Cronaca

Il governatore pugliese non perde occasione per “punzecchiare” Renzi

 

Il governatore pugliese, Michele Emiliano (Pd), non perde occasione per lanciare messaggi da interpretare politicamente e punzecchiare il premier, nonché segretario nazionale del suo partito, Matteo Renzi, che domani 10 settembre sarà a Bari per la tradizionale cerimonia di apertura della Fiera del Levante, quest’anno giunta alla sua Ottantesima edizione, ma anche per sottoscrivere il tanto atteso e decantato “Patto per la Puglia” proprio con il Presidente della Regione. Infatti, questa volta Emiliano ha approfittato della conferenza stampa di presentazione della prossima edizione della Campionaria barese di settembre per affermare a margine della stessa che: “Il Patto per il Sud non é un regalo. E’ un qualcosa che alla Puglia e al Mezzogiorno spetta e che è stato ben organizzato nel lavoro tra la Regione ed il governo”. E già da questa prima affermazione si comprende che la tecnica usata da Emiliano per attaccare Renzi è sempre la stessa, ovvero quella ben collaudata in politica di dare “un colpo alla botte ed uno al cerchio”. Difatti con il primo “colpo” il governatore pugliese lascia chiaramente intendere che il pacchetto di fondi che il governo si accinge a mettere a disposizione della Puglia, con la sottoscrizione del “Patto”, altro non è che una semplice “dote dovuta” e con il secondo “colpo” elogia il lavoro del governo centrale insieme a quello regionale, per il lavoro di concertazione effettuato. A conferma di ciò vi sono le precisazioni di Emiliano che, proseguendo, inoltre ha detto: “La distribuzione del Fondo disviluppo e coesione è un atto dovuto. Quindi noi adempiamo, dopo aver a lungo lavorato, ad un atto che bisognava fare”. “Lo facciamo con grande soddisfazione e siamo anche contenti – ha poi aggiunto Emiliano – del fatto che la delibera Cipe (ndr – Comitato interministeriale per la programmazione economica), che è stata approvata ai primi di agosto, ha riconosciuto il ruolo della Puglia come regione che ha progetti e che é capace d’investire e realizzarli”. Una delibera, questa, che – ha spiegato ancora Emiliano – “assegnerà alla Puglia un altro miliardo e 300 milioni che – ha pure sottolineato lo stesso governatore, con evidente auto-giustificazione del lavoro svolto – era quello poi che volevo ottenere e sotto questo aspetto siamo molto soddisfatti del rapporto col governo, fermo restando che questo é lavoro delle istituzioni che quindi rientra nella normalità”. Insomma, fin qui, secondo il Presidente della Regione, nessun trattamento eclatante né di favore alla Puglia, per essere particolarmente lieti e grati al governo Renzi, ma solo ordinaria gestione dei fondi straordinari ed aggiuntivi dovuti alle Regioni. Quanto invece all’invito della Regione di tenere nella sede di via Capruzzi del Consiglio regionale la firma del patto, Emiliano rispondendo ai giornalisti ha dichiarato: “Non c’è ancora certezza sul luogo in cui si terrà la firma”, precisando di non aver ancora avuto notizie. “Ovviamente – ha aggiunto il governatore – ho riservato il luogo più importante di tutta la Puglia per firmare il Patto, ma se ci sono esigenze di sicurezza o se preferiscono altra location possiamo anche adoperare gli spazi in Fiera”. Però, ha pure spiegato l’ex pm ed ex Primo cittadino barese, ora Presidente della Regione, che, a suo giudizio, “vanno tenute distinte inaugurazione Fiera del Levante e firma del Patto per dare la giusta dignità ad entrambi i momenti”. “Sabato a Renzi – ha poi concluso Emiliano – spiegherò quello che abbiamo fatto in questi mesi di governo”, aggiungendo:  “A Renzi farò anche presente quali sono i punti di forza e di debolezza della Regione”. E  il Presidente della Puglia ha terminato con una battuta finale che – secondo qualche addetto ai lavori – verosimilmente cela un velato messaggio politico per il premier. Infatti, ha esclamato Emiliano: “Gli presenterò la più bella regione del mondo e prima o poi, che lo sia, se ne accorgerà anche lui!”. Come dire, forse, a Renzi che, se non vuole rischiare di perdere le sue battaglie da premier e da segretario del Pd, non può fare a meno della Puglia. E, quindi, del suo governatore. Infatti, la “battaglia” importante ed imminente per Renzi, come è noto, sarà quella del referendum costituzionale del prossimo autunno, per la quale – stante a qualche recente sondaggio tenuto riservato – il fronte del “No” alla riforma sarebbe in vantaggio sul “Si” addirittura di 6 punti percentuali. E su tale risultato potrebbe forse influire in modo più determinante il peso del dato referendario pugliese, considerato che la Puglia elettoralmente è la sesta regione più importante dello Stivale. E forse è proprio quest’ultima considerazione quella che ora, a Renzi, interessa più di ogni altra. Una considerazione che verosimilmente indurrà sabato mattina il premier a fare con Emiliano buon viso a cattivo gioco. E, forse, anche a risparmiarsi qualche affermazione di pari tenore a quelle del governatore, tenendosi per ora anche qualche “sassolino” pugliese che potrebbe avere in una, se non addirittura in entrambe, le proprie scarpe.    

  Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 9 Settembre 2016

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