Cultura e Spettacoli

Il fischio del Demonio

E’ ben noto che in tutte le case in cui due finestre si contrappongano, se una corrente d’aria entra attraverso la finestra spalancata, nel fuoriuscire da quella socchiusa produrrà un suono percepibile. La stessa cosa accade in quei canyon tortuosi le cui pareti si presentino qua e là forate dagli agenti atmosferici. Se il vento attraversa questi fori, il risultato è un fischio lento e maestoso. Lo stesso fenomeno si ripete nel caso degli inghiottitoi. Con questo termine sono conosciute quelle aperture di forma grosso modo circolare e a sviluppo verticale che, forando le volte rocciose, mettono gli ipogei in comunicazione con l’esterno. Regione carsica per eccellenza, la Puglia ne è piena. Quando di vaste dimensioni, questi canali – detti anche ‘vore’ o ‘gravi’ – consentono agli speleologi di attraversarli e accedere alla sottostante cavità, come è,ad esempio, per Grave Grande a Castellana o Lamalunga ad Altamura. Altre volte, invece, tali canali si riducono a fessure larghe pochi centimetri. In apparenza insignificanti, tali fessure hanno invece un ruolo determinante nel fenomeno di cui si va a parlare. Quando l’aria viene catturata dal sottosuolo attraverso le vore, può percorrere per chilometri la groviera carsica sino a quando non incontra una via di fuga. Se questa consiste in un micro inghiottitoio, la stessa aria ne esce leggermente compressa non trovando sfogo adeguato alla propria massa. Le dimensioni del canale di comunicazione incidono allora sulla velocità dell’aria spinta in superficie. Per cui, come per gli organi a canne o come per i segnali acustici di navi e locomotive, il risultato è un fischio tanto più acuto quanto più stretta è la fessura dell’inghiottitoio (lungo la costa jonica, all’altezza di Marina di Pulsano, in località Monte d’Arena il catasto speleologico pugliese segnala la presenza della Grotta del Fischio). Il fenomeno è noto in Puglia come ‘grotta soffiante’ o ‘capovento’. Gli antichi se ne tenevano lontani. Per quale motivo ? Le ragioni sopra esposte indicano che i fischi dei capoventi non sono tutti uguali : apertura e conformazione del condotto di ventilazione incidono notevolmente sulla ‘nota di emissione’. E alcune note possono suonare tenebrose… A primitivi che non sapevano spiegarsi certe cose veniva allora spontaneo chiamare in causa l’occulto, il regno dei morti, gli spiriti malvagi. I capoventi hanno spesso nomi curiosi. Un micro inghiottitoio della Murgia è chiamato Capovento del Demonio… Il toponimo ispira l’idea di generazioni di pastori, agricoltori e viandanti attenti a tenersi lontani da un determinato sito, caratterizzato da un suono che si può immaginare lamentoso e cupo, che dà di buio e di mistero. E che brividi lo stesso fischio nelle notti di luna piena o nei giorni di tempesta.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 6 Maggio 2022

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