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Il direttore Ruscitti rassicura: “Nessuno vuol privarsi dei medici del 118”

Potrebbe rientrare più rapidamente del previsto l’allarme tornato a squillare con particolare veemenza ieri nel settore dei medici addetti al soccorso emergenziale, con tanto di agitazione da parte della Federazione italiana dei medici di medicina generale Emergenza Puglia, dopo le parole del direttore pugliese del Dipartimento sanità, Giancarlo Ruscitti. Il quale, senza tanti giri di parole, ha chiarito come le motivazioni dell’agitazione siano in pratica “prive di ogni fondamento”. Ma vediamo subito la risposta di Ruscitti alla dichiarazione dello stato di agitazione dei medici impegnati nel 118, da parte della FIMMG Emergenza Puglia che parla di una “mancata tutela dei posti di lavoro di oltre 400 medici”. “Le preoccupazioni della Fimmg risultano del tutto infondate – ha spiegato il dottor Ruscitti – in quanto la Regione non intende privarsi del contributo dei medici che oggi prestano con impegno e abnegazione la loro opera  nel sistema 118, cui va reso un ringraziamento per il lavoro svolto spesso in condizioni difficili. Proprio per questa ragione, nel disegno di legge approvato dalla Giunta, pur prevedendo, come in moltissime altre regioni italiane, un percorso di passaggio alla dipendenza che assicuri un inserimento organico degli stessi nel SSR, è stata inserita una norma transitoria che assicura la tutela di questi medici. L’art. 16 sulle disposizioni transitorie chiarisce infatti, incontrovertibilmente, che nelle more della completa attuazione del nuovo assetto, i medici impiegati nel servizio di emergenza 118 potranno continuare ad essere impiegati in regime di convenzione”. Il ricorso alla convenzione, in altre parole, non viene meno fino a che non verranno definite le modalità per dotare l’Azienda AREU di personale medico dipendente, nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa in materia di accesso all’impiego nel Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, proprio al fine di garantire ai medici oggi in servizio l’impegno della Regione a valorizzare il lavoro svolto in questi anni si chiarisce che la Regione procederà valorizzando l’esperienza maturata nel settore. Si tratta di disposizioni che, come più volte ribadito alle organizzazioni di rappresentanza dei medici, la Giunta ha voluto inserire nel testo proprio per evitare che la approvazione delle nuove norme potesse incidere direttamente e negativamente sui medici convenzionati del 118, nella consapevolezza di quanto sia impervio il percorso per costruire rapporti di lavoro dipendenti. Niente paura, dunque, per i medici impegnati ogni santo giorno a bordo della autoambulanze in Puglia. Infatti, per il direttore Ruscitti “lamentare l’assenza di risposte  da parte della Regione Puglia, significa fingere di ignorare che in realtà gli ostacoli per realizzare questa operazione sono in larga misura di carattere nazionale”. E non basta. “Più utile per i medici rappresentati – ha concluso il direttore del dipartimento Sanità  – sarebbe allora garantire l’impegno, insieme alle altre organizzazioni sindacali ed alla Regione, per intervenire sul quadro normativo a cui la Fimmg fa riferimento, consentendo così ai medici che lo vorranno di modificare il proprio rapporto di lavoro con il Sistema Sanitario. Il vero paradosso è allora prodotto da una interpretazione del disegno di legge regionale esattamente opposta a ciò che la norma – tra mille difficoltà – intende realizzare: dare ai medici oggi in servizio e a quelli che si aggiungeranno nei prossimi anni condizioni di lavoro migliori e pari diritti rispetto ai colleghi che operano nella emergenza intraospedaliera”.

Francesco De Martino


Pubblicato il 26 Ottobre 2018

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