Cronaca

Il ministro Lorenzin a Bari accoglie l’appello di Emiliano sul fondo sanitario

Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin (Ap-Ncd), ha partecipato al convegno barese tenutosi ieri presso l’aula Magna del Policlinico sul tema: “l’Università di Bari e la ricerca medica , il ruolo delle reti nazionali ed internazionali”. All’incontro, oltre alle massime Autorità in campo sanitario, è intervenuto anche Michele Emiliano nella sua duplice veste di presidente della Regione e responsabile della delega alla Sanità pugliese che, come è noto, il governatore ha trattenuto nelle sue mani, non avendo indicato finora per essa alcun assessore. Il presidente della Regione Puglia ha colto questa occasione per ringraziare il ministro Lorenzin del lavoro svolto in questo primo anno di attività da governatore in sinergia con gli Uffici ministeriali. “Non è un ringraziamento formale” ha sottolineato Emiliano che, proseguendo, ha dichiarato: “Mi sono sentito rassicurato dal rapporto con lei, con il direttore generale e con i suoi collaboratori”. Infatti, ha poi chiarito il governatore pugliese: “Abbiamo tentato di prendere molto sul serio gli indirizzi che il ministero ci ha dato con il decreto ministeriale n.70 che per noi non serve a risparmiare denaro, ma serve a riorganizzare i servizi”. “Stiamo entrando in una nuova dimensione – ha inoltre evidenziato Emiliano – in cui penso che quei
difetti legati all’eccesso di autonomia in materia sanitaria da parte delle Regioni, possano essere superati senza atti molto violenti”, perché “molte Regioni hanno fatto – sempre secondo Emiliano – un lavoro straordinario e chissà se una gestione centralizzata avrebbe mai potuto fare quei capolavori”. Il presidente della Regione, poi, ha pure dichiarato al ministro Lorenzin che “la Puglia può essere un terreno di sperimentazione strepitosa” in quanto “non abbiamo pesi economici, non siamo in una situazione difficilissima, ma solo difficile” non avendo peso di personale in eccesso e potendo, quindi, “permetterci di reagire alla mobilità passiva creando sinergia con le altre regioni del Sud”. Il ministro, invece, parlando del fondo sanitario nazionale, di cui alcuni governatori del Sud lamentano una diseguale ripartizione, nonostante le esigenze da soddisfare siano simili a quelle delle Regioni del nord, ha detto di “essere stata sempre favorevole a un riequilibrio in questo senso, però questa è una decisione che passa da un accordo in Conferenza Stato-Regioni”. Quindi, ha rilevato Lorenzin, “tutte le Regioni devono essere d’accordo” sulla questione affinché il Governo possa procedere ad una rimodulazione del fondo sanitario nazionale. Parlando, poi, con i giornalisti a margine del convegno, Lorenzin ha spiegato che “questa è una questione annosa che riguarda la Puglia e la Campania”, sottolineando che non si tratta di tagli, ma di riparto del fondo, Infatti, il “Fondo sanitario é unico – ha spiegato il ministro della Sanità – e viene ripartito alle Regioni in base a dei criteri. Uno di questi é il numero della popolazione anziana”. “Di norma – ha aggiunto Lorenzin – la popolazione anziana ha una domanda più forte e pesa di più nella distribuzione dei fondi. Quindi molte regioni del Nord che hanno una popolazione over 65 e over 70, hanno un indice maggiore rispetto a quelle del Sud”. “La Campania – ha proseguito il ministro – ha sollevato ormai da anni il fatto che in alcune regioni, in alcuni territori ci sia un indice di deprivazione, cioè una popolazione giovane che però, per motivi socio-ambientali, è a rischio, (perché) povera e più 
predisposta a determinate malattie”. Al termine dell’evento barese, il consigliere regionale Mario Conca del M5S, presente all’incontro in qualità di componente della III Commissione regionale, quella alla Sanità, ha con durezza commentato: “Stamattina ho partecipato al  festival dell’ipocrisia  nell’aula Magna del Policlinico, a sentirli sembra che le responsabilità del cattivo funzionamento della sanità siano da attribuirsi a chissà chi, evidentemente gli sfugge che sono loro che governano a tutti i livelli.” Conca, infatti, polemizzando con quanto affermato dal Ministro, ha dichiarato: “Il ministro Lorenzin dice che la ricerca non si occupa di malattie ‘minori’ perché non c’è un ritorno dell’investimento, come se lo Stato avesse come mission il lucro. Qualcuno dovrebbe spiegargli che la ricerca non deve necessariamente portare ad un prodotto finito, ma può servire per acquisire know how per successi futuri e dare speranza ai tanti malati rari”. E l’esponente pentastellato pugliese, polemizzando ancora con il ministro, ha detto: “A sentire lei, noi italiani siamo tra i primi posti nella ricerca nel mondo, peccato che sempre più spesso i nostri bravi ricercatori vanno a fare la fortuna di Paesi stranieri, perché in Italia non si è capaci di investire con costanza e bisogna essere spesso anche raccomandati”. “La ministra afferma che il problema principale è la governante” ha rilevato Conca che  poi ha chiesto: “Qualcuno può dirgli che la meritocrazia l’hanno calpestata loro?Quante volte abbiamo suggerito ad Emiliano di tenere fuori la politica dalle ASL? Sa come si diventa primario o direttore generale? Sa come si diventa Rettore o professore?”. Cambiando, poi, argomento, il consigliere regionale del M5S ha pure osservato:  La ministra ha parlato del turn over, bene, sanno quindi che è il peccato originale che da mesi suggeriamo ad Emiliano di superare, peccato che dimentichi di dire che si sono venduti, negli anni, i blocchi assunzionali alla commissione europea in cambio di deroghe sullo sforamento nel rapporto PIL/Debito pubblico”. E Conca, in fine, ha affermato: “Visto che ha detto anche che la Sanità non può essere una questione ragioneristica, ciò che è oggi, e considerato che la Sanità la fanno soprattutto le persone, qualcuno può chiedergli cosa stanno facendo per rivedere questo anacronistico blocco delle assunzioni?”. Infatti, per il rappresentate del M5S nella Commissione pugliese alla Sanità  “Se non si supererà questo impasse la deriva verso la Sanità privatistica sarà inevitabile”. “Ma evidentemente – ha concluso Conca –  a loro sta bene, peccato però che non abbiano il coraggio di ammetterlo.” Dal fronte dell’opposizione di centrodestra il capogruppo di CoR, Ignazio Zullo, con una nota ringrazia il ministro Lorenzin per la sensibilità e disponibilità dimostrata nel aver accolto la richiesta di appuntamento del gruppo parlamentare di CoR, fissando per mercoledì 20 luglio un incontro al Ministero con la delegazione “fittiana” per “avviare una interazione utile e proficua per la Puglia senza avere l’ardire di sostituire l’assessore (il presidente Emiliano) ma con la convinzione che troveremo a Roma quell’ascolto che  viene negato a Bari”. 
Infatti, secondo Zullo, “sul riordino ospedaliero si gioca il futuro della sanità in Puglia e il Piano di riordino presentato da Emiliano non risponde a logiche di efficienza e di economicità, né a valutazioni epidemiologiche e demografiche”. Di fatti per il capogruppo di CoR il nuovo Piano predisposto dal governatore Emiliano è “un mero esercizio aritmetico di addizione e sottrazione  che non possiamo tollerare per una Puglia che sconta un decennio di inappropriate scelte di politica sanitaria che hanno prodotto incrementi di tassazione e ticket senza alcun miglioramento del servizio”. “Abbiamo il dovere – ha pure affermato Zullo – di rendere noto il nostro punto di vista e le nostre analisi al Ministero perché nessuno domani possa accampare alibi ”. Quegli stessi alibi, evidentemente, che in passato sono sempre serviti a chi governava la Regione per scaricare su altri, in particolare sul Ministero, le responsabilità delle inefficienze e dello sfascio della Sanità in Puglia.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 19 Luglio 2016

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