“Il giorno 11 riapriamo senza se e senza ma”
“Sia ben chiaro: il giorno 11 riapriamo senza se e senza ma”: lo dice in questa intervista al Quotidiano Maurizio Pasca, leccese, Presidente Nazionale Silb Fipe (il sindacato delle discoteche) e Presidente Ena (associazione locali notturni europei).
Pasca, giovedì 11 si riparte, così come deciso dal governo. Contenti?
“Ci riappropriamo della nostra dignità e della nostra identità. Ma sia ben chiaro che noi il giorno 11 ripartiamo. Basta con rinvii e proroghe. Pertanto il governo Draghi e il ministro Speranza sono avvisati, questa volta non sentiamo ragioni, non accetteremo altri rinvii”.
Che momento vivono le discoteche?
“Siamo messi molto male. Di fatto da due anni, fatte salve alcune brevi parentesi siamo chiusi ma le spese corrono ugualmente, tra i 15.000 e 20.000 euro al mese. E i ristori sono stati molto modesti, anzi quasi inesistenti. Aggiungo che cinema e teatro vantano sovvenzioni pubbliche, da noi fanno tutto i privati”.
In tv hanno mostrato feste clandestine…
“Infatti tenere chiuse le discoteche è stato un errore, in quanto si è favorito l’ abusivismo. Lo abbiamo visto in tv che si è ballato dappertutto, non gratis in modo incontrollato. Mentre le discoteche assicurano ogni forma di controllo, queste feste favorite da una politica miope, sono sfuggite ad ogni forma di verifica da parte delle autorità”.
In Europa hanno aperto dappertutto…
“Infatti. Io ho la sensazione, anzi la certezza che in Italia ci sia un pregiudizio ideologico contro questo settore che fa lavorare tanta gente. Da noi il 30 per cento ha chiuso definitivamente e tanti altri probabilmente faranno questa fine. Vedere che la sera del 31 dicembre, presente il sindaco Decaro, il teatro Petruzzelli è diventato una discoteca e noi eravamo chiusi senza motivo, è stato un colpo durissimo, al pari del teatro Ariston di Sanremo. Lo ribadisco che la discoteca è un luogo sicuro, molto più delle feste camuffate che alcuni programmi televisivi hanno mostrato. E lo affermo con calma, ma con altrettanta forza: noi il giorno 11 apriamo, non se ne vengano con nuovi rinvii, la pazienza è finita abbondantemente e da tempo”.
Vedete discontinuità tra il governo Conte e Draghi?
“No, anzi Draghi ci ha colpiti maggiormente facendoci stare chiusi senza ragioni a Capodanno e senza congruo preavviso”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 8 Febbraio 2022