Il ministro Delrio rassicura i pugliesi: “Non vi verrà sottratto niente”
Nella richiesta di incontro urgente con il premier Matteo Renzi, effettuata martedì sera dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, quest’ultimo lamenta la forte riduzione delle risorse per il Patto del Sud, in cui rientra quello per la Puglia, ma a rassicurare i pugliesi è intervenuto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che ha partecipato a Bari al primo “Forum nazionale sulla portualità e la logistica” e nelle risposte ai giornalisti che gli chiedevano di commentare la lettera inviata dal governatore pugliese al premier, ha categoricamente affermato che alla Puglia “non verrà sottratto niente”. Come è noto, infatti, Emiliano nella lettera a Renzi ha rilevato che il Fondo di sviluppo e coesione (Fsc, destinato per l’80% alle Regioni del Mezzogiorno) è passato ad oggi da circa 54 miliardi del 2013 agli attuali 12,9 miliardi di euro. Infatti, secondo il ministro Delrio, con la Regione Puglia c’è stata solo “una incomprensione di percorso” perché “il sottosegretario De Vincenti e il presidente del Consiglio hanno garantito alla Puglia le risorse che merita”. “Quando ero responsabile dell’Autorità di coesione – ha ricordato il ministro – decidemmo di lasciare alla Puglia gran parte del Fondi europei” ed “il cofinanziamento (ndr – tra Stato e Regione) al 50% fu riconosciuto solo alla Puglia, proprio perché aveva dimostrato di spenderli bene”. “Quindi, la Puglia – a detta di Delrio – avrà molte risorse a disposizione”: Anzi, “moltissime” se le parole del ministro dei Trasporti saranno rispettate. “Credo – ha dichiarato ancora Delrio – sia necessario fare qualche passo di chiarimento, ma questa non è la verità dei fatti. Sono fiducioso che le notizie che verranno dal sottosegretario De Vincenti chiariranno definitivamente questo punto”. E a chi gli ricordava che tra i punti evidenziati nella lettera a Renzi come critici da Emiliano c’é lo strumento attuativo del Patto, usato per le Regioni che non spendono nei tempi previsti le risorse, Delrio ha poi risposto dicendo che “la sostanza é intanto che i soldi ci sono, quindi per lo sviluppo della Puglia non verranno a mancare i soldi”. Quanto invece alla ripartizione delle risorse, il ministro ha spiegato che l’attribuzione “per la Puglia é uguale a quella delle altre Regioni, non ci sono criteri differenziati”. Alla fine, Delrio ha concluso affermando: “Questo è assolutamente trasparente e chiaro. C’é la cabina di regia a Palazzo Chigi dove siedono anche le Regioni. Quindi i criteri sono stati discussi”. Il governatore pugliese, dal canto suo, si è dichiarato convinto che Renzi risponderà direttamente alla missiva inviatagli martedì sera. E, proseguendo, Emiliano ha aggiunto: “La Puglia è in grado di spendere i fondi europei e questa certezza, legata alla capacità di spesa, non può essere modificata dall’idea che si possa spendere meglio a Roma rispetto a Bari. Abbiamo fatto bene. Siamo affidabilissimi”. “Ho detto al ministro – ha inoltre dichiarato il governatore pugliese – che può contare su di noi, su una collaborazione critica ed intelligente che non è mai finalizzata a personali vantaggi della classe politica pugliese”. “La Puglia – ha spiegato Emiliano – ha la schiena dritta, sa quello che deve chiedere, sa quando deve obbedire, precisare, quando deve mettersi al lavoro e portare a casa dei risultati, perché altrimenti senza non si é credibili. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la Puglia é oggi il riferimento fondamentale di tutto il Mezzogiorno, in tutti i settori e questo – ha aggiunto Emiliano – fa parte di un orgoglio, che non é mio personale, ma di un’intera comunità di generazioni che sta facendo il proprio dovere con intelligenza e rispettando le leggi, con grande trasparenza”. “Questo (ndr – e il riferimento di Emiliano è evidentemente alla Puglia) – non è un Mezzogiorno nel quale accadono incidenti di natura morale che (ndr – probabilmente in contrapposizione a ciò che è accaduto recentemente in Campania, dove il presidente regionale del Pd è finito sotto inchiesta) compromettono il risultato del nostro lavoro”. Infatti, ha poi concluso con un riferimento al plurale per evitare probabilmente di farlo in prima persona, affermando: “Siamo attentissimi, becchiamo e puniamo chi si comporta male, escludendoli dal circuito della politica e dell’economia”. Però, a dar manforte ad Emiliano per la posizione assunta nei confronti del governo Renzi, in Puglia c’è anche un esponente dell’opposizione di centrodestra, l’ex vice presidente del consiglio regionale Nino Marmo di Forza Italia, che in una nota ha tra l’altro affermato: “Bene fa dunque Michele Emiliano a rimanere sulle sue posizioni, anche se doveva muoversi molto prima, sin da quando aveva deciso di puntare a governare la Puglia, senza accettare prevaricazioni di sorta, indipendentemente dal fatto che altre regioni abbiano o meno accettato le condizioni del tanto sbandierato Patto per il Sud”. E Marmo, condividendo su questo tema la presa di posizione di Emiliano, continuando afferma: “Quest’ultimo infatti – come giustamente fa rilevare il Governatore nella sua missiva a Renzi – utilizza risorse già in origine destinate alle regioni del Sud ma per un importo significativamente inferiore a quello stabilito, sceso, attraverso varie alchimie, da oltre 31 miliardi a meno di 13. D’altro canto il progetto di Renzi è ormai definitivamente scoperto e passa attraverso una legge di revisione costituzionale – su cui il gruppo di Forza Italia ha appena presentato proposta di referendum confermativo – tutta orientata alla sottrazione progressiva delle competenze delle regioni, per condurle ai margini del processo decisionale e di governo del territorio. A ben vedere un autentico attentato al sistema del regionalismo italiano ed alla stessa Costituzione, cui il Governatore fa bene ad opporsi e su cui troverà sempre il nostro sostegno”. Un sostegno che, come precisa lo stesso esponente di Fi, non è un lasciapassare. Però, agli occhi di molti, appare sicuramente come un incoraggiamento dell’opposizione di centrodestra pugliese a proseguire nella battaglia intrapresa contro il governo Renzi e a favore del Sud, ma della Puglia in particolare.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 28 Aprile 2016