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Il grande ‘bluff’ del centro sociale e sportivo all’Executive Center di via Amendola

Non si contano più le promesse non mantenute, le inaugurazioni fasulle e i grandi cantieri rimasti solo sulla carta a Bari. Il 27 maggio di cinque anni fa, ad esempio, il sindaco uscente Michele Emiliano tagliava il nastro per dotare l’Executive Center di strutture sociali alla presenza di scolaresche con il tricolore, banda per l’Inno di Mameli, caterpillar della Multiservizi e, in un paio di ore, distruggeva e cancellava verde pubblico e alberi secolari. <>, taglia corto Mimmo Magistro, già amministratore comunale barese. <>. “Eppure – è stata l’amara considerazione dei residenti presenti- le 450 famiglie e i titolari delle altre strutture trecento strutture (studi tecnici, legali, uffici finanziari e Associazioni) abbiamo versato decina di miliardi di oneri per le urbanizzazioni primarie e secondarie.” Tre anni fa, in gran segreto, sono iniziati altri lavori nel lato nord dell’Executive. Gli Uffici Urbanistici del Comune non sapevano che la masseria presente in quell’area fosse segnalata dalla Sovrintendenza per il suo valore artistico e che quindi non si sarebbero potuti ergere muri a meno di 100 metri dalla stessa. <>. Eppure sono trascorsi nemmeno sei mesi da quando è stato approvato perfino il progetto per la realizzazione della Fermata Metropolitana “Executive Center” della linea ferroviaria delle Ferrovie del Sud Est Bari – Taranto. Sulla carta si tratta di un ulteriore, importate tassello nello sviluppo della rete integrata di trasporto pubblico metropolitano, concordato tra l’amministrazione comunale di Bari e l’assessorato regionale ai trasporti. L’opera mira ad integrare le linee ferroviarie locali e a sviluppare il collegamento rapido di massa, all’interno della città  e dell’area metropolitana. La fermata, quando si tramuterà in realtà, soddisferà  le esigenze del bacino di utenza delle zone di Bari e dei Comuni del sud est barese in relazione anche alla notevole concentrazione di uffici posti principalmente lungo via Amendola. Il progetto bellissimo a vedersi su mappe e disegni prevede ampi parcheggi alberati a servizio della fermata, accessibili tramite una nuova viabilità  che si collega alla strada pubblica esistente, realizzando un nodo di scambio gomma-ferro. La stazione, su tre livelli uniti tramite scale e ascensori, sarà  facilmente accessibile. Al livello dei marciapiedi sono previsti i servizi per accogliere i passeggeri e fornire informazioni e controllo da parte del personale preposto. Al livello superiore saranno ubicati servizi per rendere confortevole l’attesa, tra l’altro spazi per attività  commerciali, ristoro, bar, tv, libreria, edicola, ecc.. Al livello interrato un sottopasso consentirà  di raggiungere entrambi i marciapiedi ferroviari. Meno complicata la proposta tecnica redatta dall’ing. Contesi – già fatta propria da molti condomini dell’Executive Center di via Amendola– per costituire una associazione culturale e sportiva onlus, che chieda l’area retrostante il nostro complesso, utilizzando gli spazi destinati ai servizi per i residenti. Questa proposta progettuale, modificando il vecchio disegno, ha previsto oltre alle sale riunioni, campi da calcetto, tennis e pallavolo anche un asilo nido per i residenti e per quanti lavorano all’interno del direzionale. 

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 21 Giugno 2014

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