Il malvezzo dei dipendenti di Amiu e Amgas: non indossano la cintura alla guida di auto di servizio
La cosa l’abbiamo segnalata già altre volte credendo però che si trattasse di casi sporadici, di disattenzioni momentanee: invece no. Una parte non esigua dei dipendenti delle municipalizzate , Amiu ed Amgas, quando sono alla guida delle rispettive auto di servizio con tanto di logo e “colori societari” hanno l’abitudine di non indossare la cintura di sicurezza. Queste “inadempienze”, per dirla alla Decaro, certamente non saranno neppure sfuggite ai tanti automobilisti baresi che incrociano spesso le suddette auto aziendali per le vie cittadine. A differenza del nostro primo cittadino, noi che abbiamo l’abitudine di usare la bicicletta quotidianamente per gli spostamenti cittadini, e non per propaganda (pseudo) ecologista, abbiamo per mera curiosità “monitorato” ,giornalisticamente parlando, per oltre un mese i dipendenti in questione beccandoli quasi sempre senza cintura di sicurezza. Non volendo indossare i panni di delatori preferiamo , anche per rispetto della privacy, non pubblicare le innumerevoli istantanee dei predetti conducenti “irrispettosi”. Come recita un vecchio adagio,però, se Sparta piange Atene certo non ride: anche i dipendenti comunali,infatti, a bordo delle auto di servizio, con tanto di logo e “dicitura amministrativa”, leggasi Comune di Bari , forse per spirito di emulazione e per non essere da meno dei colleghi delle municipalizzate, ignorano del tutto l’uso della predetta cintura, che viene trattata come una perfetta sconosciuta. Forse sarebbe il caso che qualche cittadino segnalasse le suddette “inadempienze” sulla pagine Facebook del sindaco Decaro; non vorremmo infatti che il primo cittadino barese, anche in questo caso, si destasse dal suo virgineo torpore ( e …stupore) e si accorgesse della cosa fra un anno. Basterebbe, per rimediare , solo emanare una circolare con la quale si invitano i dipendenti delle succitate aziende a comportamenti più consoni ed al rispetto del codice della strada,se non altro in considerazione del fatto che questi signori percepiscono uno stipendio pagato dai contribuenti baresi non certo per essere esentati da un obbligo al quale si attengono tutti (o quasi) gli automobilisti, i quali , invece ,in caso di controlli, vengono giustamente sanzionati per questa specifica infrazione con multe e detrazione di una mezza dozzina di punti sulla patente. Sempre rimanendo in ambito di curiosità giornalistica, statisticamente sarebbe interessante conoscere, per quanto concerne questa specifica mancanza, quanti verbali sono stati elevati ai citati conducenti di vetture aziendali e comunali dai vigili urbani . Saremmo lieti di pubblicare i dati in questione se il Comandante dei caschi bianchi di Bari, il col. Stefano Donati, avrà la bontà di risponderci. Se poi qualcuno da Palazzo di Città ha deciso che questi dipendenti debbano godere di particolari …esenzioni, il discorso ovviamente cambia. Forse non potendo aumentare loro lo stipendio, almeno, per senso di colpa, li si alleggerisca di un peso , cominciando da quello delle cinture di sicurezza.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 1 Ottobre 2015