Cultura e Spettacoli

Il fungo di Biancaneve

Uno stereotipo vuole che il fungo allucinogeno sia esclusivo del continente americano, soprattutto dal Messico in giù. Pare invece che l’uso di questo particolare tipo di miceti non fosse sconosciuto alle culture europee, africane e asiatiche fin dall’età della pietra. D’altra parte i funghi dagli effetti psicoattivi sono diffusi in tutto il mondo. E’ perciò relativamente facile trovarli sul mercato. In alcuni smart shop dei Paesi Bassi, per esempio, sono reperibili. La vendita on line di questi prodotti è ancora possibile. In Italia non è consentita l’autocoltivazione delle spore. Nulla vieta però di cogliere esemplari di Amanita Muscaria, specie assai comune in tutta Italia, perciò presente anche nei boschi di Puglia. La Muscaria o Fungo di Biancaneve è molto appariscente per via dell’ampio cappello dal rosso acceso cosparso di verruche bianche. Contrariamente a quanto si crede, la sua ingestione, almeno se contenuta, non procura la morte bensì disturbi gastrointestinali accompagnati da delirio, allucinazioni visive e olfattive, sensazione di sognare, depersonalizzazione e, talvolta, agitazione psicomotoria accompagnata da mania suicida. Il periodo di massima fruttificazione dell’Amanita Muscaria, comincia ora ; proseguirà sino alle soglie dell’inverno. Stante la crisi economica, vedremo tossici di casa nostra ridotti alla disperazione battere i boschi in cerca di Amanita Muscaria nello stesso periodo in cui altri più saggiamente setacciano cespugli per fare incetta di cardoncelli? La droga fai-da-te sta diventando fenomeno dilagante. Lo sniffing è pratica da ‘pedone’, da banco di scuola ; annusare colla, alcool, benzina, vernice o solventi ha un effetto sedativo che, protratto nel tempo, produce disibinizione, stato eccitatorio. Per chi invece voglia giocare al piccolo chimico, con pochissimi euro è possibile confezionare validi surrogati di cocaina, eroina o hashish. In Sudamerica spopola il Paco, un intruglio da fumare ricavata con gli scarti della lavorazione della coca con aggiunta di cherosene, colla, veleno per topi e addirittura polvere di vetro. Per chi preferisce l’ago, ecco dalla Russia il Krokodil : la codeina (un sostanza presente in molti farmaci contro il male al capo) trattata con benzina, olio detersivo industriale e iodio promette miracoli. Alzando il tiro arriviamo al crystal meth o metamfetamina, un’altra porcheria i cui ingredienti, ricavati dal comuni medicinali, vengono cotti e addizionati ad anticongelante, acido per batteria o acido per sturare tubi di scarico. E siccome non esiste limite all’orrore, dalla Grecia arriva la Shisha, la quale altro non è che la già micidiale metamfetamina ‘arricchita’ da olio per motori, cherosene e shampoo. 

 

Italo Interesse

 

 

 


Pubblicato il 7 Agosto 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio