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Il fittiano Ventola smaschera i “bluff” di alcune delle 15 liste di Emiliano

Il consigliere regionale uscente e candidato di “Fratelli di Italia” alle prossime regionali nella circoscrizione di Barletta-Andria-Trani, Francesco Ventola, ha smascherato i “bluff ” di molte delle 15 liste a sostegno del governatore uscente, Michele Emiliano. Infatti, il consigliere regionale di Canosa, dopo aver rilevato che “La coalizione di centrodestra che sostiene Raffaele Fitto ha presentato 5 liste e 250 candidati consiglieri”, ossia “50 per ogni lista, quanti sono i consiglieri da
eleggere”, di contro ha fatto notare che la coalizione delle 15 liste che sostengono Emiliano ne avrebbe dovuto contare 750 di candidati, ma in realtà in totale i candidati effettivi sono, invece, soltanto 449. Ovvero 301 in meno di quelli che avrebbero potuto e dovuto essere. E, proseguendo, Ventola entra nei dettagli della sua scoperta ed afferma: “La lista Partito animalista in tutta la Puglia non ha 50 candidati, ma solo 19; il Partito Del Sud 8 su 50; Dc Puglia 8 su 50; Sinistra alternativa 9 su 50, Pensionati e Invalidi 26 su 50; i Liberali 13 su 50; Partito Pensiero e Azione 11 su 50; Sud indipendente 9 su 50”. Infatti, ha poi rivelato l’esponente regionale di Fdi, molti dei candidati presenti nelle predette liste sono stati messi in più circoscrizioni elettorali e, quindi, come “riempitivi”  insieme a dei loro “familiari”. “Nel senso – ha chiarito inoltre Ventola – che è possibile ritracciare proprio famiglie intere” in una stessa lista. Non sappiamo, poi, se nella conta dei 449 nomi effettivamente candidati a sostegno del governatore uscente sia stato tenuto conto che anche in altre liste maggiori della coalizione di Emiliano, come il Pd ed Italia in comune, ci sono nomi presenti in più circoscrizioni. Ed è questo il caso del vice presidente della giunta regionale, Antonio Nunziante, il cui nome figura tra i candidati di Itc sia nella circoscrizione di Bari che della Bat. Analoga doppia candidatura per l’ex eurodeputata Dem della Puglia, la foggiana Elena Gentile, che è candidate nella lista del Pd di Bari ma anche in quella di Lecce. E non compare invece in quella di Foggia, che è il suo collegio naturale, essendo Gentile di Cerignola (città di cui in passato è stata anche sindaco) ed essendo stata in precedenza, nel 2005 e nel 2010 eletta alla Regione proprio in quella circoscrizione. Infatti, se queste ultime due duplicazioni fossero sfuggite nella conta del meloniano Ventola, allora il numero effettivo dei nomi candidati nelle 15 liste di Emiliano potrebbe essere ancora inferiore, ovvero 447 anziché i 449 dichiarati dal consigliere regionale canosino. Ma la “vergogna delle vergogne” per Ventola è poi il fatto che “nessuno di queste liste ha raccolto le firme” necessarie per la presentazione, perché – ha chiarito ancora Ventola – “Emiliano ha utilizzato i suoi fedelissimi consiglieri regionali a sottoscrivere la candidatura di questo gruppetto di persone” che in tal modo hanno raggirato la raccolta firme, perché la legge elettorale pugliese ad un consigliere regionale uscente consente di presentare una propria lista senza necessariamente raccogliere le firme. “Chiaramente – ha rilevato lo stesso Ventola – i suddetti consiglieri si sono candidati altrove: mica so fessi!”. Però, detta denunciata circostanza meriterebbe sicuramente qualche approfondimento giurisprudenziale e dottrinale, considerato che in altri livelli istituzionali, secondo le norme, i presentatori delle liste non possono essere candidati. Qui, invece, siamo in presenza di presentatori di  che addirittura non sono candidati nella loro stessa lista, ma in altra. Si tratta chiaramente di una grave contraddizione politica per i presentatori, ma soprattutto di una gravissima lacuna normativa che favorisce la proliferazione di “liste civetta” finalizzate ad “inquinare” e “turbare” furbescamente un gioco regolare della competizione regionale tra le parti in contesa. Infatti, non è da escludere che nei prossimi giorni, dopo che si riunirà la commissione centrale elettorale, possa fioccare a sorpresa qualche ricorso circa la regolarità e, quindi, legittimità di qualcuna delle liste 29 totali presentate per le prossime regionali pugliesi. Il consigliere regionale di Fdi ha concluso la sua nota di denuncia invitando a leggere il post presente sulla pagina di Facebook di Emiliano delle ore 18:33 di sabato 22 agosto,  in cui il governatore uscente scrive: “oltre 700 candidati nelle 15 liste che sostengono la nostra coalizione per la guida della Puglia nei prossimi 5 anni”, pensando magari che nessuno si sarebbe mai preso la briga di mettere a confronto i nomi presenti nelle stesse liste delle sei circoscrizione elettorali pugliesi e, quindi, di andarli a contare effettivamente.  “Questi squallidi trucchetti – ha esclamato Ventola – sono talmente beceri e di bassa macelleria che chiunque, ma proprio chiunque, al posto di Emiliano si sarebbe vergognato. Lui no!”. Però, in effetti, una simile mistificazione della realtà, se confermata, rappresenterebbe, più l’invocata “vergogna” da parte di Ventola, la situazione di grave ed oggettive difficoltà politiche in cui verserebbe il candidato governatore che tenta di avvalersi di tali espedienti elettorali. Infatti, simili mistificazioni, il cui evidente fine è quello di creare confusione tra gli elettori con l’obiettivo, da un lato, di disperde voti e, dall’altro, di pescare voti “a strascico”, finirebbero per confermare lo stato confusionale complessivo di un’intera coalizione elettorale, che potrebbe riassumersi in sintesi – come a volte si dice ironicamente  – “arrivata già a fine pranzo”.  E non certo “alla sola frutta”. Ma verosimilmente “già al digestivo”.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 25 Agosto 2020

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