Il Giustizierato di Terra di Bari
L’istituzione della Città Metropolitana di Bari ha messo fine all’omonima provincia. E prima che rottamassero la provincia di Bari? Prima esisteva la Terra di Bari. A tale toponimo corrisponde ancora oggi una sub regione della Puglia centrale, stretta fra la bassa Murgia e l’Adriatico ed estesa dalla foce dell’Ofanto a Fasano. Essa rientrò tra i Giustizierati (distretti di Giustizia governati da un funzionario di nomina reale) in cui era diviso il regno di Ruggero II (1130-1154). Con le costituzioni di Melfi (1231) volute da Federico II il numero dei Giustizierati venne fissato nel numero di undici. Il Giustizierato di Terra di Bari, che rientrava nella Capitaneria di Puglia e di Terra di Lavoro, aveva il suo centro amministrativo in Bari. Nel luglio del 1586, però, con la decisione di stabilire la Sacra Regia Udienza a Trani, quest’ultima città strappò a Bari il primato. Fu dalla riorganizzazione di questi Giustizierati, avvenuta in epoca angioina e poi aragonese, che presero forma le province storiche del Regno di Napoli, tra cui, appunto, quella di Bari. Quando poi sul trono di Napoli s’insediò Giuseppe Bonaparte (1806), allo scopo di realizzare una migliore gestione del territorio, la nostra provincia venne suddivisa in tre distretti (Bari, Barletta e Altamura), a loro volta frazionati nei circondari, composti dai Comuni, a cui potevano fare capo i villaggi, centri a carattere rurale ; nella circostanza il capoluogo, da Trani, venne spostato a Bari. Tra i circondari c’era quello di Bari “delle Puglie”. Esso venne abolito nel 1927 insieme a tutti gli altri circondari nell’ambito della ristrutturazione statale voluta dal Fascismo. Tale riordino comportò da noi significative novità : i comuni di Carbonara e Ceglie persero la loro autonomia per rientrare tra i ‘quartieri’ (altra espressione amministrativamente superata) di Bari ; il borgo di Palese, scorporato da Bitonto, divenne un altro quartiere del capoluogo ; e il comune di Canneto – che dopo la proclamazione del Regno d’Italia era diventato Canneto di Bari – si fuse con quello di Montrone nel nuovo comune di Adelfia. A tanta ventata di novità sopravvisse la dizione ‘Bari delle Puglie’. Ci volle un Regio Decreto del 30 marzo 1931 perché Bari tornasse ad essere solo ‘Bari’. Tornando alla Terra di Bari da cui siamo partiti, attualmente l’espressione conserva significato solo a livello commerciale, indicando un olio d’oliva a denominazione d’origine protetta. Una curiosità : Nel 2005 ‘Terra di Bari’ è stato designato dalla nostra amministrazione comunale quale marchio per il marketing della costituenda Area della Città Metropolitana di Bari.
Italo Interesse
Pubblicato il 18 Maggio 2018