nomine dei Dg, Conca afferma: “Capisco che la quasi totalità dei direttori generali delle Asl sono di nomina vendo liana”, fatto questo che secondo l’esponente del M5s potrebbe far “ribollire il sangue” al governatore, che nella missiva viene ulteriormente incalzato da Conca che, nel rivolgendosi ad Emiliano dagli del tu, con tono forse ironico gli chiede: “ma quante volte ti devo dire che i Dg andrebbero assunti e licenziati per meriti o demeriti oggettivi conseguiti sul campo?” E, continuando con le domande, replica sempre in modo più confidenziale che istituzionale: “Posso sapere perché hai deciso di rimuovere anzitempo Silvana Melli, l’unica che hai nominato, dalla Asl di Lecce?”, ipotizzando: “Perché è incapace? Perché ha mancato nel contenimento della spesa e nel raggiungimento degli obiettivi?” Oppure, forse, “Perché ha avuto l’ardire di nominare il direttore sanitario di Nardò senza il tuo nulla osta preventivo?”. “Non credo – commenta Conca non senza una sottile ironia – sia incapace” altrimenti – ha pure sottolineato il consigliere pentastellato – “non l’avresti nominata all’Irccs (ndr – “De Bellis” di Castellana Grotte)” che è una struttura d’eccellenza e ventilando il dubbio che possa averlo fatto con la recondita speranza che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, bocci tua scelta effettuata, escludendo così l’ex Dg dell’Asl di Lecce anche dalla gestione del “De Bellis”. E, dado quasi per scontato che il vero motivo dello spostamento di Melli dall’Asl salentina all’Irccs di Castellana Gotte, Conca chiede ancora ad Emiliano: “Che c’entri tu con la nomina di un direttore di distretto”, ricordando allo stesso di aver sempre affermato che “la politica dovrebbe uscire dalle Asl?”. Ma la stoccata finale di Conca al governatore pugliese arriva quando, a conclusione della lettera, afferma: “Ma lo vuoi capire che cambiare continuamente i vertici aziendali è deleterio per la gestione e la qualità dei servizi erogati?” Infatti, a conferma di questa sua tesi, l’esponente pentastellato rileva: “in una caserma sulla carta comanda il Generale, nella pratica a decidere tutto sono i suoi subalterni”, sottolineando che “un Generale cambia spesso”, ma a fare “il bello e cattivo tempo”- secondo Conca – sono sempre marescialli ed ufficiali, “perché stanno sempre allo stesso posto da decenni”. Quindi, chiede ancora ad Emiliano l’esponente del M5s, “a che serve, dunque, far turnare un direttore generale, a cui servono un paio d’anni per scoprire e scardinare connivenze e malcostumi aziendali, se quello sanitario, amministrativo, di dipartimento, di prevenzione, del patrimonio e dirigenti sono sempre gli stessi?” E, per terminare, ha richiamato un antico proverbio che, come lo stesso Conca ha sottolineato non sbaglia: “Cambiano i suonatori, ma la musica è sempre la stessa!”, col fine dichiarato di invitare il governatore pugliese “a riflettere e a far tesoro” di tali considerazioni. Invito, quest’ultimo, che per Conca potrebbe essere accolto se il Governo regionale fissasse “paletti più stringenti per i Dg” delle Asl pugliesi, al fine di poterli licenziare per “demeriti e omissioni” e non semplicemente per mettere in scena il solito “valzer delle poltrone”. Ma tale ultimo suggerimento potrà mai essere accolto nel “copione” messo in scena da un regista politico come il presidente Emiliano che, come ha implicitamente rilevato lo stesso Conca in apertura della sua missiva, usa le poltrone come principale strumento della sua azione politica per l’acquisizione di consenso e, quindi, di potere? E, come avrebbe detto un noto cantautore del passato in un suo celebre motivo, “chi vivrà, vedrà!”
Giuseppe Palella
Pubblicato il 22 Settembre 2017