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Il direttore generale Enzo Mitro: “Voglio rivedere il mio Picerno e una reazione con il Bari”

Dopo sei giornate è difficile tracciare un bilancio, però vanno sempre fatti alla luce della classifica, dei risultati e di ciò che realizza una squadra. Quello del Bari non è positivo, anzi in casa la squadra biancorossa è la penultima squadra con soli due punti conquistati, uno con la Reggina e uno, ottenuto mercoledì sera contro il Monopoli, ed i presupposti, ancora validi e possibili, erano quelli di vincere il campionato, soltanto che realisticamente il neo mister Vincenzo Vivarini, presentato ieri, avrà tantissimo da lavorare e ne è perfettamente consapevole che dovrà lavorare a livello piscologico e sul piano fisico di una squadra che dopo neanche quarantacinque minuti, quasi si arrende. La prossima avversaria, sarà tra neanche due giorni, l’AZ Picerno, affrontato già a maggio scorso nella Poule Scudetto al San Nicola ed in quella partita finì in parità. Abbiamo, ascoltato, in esclusiva ai nostri microfoni, un esperto conoscitore di calcio, con un passato illustre da arbitro ed assistente in serie A, e soprattutto un grandissimo ed abile stratega di calciomercato nelle vesti dirigente, in particolar modo di direttore generale. E’ intervenuto telefonicamente ai nostri microfoni, il direttore generale Enzo Mitro che l’anno scorso ha reso reale la favola del Picerno, squadra che non solo ha vinto il campionato nel girone ‘H’ con un gioco brillante, ma in questa stagione, sempre mantenendo una squadra molto giovane, ha allestito una squadra competitiva che attualmente ha gli stessi otto punti del Bari.

Direttore partiamo dall’analisi della partita di ieri, una brutta sconfitta per 3-1 in casa della Vibonese che è passata subito in vantaggio. Cosa non ha funzionato?

A differenza della sconfitta con l’Avellino, sono onesto non ci siamo proprio. Ci sta di passare in svantaggio, ma non di stare sotto di due gol, anche di tre e non accennare una reazione. Si è vista gente che camminava. Ieri non siamo scesi in campo con la testa giusta e approccio consono, direi un atteggiamento troppo superficiale.

Un Picerno, che però nonostante la sconfitta nel primo tempo ha collezionato sette corner, ed anche in altre partite avete raccolto meno di quello che producete, a cosa è dovuto?

Noi siamo sempre stati umili e dobbiamo restare tali. Abbiamo otto punti, forse abbiamo raccolto anche di più. Il nostro obiettivo è ottenere una salvezza tranquilla, quello che viene di più è graditissimo. Ma la sconfitta di ieri l’ho già detto, non mi è piaciuta. Il mio Picerno ci ha abituato a giocarsela sempre, ed anche in questa stagione con Casertana ed Avellino abbiamo raccolto molto meno di quello che avevamo fatto. A volte le sconfitte sono salutari, spero lo sia questa. Lo scorso anno, pur con i dovuti distinguo, abbiamo subito poco e segnato caterve di gol, è difficile in una categoria con tante squadre attrezzate fare la stessa cosa, ma atteggiamento, situazioni di gioco con il lavoro e la giusta determinazione, porta comunque a raggiungere i nostri obiettivi. Rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo da sabato sera.

Capitolo Bari. I pugliesi sono partiti per vincere il campionato ed invece, ieri è stato presentato il nuovo tecnico Vincenzo Vivarini che ha sostituito Cornacchini. Vivarini predilige il bel gioco ed ha detto che costruirà una squadra per vincere dominando il pallino del gioco. Che ne pensa di questo profilo, ritiene dalla sua comprovata esperienza nel calcio, possa essere l’uomo giusto.

Non conosco Vivarini di persona, ma di fama sì. Parlano di lui come un tattico, un tecnico con carisma che ha vinto con il Teramo ed ha fatto bene dove è andato, nonostante certe situazioni in cui si è trovato. Vivarini può giocare col 3-5-2 o 4-3-1-2, lo accostano a Sarri per essere stato il suo secondo e vi posso dire che avendo visto qualche sua partita ho visto sempre formazioni che curano il dettaglio ed offensive attente anche alla fase di non possesso. Certo, sabato sera, mi auguro, che gli servirà ancora un po’ di tempo e che possiamo spuntarla noi. Vivarini, penso in ogni caso che sia un lusso per la categoria.

Che partita si aspetta dal Bari di Vivarini e voi che partita farete?

Che partita faremo, lo dirà il mister. Ma mi auguro un Picerno aggressivo e che faccia vedere un’immediata reazione pur giocando con una squadra di blasone ed una storia ultracentenaria come al Bari. Vivarini, l’ho detto sicuramente preparerà nel dettaglio la partita nonostante sia arrivato martedì pomeriggio. Ma nel calcio nulla è scontato, abbiamo battuto già altre grandi, ed a maggio soltanto, pareggiammo e forse potevamo fare di più. Scordiamoci, tuttavia, il passato e ci auguriamo che sia una bella partita, con due squadre che giocano a specchio, prevedo una battaglia.

A proposito di battaglia: il Bari ha un organico di tutto rispetto, le altre in testa non hanno ancora spiccato il volo, dove colloca i pugliesi tra le pretendenti al titolo? E’ ancora possibile o pensa che dovranno viere alla giornata e pensare magari più ai playoff?

Ho visto certamente squadre vincere i campionati anche partendo a stento. Il Monopoli stesso ha cambiato tecnico ed ha messo una marcia in più. In questo campionato, Catanzaro e non solo, hanno costruito squadre molto forti, ma quando ci abbiamo giocato le abbiamo messe in difficoltà, e vinto per esempio anche contro la stessa Viterbese che ha battuto il Bari. La palla è rotonda. Il Bari di Vivarini può ancora a dire la sua, il campionato è lunghissimo, hanno un organico di qualità e con i giusti equilibri ed assemblaggio, il tecnico rimetterà in sesto la squadra, spero però dalla prossima settimana.

Marco Iusco

 

 

 


Pubblicato il 27 Settembre 2019

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