Cronaca

Il nuovo piano sanitario? Non lo conosce ancora nessuno

Il neo governatore pugliese, Michele Emiliano, oltre ad assicurare che entro il 31 gennaio prossimo la Regione avrà il bilancio di previsione del 2016, limitando quindi l’esercizio provvisorio al solo mese in corso, ma entro quella stessa data la Puglia avrà pure il nuovo piano di riordino ospedaliero. Un piano, quest’ultimo, che finora, però, neppure i consiglieri regionali sono stati messi nelle condizioni di conoscere, perché la bozza non è ancora stata ufficializzata ai gruppi politici presenti nell’Aula di via Capruzzi. Infatti, è stato il consigliere dell’opposizione di centrodestra Nino Marmo di Forza Italia che, attraverso una pregiudiziale presentata nella seduta di ieri 13 gennaio della III Commissione regionale (quella alla Sanità), ha chiesto al presidente della stessa, Pino Romano (Pd), di iscrivere all’ordine del giorno della seduta successiva, fissata per venerdì 22 della prossima settimana, il tema del riordino della rete ospedaliera, sostenendo che ad oggi – al di la di indiscrezioni di stampa – i consiglieri non dispongono di alcuna informazione di dettaglio sulle decisioni che il governo regionale avrebbe assunto in merito. Alla richiesta si sono associati gli esponenti consiliari del M5S nella stessa commissione, Mario Conca e Marco Galante. “Siamo al 13 gennaio – ha rilevato Marmo nel corso dei lavori della iii Commissione – e nessun consigliere regionale ha potuto farsi un’idea dell’atto programmatorio e fornire le risposte richieste dai cittadini. Abbiamo comunità in agitazione per la paventata chiusura di questa o quella struttura o per qualche doloroso accorpamento di reparti”. “Il tutto, – ha commentato inoltre l’esponente forzista – sulla base di indiscrezioni che si susseguono senza che qualcuno ritenga di dover fare chiarezza”. E, continuando, Marmo  ha detto: “Abbiamo richiesto una bozza del piano per poter approntare delle proposte alternative nei singoli casi, ma anche questa istanza non è stata evasa da chi trattiene il provvedimento a dir poco gelosamente. Ciò negando un diritto riconosciuto ai consiglieri dallo Statuto: quello dell’accesso agli atti anche in itinere. Se tanto riserbo è dovuto alla mancanza di una visione e, dunque, di impianto convincente su cui strutturare il riordino ospedaliero, è bene che Emiliano ce lo dica chiaramente: prenderemo atto della mera applicazione del decreto legislativo n.70. Per ora, non possiamo non stigmatizzare il comportamento di chi pensa, forse, che il Consiglio regionale sia lo scendiletto della Giunta”. “In tal caso – ha poi concluso Marmo- si accorgerà di aver preso una cantonata”. Sulla stessa lunghezza d’onda di Marmo si è posizionato anche un altro consigliere regionale forzista, Domenico Damascelli, che, sempre con riferimento al piano di riordino ospedaliero, con una nota ha dichiarato: “Visto che non c’è alcuna volontà concreta di collaborare con i consiglieri ed Emiliano trattiene per sé il piano di riordino ospedaliero, redatto nelle segrete stanze, adesso sarà costretto a presentarlo in Consiglio regionale. A tal proposito, sento di appellarmi alla sensibilità della Presidenza del Consiglio, affinché convochi la seduta monotematica a seguito della nostra richiesta ufficializzata e depositata ieri, consentendo, una volta per tutte, ai pugliesi di sapere quali ospedali Emiliano vuole chiudere con chiarezza e precisione e, quindi, quale sarà il destino della sanità regionale”. E, proseguendo, Damascelli ha commentato: “Come ha giustamente rilevato il collega Marmo il tempo stringe. Emiliano vuole approvare il documento entro fine mese, ma non deve temere il confronto” per poi chiedersi: “Vorrebbe (ndr – forse) depauperare i consiglieri del loro diritto e dovere di studiare gli atti per tempo, formulando anche le loro proposte emendative?”. Allora, ha aggiunto il rappresentate di Fi eletto nella circoscrizione di Bari “Perché non distribuire l’atto, anziché tenerlo ben chiuso nei suoi cassetti?”. “Mi auguro – ha concluso Damascelli – che si possa porre rimedio a un modo di fare politica che non realizza un dialogo e un confronto autentico sia con i rappresentanti del territorio in Consiglio Regionale, sia con tutti gli operatori che, come quelli sanitari in questo caso, sono rimasti completamente esclusi dal governo regionale anche per il piano di riordino”. Per intanto l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro, intervenendo sulla questione ha fornito precisazioni sull’iter e sullo stato di attuazione del piano di riordino della rete ospedaliera, chiarendo che l’interlocuzione avvenuta a fine dicembre tra il ministero della Salute ed il presidente della Regione, Michele Emiliano, avrebbe rivelato la non perentorietà del 31 dicembre come termine ultimo per le Regioni entro il quale adottare il nuovo piano di riordino ospedaliero. Infatti, l’assessore Negro ha parlato del 28 febbraio come data entro cui produrre la delibera definitiva da inviare al ministero da parte della Regione, informando che nella stessa giornata di ieri il presidente Emiliano era a Roma presso il Ministero della Salute, per approfondire la materia anche alla luce degli ulteriori adempimenti introdotti con la Legge di stabilità che prevede per i singoli presidi ospedalieri il perseguimento obbligatorio, a partire dall’anno prossimo, dell’equilibrio di bilancio. “Aspetto rilevante che è oggetto anch’esso – ha sottolineato Negro – di un ulteriore approfondimento con il Ministero da parte del presidente Emiliano.” Comunque, il presidente della III Commissione, Romano, dopo aver preso atto delle posizioni assunte dai rappresentati delle forze di opposizione, ha deciso di convocare la prossima seduta per il giorno 22 gennaio con all’Odg il “Nuovo piano di riordino della rete ospedaliera pugliese” ed a tale riunione sono stati invitati a partecipare sia il presidente Emiliano che il direttore del Dipartimento alla salute, Giovanni Gorgoni. In tale occasione, quindi, i componenti delle forze politiche presenti in III Commissione dovrebbero aver contezza del nuovo piano, oltre che poter sentire direttamente da Emiliano e Gorgoni quali sono le novità sul tema, oltre che, ovviamente, fare le loro eccezioni ed osservazioni al riguardo. Sempre che, entro tale data, il presidente della Regione Puglia abbia le idee chiare su ciò che intende fare per il futuro della Sanità in Puglia. 

 

Giuseppe Palella

 

 

 

 


Pubblicato il 14 Gennaio 2016

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