Il partito barese di Giorgia Meloni porta girevole: si entra e si esce
Il partito barese di Giorgia Meloni, “Fratelli d’Italia”, è come un bar con la porta girevole, dove si entra e si esce a seconda delle convenienze politiche spicciole di chi intende varcare la soglia d’ingresso di un partito che, a livello nazionale, almeno nei sondaggi è in forte crescita, strappando la vetta della classifica non solo alle altre sigle della propria metà campo di centrodestra, Lega e Forza Italia (cosa che – come è noto – nei sondaggi è avvenuto da tempo), ma ultimamente addirittura al maggior partito della parte avversa, il Pd di Enrico Letta. A Bari, però, nonostante questo favorevole pronostico, il partito della Meloni stranamente perde pezzi che escono dal “bar” di Fdi con un’osmosi che non avvantaggia neppure un’altra sigla del centrodestra, ma una forza civica centrista (Italia Popolare) del campo largo di centrosinistra, che in Puglia – come è noto – è diretto dal presidente della Regione, Michele Emiliano. Infatti, i pezzi baresi persi recentemente da Fdi sono Alessandro Lapenna e Michele Piscopo, ossia due dei tre rappresentati che il partito della Meloni vantava fino a qualche mese fa nel consiglio del V Municipio di decentramento cittadino (ovvero quello di Palese e Santo Spirito) e che lo scorso anno, insieme alla collega di gruppo Antonella De Benedictis, avevano abbandonato il partito in cui nel 2019 erano stati eletti, la Lega, per giungere tutti e tre in Fdi, al seguito del locale consigliere comunale barese Michele Picaro, divenuto a maggio del 2021 coordinatore provinciale del partito meloniano. Ma – come si ricorderà – anche quest’ultimo trasferitosi prima delle regionali del 2020 dal partito di Matteo Salvini, nelle cui fila era stato eletto nel 2019 all’assemblea di Palazzo di Città, alla formazione meloniana in ascesa nel centrodestra pugliese anche grazie alla sopraggiunta pattuglia fittiana già dalle europee del 2019. Insomma, il partito della Meloni, nonostante un trend nazionale e regionale in questo momento particolarmente favorevole, nel barese sembrerebbe perde colpi. E che in alcune realtà del barese, come ad esempio nel capoluogo, il partito di Fdi stia arrancando, o quantomeno non riesce a svolgere a pieno un ruolo di primo piano da forza di opposizione, come invece avviene a livello regionale e nazionale, – secondo un simpatizzante meloniano – lo si desumerebbe anche dall’esito del dibattito avvenuto all’incontro del partito con la cittadinanza del V Municipio di sabato scorso, al Vittoria Parc Hotel di Palese. Dove a relazionare sono intervenuti, oltre al coordinatore provinciale Picaro (che a Palese e Santo Spirito ha la sua roccaforte elettorale) ed a quello cittadino Gigi Decollanz, l’unica rappresentante di Fdi nel consiglio del V Municipio, De Benedictis, rimasta dopo l’abbandono di Lapenna e Piscopo, ed il responsabile regionale, l’on. Marcello Gemmato. Infatti, il simpatizzante che ha partecipato a tale incontro, nel commentare sinteticamente l’esito della manifestazione ha rilevato: “Una forza politica che organizza un dibattito avente a tema ‘politica e territorio’ per denunciare criticità e disservizi a livello comunale nella città di Bari e, in particolare, a Palese e Santo Spirito e poi non fa proposte, o presenta progetti, che possano essere effettiva soluzione delle tante denunce effettuate, è sicuramente un partito con scarse possibilità di incidere, almeno a livello locale. O di esprimere al meglio anche le potenzialità elettorali che in questo particolare momento lo scenario regionale nazionale gli offre”. A detta dello stesso simpatizzante, inoltre, “alla manifestazione palesina di sabato scorso di Fdi non sarebbe emersa alcuna strategia politica del partito a livello locale, se non la banale auto-galvanizzazione di chi pensa di poter incrementare consensi solo a livello personale con la semplice apertura di una seconda sede di partito su un territorio, dove invece i consensi ricevuti in passato si stanno forse assottigliando, come lasciano invece presumere le due defezioni verificate a livello municipale”. In altri termini, a livello barese il partito di Giorgia Meloni, in vista delle prossime competizioni elettorali, potrebbe essere intento più a nascondere “sotto il tappeto interno” il rampantismo esterno di taluni suoi rappresentati locali, piuttosto che a contrastare le varie amministrazioni locali di centrosinistra esistenti in Terra di Bari, impostando reali progetti di governo alternativi a queste. Perciò, si è chiesto ironicamente il simpatizzante, ma critico elettore meloniano, presente all’assemblea palesina di sabato scorso, “di che ci si può meravigliare se nelle competizioni locali il centrodestra barese si scioglie come neve al sole” rispetto alle politiche? E per Fdi a Palese e Santo Spirito i test delle prossime politiche e delle successive amministrative potrebbero essere ancora più significativi dal momento che, al pari della maggioranza (o forse peggio!), a deludere il territorio finora è stata soprattutto un’opposizione di centrodestra che praticamente non esiste con i programmi. E neppure con i contrasti a chi da Bari amministra tale realtà in modo del tutto scollegato con le priorità della collettività.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 16 Marzo 2022