Cronaca

Il Governo “giallo-verde” accontenta gli olivicoltori pugliesi con il Decreto anti-Xylella

Gli olivicoltori pugliesi sono stati accontentatidal governo Conte per le emergenze Xylella fastidiosa e gelata dell’inverno del 2018. Infatti, la promessa di procedere con una decretazione d’urgenza per le misure a sostegno del comparto è stata mantenuta. E nel decreto legge sulle emergenze agricole, approvato dal Governo “giallo-verde” nella seduta del Consiglio dei ministri di giovedì scorso, sono state inserite misure specifiche che riguardano, oltre alla crisi del latte ovino dei pastori sardi, anche altri settori in crisi, come quello olivicolo pugliese per le gelate e la Xylella. Difatti nel D.L. approvato giovedì scorso è previsto che le imprese che hanno subito danni dalle gelate eccezionali verificatesi dal 26 febbraio all’1 marzo 2018, e che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi, “possono accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva”, in base al Fondo di solidarietà nazionale. Spetterà alla Regione Puglia, invece, deliberare la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Previste anche misure a sostegno delle imprese del settore olivicolo ed oleario per il recupero e rilancio della produttività e della competitività con 5 milioni di Euro per il 2019, per “la copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese entro la data del 31 dicembre 2018”. Riguardo il contrasto alla Xylella fastidiosa e di altre fitopatie “le misure fitosanitarie ufficiali e ogni altra attività ad esse connessa, ivi compresa la distruzione delle piante contaminate, anche monumentali”, potranno essere attuate “in deroga a ogni disposizione vigente”. Però, le piante monumentali non potranno essere rimosse “se non è accertata la presenza dell’infezione” e saranno i Servizi fitosanitari competenti per territorio ad attuare “tutte le misure ufficiali ritenute necessarie a evitare la possibile diffusione di una malattia, ivi compresa la distruzione delle piante contaminate, anche sui materiali di imballaggio, sui recipienti, sui macchinari o su quant’altro possa essere veicolo di diffusione di organismi nocivi”. Previste anche sanzioni per i proprietari, i conduttori o i detentori di terreni sui quali insistono piante infettate dagli organismi nocivi che omettano di denunciare l’infestazione tempestivamente ai Servizi fitosanitari competenti o di estirpare le piante infette, a seguito delle prescrizioni, prevedendo sanzioni pecuniarie  che vanno da Euro 516 fino a 30.000. In caso di irreperibilità del proprietario del fondo è  prevista anche l’estirpazione coatta. Poco prima dell’emanazione del D.L. si era diffusa la voce che le misure riguardanti il contrasto alla Xylella ed il sostegno al comparto per le gelate del 2018 avrebbero potuto far parte di un pacchetto a parte, da inserire in un disegno di legge governativo ordinario e, quindi, con tempi più lunghi ed incerti rispetto al decreto legge poi emanato. Dichiarazioni di ringraziamento per il decreto da quasi tutte le Organizzazioni sindacali agricole e dal movimento dei “Gilet arancioni” che negli ultimi due o tre mesi hanno intensificato le loro proteste per il grave ritardo con cui le Istituzioni competenti stavano affrontando le problematiche del comparto olivicolo pugliese. Infatti, per le gelate di febbraio/marzo del 2018 si invocava una deroga a quanto previsto dal Decreto legislativo 102/2004 per le calamità naturali e, quindi, di interventi a sostegno delle imprese agricole non coperte da polizza assicurativa (tra l’alto neppure stipulabile nel caso in specie, perché al momento dell’evento calamitoso non si erano ancora aperti i termini di assi curabilità),  mentre per la Xylella si chiedeva un rapido giro di vite giro, per contrastare e tentare di fermare la micidiale batteriosi dell’ulivo. Quanto fatto giovedì dal governo Conte è considerato da tutte le Associazioni di categoria un primo passo concreto a sostegno degli agricoltori, che potranno godere di una prima boccata d’ossigeno a fronte degli ingenti danni economici subiti da Xylella e gelata, ma che per il futuro si aspettano una maggiore e costante attenzione al comparto, sia da parte del Governo nazionale che da quello regionale. A ringraziare il ministro per le Politiche agricole e forestali, Gian Marco Centinaio, per il D.L. emanato giovedì scorso c’è anche il governatore pugliese, Michele Emiliano, che ha affermato: “l’ascolto che abbiamo avuto dal Governo è stato molto importante”, perché “di fronte alla nostra determinazione, il Governo ha capito che non poteva giocare”. Invece, decisamente delusa dal “decreto Centinaio” è Coldiretti-Puglia, che con una nota ha commentato: “Il Decreto sulle emergenze in agricoltura è una scatola vuota che abbandona a se stessa per l’ennesima volta l’area infetta da Xylella, l’intera provincia di Lecce e parte delle province di Brindisi e Taranto, come se dovesse morire definitivamente di burocrazia, senza alcuna possibilità di una rigenerazione del patrimonio olivicolo”. Critico con il ministro Centinaio ed ancor più con il governatore pugliese, è il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Nino Marmo, che con una nota ha dichiarato: “Emiliano  si batte la mano sul petto come se avesse avuto un ruolo in questa vicenda: quattro anni di niente mischiato al nulla da parte della Regione e oggi plaude a qualche spicciolo che il ‘padrone del Nord’ ha lanciato alla ‘plebe pugliese’ con il famigerato decreto”. “C’è da vergognarsi!” – ha esclamato Marmo, che si appella agli agricoltori pugliesi, che si sono accontentati di 100 euro per ogni azienda che ha contratto dei mutui (per le altre, invece, zero!) ed ha aggiunto: “Si fa riferimento, per le gelate, al Fondo di solidarietà nazionale, quando tutti sanno che il Fondo ha una dotazione pari a… zero!” Quindi, si chiede il capogruppo di Fi: “Che presa in giro è questa? Novanta-mila ettari di produzioni in fumo per le gelate e 27 mila ettari di uliveti bruciati dalla Xylella, con un intero settore letteralmente in ginocchio, e qui c’è qualcuno che festeggia per 5 milioni di Euro dati dal governo”. Per Marmo è “una presa in giro clamorosa che ha complici anche tra coloro che dovrebbero protestare con ancora più energia oggi”. Però, come è noto, in Agricoltura spesso si è abituati a gioire (soprattutto al Sud) anche quando dal Governo vengono eccezionalmente stanziati pochi spiccioli, quando invece servirebbe ben altro ed in via ordinaria.

 

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 9 Marzo 2019

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