Cronaca

Il “fior di latte…..di capra” passa a pieni voti il test sensoriale più digeribile, è indicato per l’alimentazione dei bambini

E’ in arrivo un nuovo prodotto caseario, adatto soprattutto per i più piccoli e per tutti coloro che soffrono di intolleranze e di allergie alimentari. Si tratta del “fior di latte di capra”, prodotto dopo ben due anni di ricerche e sperimentazioni condotte dall’Università di Bari, al fianco di cinque imprese zootecniche pugliesi. Dal mese di ottobre 2010, la sezione di Scienze e Tecnologie Alimentari del dipartimento di Biologia e Chimica Agro-Forestale ed Ambientale dell’Università di Bari, ha avviato un progetto per la messa a punto di Schemi Tecnologici per la Produzione di Mozzarella di Latte ovi-caprino, al fianco di cinque imprese condotte da giovani imprenditori, esempio di interazione tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale, che ha portato quindi ad un ottimo risultato. Il progetto, finanziato nell’ambito dei Bandi Oiga per la Ricerca, ha condotto alla realizzazione di un prodotto che unisce tradizione ed innovazione, poiché si tratta di qualcosa di nuovo. Ad oggi infatti la produzione regionale di formaggi di capra e di pecora risulta caratterizzata da formaggi a pasta dura o semidura, mentre la gamma del fresco è quasi del tutto assente. La particolare composizione del latte dei ruminanti “minori” determina alcune difficioltà nella lavorazione, poiché i coaguli acidificanti hanno una diversa attitudine alla filatura e presentano una tendenza all’indurimento, durante la fase di raffreddamento. Dopo due anni di ricerche e di sperimentazioni e con un investimento pari a 200mila euro, si è giunti al risultato sperato. Attualmente il prodotto non è ancora sul mercato, prima di allora dovranno trascorrere all’incirca 5 mesi, tempo durante il quale sarà costruito il packaging del prodotto. Inizialmente il prodotto sarà commercializzato nelle botteghe e nei mercati di Campagna Amica della Coldiretti, per poi diffondersi in più canali. Il costo, secondo quanto dichiarato dal direttore della Coldiretti Puglia Antonio De Concilio, sarà leggermente superiore rispetto ai prodotti di qualità prodotti con latte vaccino. “E’ una nuova scommessa in un periodo molto difficile per la nostra economia. Abbiamo bisogno del feedback dei consumatori, per comprendere se ci stiamo muovendo nella direzione giusta” ha sostenuto il direttore Antonio De Concilio. Al momento, il gruppo di ricerca sta concludendo lo studio della materia prima e le prove di micor-caseificazione in laboratorio sul latte invernale e su quello primaverile, al fine di analizzarne la variabilità igienico-compositiva, per poi trasferire il prodotto su scala aziendale. “Il nostro obiettivo è quello di immettere questo nuovo prodotto anche nelle sedi della Coldiretti situate nel Nord Italia, per dimostrare loro che anche noi siamo capaci di creare una profonda e costruttiva sinergia tra il mondo universitario e le imprese del territorio” ha concluso il direttore della Coldiretti De Concilio.

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 6 Giugno 2013

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