Cultura e Spettacoli

Il futuro è un vicolo cieco?

Nel dicembre del 2011al Traetta andava in scena un buon allestimento targato Fibre Parallele che aveva per oggetto ‘Have I Non’, un buio dramma di Edward Bond : Nel 2077 un potere forse globale e teso a ricostruire una società definitiva e perfetta riparte dal presente bandendo il passato, di cui proibisce il culto sotto qualsiasi forma ; vanno così fuori legge ricordi, immagini, documenti e persino il concetto di  famiglia e di legame famigliare. La conseguenza è una catena di suicidi… Lo stesso spettacolo è stato in cartellone all’Abeliano nell’ultimo fine settimana. Rivista a distanza di quattro anni la messinscena ci è tornata molto più tagliente, pur senza novità quanto a scene, costumi, regia, interpreti e colore interpretativo. Ne concludiamo che a mutare in questi ultimi trentotto mesi è stata la percezione delle cose. Per quanto difficile da accettare, già nell’11 erano altri tempi. Non esisteva la minaccia dell’Isis, per dirne una. Sicché la prospettiva che un mondo già immiserito e violento fosse tanto prossimo all’abbrutimento irreversibile appariva ancora improbabile. Venerdì sera, nello sfollare, facevamo caso ai commenti a caldo : In mezzo al generale apprezzamento suonavano isolate voci di dissenso. Qualcuno si lamentava di non aver capito la necessità di una donna nei panni di un uomo, qualcun altro stigmatizzava il denudarsi … Pretesti per dare nome ad un disagio oscuro, più profondo degli interrogativi che scelte registiche possono sollevare e alle stesse addirittura estraneo. In altre parole, ‘Have I non’ arriva addosso alla platea più ruvido e acido di ieri, forse anche oltre l’immaginazione di Spagnulo e Lanera. Esistono percezioni (il sentore della fine) che fanno male. A far paura è il ‘dopo’. Come sarà il convalescente mondo del dopo apocalisse? Il pensiero che possa rivelarsi inizialmente peggiore di questo presente omologato e controllatissimo non è di quelli da conciliare il sonno. Opportuna perciò l’ironia casereccia con cui Fibre Parallele stempera la tensione strisciante e in qualche modo accende la luce in fondo al tunnel. Dopotutto, non si chiude il dramma di Bond con un raggio di speranza? La sorella beve il veleno al posto del fratello, il quale in barba alla legge ne salva le spoglie dalla fossa comune abbandonando in meritata solitudine l’arido e irrecuperabile cognato… – Prossimo appuntamento al Nuovo Abeliano : giovedì 23 aprile alle 21:00 con ‘Certi giorni’, di e con Arianna Gambaccini ; scene di Gianluigi Carbonara ; regia di Arianna Gambaccini. Compagnia Kilkoa Teatro – Marluna Teatro. Rassegna ‘I’m not a lady’.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 21 Aprile 2015

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