Cultura e Spettacoli

Il mio nome è Bond

Nel 2015, al termine delle riprese di ‘Spectre’, ventiquattresimo film della saga Bond, Daniel Graig – già reduce dai trionfi di ‘Casino Royale’, Quantum of Solace’ e ‘Skyfall’ – annunciava che non avrebbe più interpretato il celebre personaggio partorito dalla penna di Ian Fleming. Poi a sorpresa, nell’agosto del 2017, nel corso di un noto talkshow statunitense, l’attore gallese annunciava che avrebbe continuato a prestare il volto all’agente 007 in ‘B25’ (titolo provvisorio), prossimo film diretto da Cary Fukunaga. Il momento del primo ciack è arrivato e la Puglia è entrata in fibrillazione. Le prime riprese, infatti, che andranno da agosto a settembre, avranno per scenario l’habitat rupestre di Gravina. Con ogni probabilità (la cautela è imposta dal fatto che a proposito di soggetto e sceneggiatura è silenzio stampa) la Puglia è geograficamente estranea alla vicenda. Tuttavia certi suggestivi scorci del territorio gravinese richiamano angoli di mondo dove per ragioni di sicurezza nessuna produzione andrebbe a girare un film : l’Afghanistan, per esempio, l’Iraq, la Palestina… ovvero quei posti ‘caldi’ da cui solo un highlander come James Bond può tornare vivo. Cosa ha fatto cambiare idea a Graig? Si parla di un ingaggio stratosferico (150 milioni di dollari) per altri due film della serie. Sapremo. Intanto, come si è detto, Gravina è in stato di allerta. Vacanze vietate per Polizia Locale, ristoratori, albergatori, guide turistiche, negozi, negozietti e qualunque altra attività commerciale possa tornare utile alle esigenze di una mega produzione. E lavoro supplementare anche per ambientalisti e responsabili della Soprintendenza Archeologica, tutti chiamati a vigilare affinché i set siano rispettosi delle ricchezze paesaggistiche e storiche (non è la prima volta che produzioni troppo disinvolte si prendono libertà di cui resta il segno a vita). La ricaduta economica attesa si annuncia importante. Una sfida impegnativa come poche, ma che trova la cittadina dell’Alta Murgia già temprata dall’aver fatto da set a film di Sergio Rubini, Matteo Garrone e Luca Medici (Checco Zalone). Tornando a Daniel Graig  (nell’immagine in ‘Casino Royale’), non sarà quello dell’attore inglese l’unico volto noto a familiarizzare con Gravina e dintorni. Il cast prevede anche Rami Malek, Naomie Harris, Lèa Seydoux e Ben Whishaw. Quale sarà il Bond di ‘B25’? Decisamente un personaggio lontanissimo dal modello Connery, il Bond rubacuori, fatale ed elegante cui nessuna disavventura riesce a guastare il nodo della cravatta, la pettinatura o la riga dei pantaloni. Il Bond di Graig dovrebbe riconfermarsi quello della quattro precedenti pellicole, un personaggio realistico, più duro, all’occorrenza anche violento, che non dà mai l’impressione dell’invincibilità.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 5 Luglio 2019

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