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“Il mio principale obiettivo è lavorare per la squadra e farla giocare bene”

Si è presentato Andrija Novakovich, attaccante serbo-statunitense

Il Bari, reduce dalla prima sconfitta stagionale, coincidente con l’esordio in campionato, ha ripreso immediatamente ad allenarsi per l’anticipo di venerdì 23 agosto, al Braglia alle 20:30, contro il Modena. Altre tre partite attendono i galletti prima della fine del mese di agosto, coincidente con la chiusura del mercato estivo. Mister Longo attende rinforzi, ma parallelamente continua a lavorare sodo per centrare risultati, dato che il calendario e gli appuntamenti corrono e non attendono le trattative. Altri movimenti in uscita si stanno perfezionando con Akpa-Chukwu che passerà alla Primavera 1 dell’Empoli, attraverso la formula del prestito con diritto di riscatto. Resta aperto il discorso per Anthony Partipilo che è in uscita a Parma, ma sembra essere lontano da Bari. Per il centrocampo, secondo quanto riportato da Passione Bari Radio Selene, è emerso il nome di Federico Zuccon, classe 2003 di proprietà dell’Atalanta, che lo scorso anno ha indossato la maglia del Cosenza.

Tra mercato ed allenamenti, questa mattina, nella sala ‘Gianluca Guido’ dello Stadio San Nicola, si è presentato alla stampa Andrija Novakovich, attaccante serbo-statunitense classe 96, che assieme a Kevin Lasagna, sembra essere il principale designato a mettere la palla in rete e portare punti alla squadra biancorossa.

La stampa, per prima cosa, si è interrogata sulle sue origini, dato il cognome slavo, ma la nazionalità statunitense e, in secondo luogo, sulle esperienze calcistiche che lo hanno condotto in Italia: “Entrambi i miei genitori sono serbi, ma sono nato in America. Mio padre giocava a calcio, non come professionista, ma è riuscito ad inculcarmi la passione per questo sport. A 17 anni mi sono trasferito in Inghilterra, dove ho cominciato la mia carriera al Reading. La mia cultura è più serba, anche se sono cresciuto in America. Mi sento più del vecchio continente che americano, in quanto la mia cultura è serba e sono cresciuto guardando il calcio europeo: la premier e il calcio italiano. Quando mi hanno chiamato da Frosinone, ho immediatamente accettato di venire in Italia perché l’allenatore era Alessandro Nesta, uno dei miei idoli da bambino, dato che seguivo il Milan. Ho giocato sia in Inghilterra che in Italia e noto la differenza dei due stili di gioco. Il calcio italiano è più difensivo rispetto a quello inglese, lo si vede dal quantitativo di gol. In ogni caso, mi trovo benissimo in Italia e sono contento di essere qui”.

Novakovich nel Bari di Longo sta ricoprendo il ruolo della prima punta, ma il numero 9 ha ripercorso le sue esperienze e i ruoli che, nei vari campionati anche all’estero, ha ricoperto: “In Italia ho sempre giocato come prima punta, sia con un giocatore a fianco che da solo. Invece, in Inghilterra e Olanda ho giocato come esterno o sottopunta. Posso ricoprire tutti i ruoli del mio reparto senza problemi, ma deve essere sempre il mister a decidere quale sia il contributo che vuole che io dia. É vero che sono alto e strutturato, ma sono anche duttile. Mi piace sia fare da sponda, che puntare l’avversario e dribblare. Mi trovo bene con Kevin, ma abbiamo un parco attaccanti molto assortito e di livello”.

La prima punta biancorossa ha il record di gol fissato a 11 nella stagione 22/23 con il Frosinone. Su quale sia la sua attuale condizione fisica e quali i suoi obiettivi personali, si è così palesato: “Dal punto di vista fisico, sto bene. Il mister decide quanto minutaggio devo accumulare. Per ciò che riguarda il rendimento, sono consapevole del fatto che, nella mia carriera, non sia riuscito a realizzare tantissimi gol, forse perché il mio primo obiettivo è quello di far giocare bene la squadra e mi concentro più sul rendimento globale che individuale. È ovvio che è importante segnare e fare punti. Cercherò sempre di fare del mio meglio e di eguagliare o addirittura superare il record fatto con il Frosinone. Ma, al di là dei numeri, nelle passate stagioni credo di aver lavorato bene e aver dato una mano importante alle squadre in cui ho militato”.

Per un giocatore di nazionalità straniera che ha già vissuto diverse esperienze in Italia, i tempi di adattamento in una nuova realtà sono più veloci. È proprio quello che Novakovich ha dimostrato nelle sue prime gare ufficiali con la maglia biancorossa, anche grazie alla conoscenza di alcuni elementi presenti in squadra: “C’erano altre squadre interessate a me, ma ho preferito Bari per la tifoseria, la società seria e lo stadio. Per noi serbi lo stadio è tutto; ricordo benissimo che nel 91 la Stella Rossa ha vinto al San Nicola la Champions. Quando ho ricevuto la chiamata da Bari, mi sono venuti i brividi e ho immediatamente accettato di venire qui. Qui ho ritrovato dei miei compagni: Maiello che era con me a Frosinone e Lulić che ritengo il mio migliore amico”.

L’esordio in campionato per Novakovich e compagni non è stato positivo. In gol solo un difensore, Giacomo Ricci, al momento non titolare, nei tempi di recupero. Reti a parte, molti gli errori difensivi in marcatura che hanno condizionato l’esito della gara e hanno fatto rimediare una sconfitta in casa, davanti ad oltre 20000 spettatori: “Non ci aspettavamo una prestazione del genere. Ci è mancata la fame del risultato. Le occasioni le abbiamo create, ma loro sono stati più bravi a giocare sporco e sfruttare le seconde palle. Sono sicuro che già dalla prossima partita le cose andranno meglio”.

Intanto, il Bari questa mattina si è allenato sul terreno dell’Antistadio, concentrandosi sullo sviluppo dell’azione offensiva, sui calci piazzati e sulle conclusioni a rete. Gregorio Morachioli ha ripreso a lavorare con il gruppo, mentre Raffaele Maiello ha proseguito secondo una tabella di lavoro personalizzata. Per domani è in programma una nuova seduta mattutina di lavoro, alle ore 10:00. (ph. Tess Lapedota)

T.L.

 


Pubblicato il 20 Agosto 2024

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