Cultura e Spettacoli

Il mondo si disgrega, il rendez-vous non c’è

Il rendez-vous è una delle cose più difficili al mondo. L’aggancio tra due navicelle in volo o tra una di queste e una stazione orbitante richiede tecnologia e addestramento altissimi. Se si vuole paragonare ogni persona ad un vascello spaziale, il contatto umano diventa oggi cosa sempre più rara, a misura che il mondo – imbarbarendosi – si disgrega. Al tema di questa difficoltà assolutamente contemporanea d’incontrarsi, d’intendersi e interagire costruttivamente Simona De Tullio dedica l’ultima produzione della Breathing Art Company. Con una formazione quasi totalmente rinnovata e in buona parte composta da giovani esordienti, la coreografa barese racconta fra le righe una speranza. Quella di un rinnovo nella qualità di una relazione umana che, nella misura in cui si fa sempre più fitta (si pensi a quanti sms e mail ci scambiamo quotidianamente), copre la realtà di una progressiva e reciproca deriva. Alla fine dei conti la sensazione è che questa speranza, raccontata tutto al femminile, essendo il corpo di ballo composto esclusivamente da ragazze, sia malriposta, nel senso che l’atteso rendez-vous non può aver luogo, attesa la cattiva inclinazione assunta dall’umanità all’ingresso nell’era globale. “Rendezvous”  vede impegnate sei leggiadre fanciulle vestite d’un’algida, corta e leggera veste che nel luccichio ricorda il materiale dei pannelli solari che le stazioni orbitali adoperano per alimentarsi. Non c’è gioia in “Rendezvous”, piuttosto un senso d’impotenza e di conseguente solitudine. Un lavoro compatto e coerente, dalla cifra costante, che di rado contempla picchi o cali. Si comincia con un movimento vago e incerto che via via si fa più intenso e sofferto. Il crescendo tocca l’acme sotto la sferza di un duro disegno luci e di sonorità plumbee. Bene le individualità, discreta la coralità. Grandi applausi al termine per le generose e stremate Floriana La Martire, Ilaria Lacriola, Katia Rossi, Josephine De Sario, Emanuela D’Addario e Daniela Maria Preziosa. Decisamente, questo allestimento della compagnia di Simona De Tullio ha rappresentato il momento più alto del quarto appuntamento con ‘Notti Sacre 2011’. Una serata che si è snodata attraverso tre chiese : prima quella dei SS. Medici (un apprezzato concerto  per voce ed organo di Katia e Carlo Maria Barile con musiche di Morandi, Trabac, Vivaldi, Rossini, Verdi e Mascagni), poi quella della Vallisa (dove Annalisa Balducci e Rosa Maria Daniele accompagnate al pianoforte da Vincenzo Cicchelli  hanno cantato brani di Pergolesi, Puccini, Mozart e Rota) e infine Santa Teresa dei Maschi con il vibrante “Rendezvous” di cui abbiamo parlato.
italointeresse@alice.it  
 


Pubblicato il 29 Settembre 2011

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio