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Il partito pugliese del ministro Speranza smentisce Lacarra

La segreteria pugliese del partito di “Articolo Uno” del ministro della Sanità, Roberto Speranza, con una nota ha smentito il segretario del Pd pugliese, Marco Lacarra, su quanto recentemente affermato da quest’ultimo in risposta alle accuse dei vertici romani dei Dem per il mancato rispetto del progetto politico del segretario Enrico Letta, al fine della costruzione di un campo largo di centrosinistra che nelle alleanze per le prossime amministrative includa Sinistra italiana, il M5S e tutte le altre frange minori del panorama politico riformista e progressista, tra i quali figura anche “Articolo Uno”. Infatti, la segreteria pugliese dei fuoriusciti bersaniani del Pd non ha usato mezzi termini nel dichiarare che “maldestro e fuori luogo appare il tentativo del segretario regionale Marco Lacarra di respingere le dure critiche espresse dalla segreteria nazionale, giustificando l’assenza di una linea politica con il successo elettorale conseguito” dai Dem pugliesi a livello locale in tutte le competizioni elettorali degli ultimi 15 anni.  Motivo per cui, hanno esordito nel comunicato i bersaniani pugliesi, “merita attenzione la nota romana sulle scelte politiche del Pd pugliese, perché evidenzia che in Puglia il Pd non sta lavorando alla costruzione di un progetto politico e sta prediligendo alleanze occasionali senza alcun discrimine tra centrosinistra e centrodestra, incentrate sulle persone, piuttosto che sui partiti”. Situazione, questa denunciata da “Articolo Uno” in Puglia, che porta poi i bersaniani locali a sostenere che “è evidente a tutti i pugliesi che – nella nostra regione –   non esiste alcun tavolo del centrosinistra al lavoro, sia nei Comuni capoluogo che nei grandi centri che andranno al voto nelle prossime elezioni amministrative”, perciò “qui il campo largo invocato da Enrico Letta semplicemente non c’è”.  Ma la smentita alle recenti affermazioni di Lacarra è ancor più netta quando nel comunicato der bersaniani pugliesi si afferma che “da mesi ‘Articolo Uno’ ha chiesto di lavorare in tal senso”, cioè “in linea con il proficuo lavoro avviato da Roberto Speranza ed Enrico Letta a livello nazionale” e “tuttavia, le nostre richieste sono state ignorate dal Partito democratico e sono rimaste inascoltate dal governatore Emiliano”. Invece, secondo la segreteria regionale di “Articolo Uno”, “occorre ricordare che in Puglia si vince quando si pratica il campo largo, quando si ricercano sintonie politiche, che sono il risultato di idee, programmi e personalità messe in campo da tutto il centrosinistra pugliese, perché  – sempre a dire dei bersaniani pugliesi – “le alleanze estemporanee ed occasionali non sono mai state in grado di convogliare un vasto e radicato consenso ed esprimere governi duraturi” Quindi, l’invito del partito pugliese del ministro Speranza è di “ritrovare ora quella sintonia che pare smarrita e, in talune circostanze, disinvoltamente rimossa”. Insomma, con le dichiarazioni innanzi riportate, la segreteria pugliese del partito di Bersani, Speranza e D’Alema non solo sconfessa taluni passaggi della recente dichiarazione del segretario regionale Dem, Lacarra, dando così conferma alle contestazioni mosse la scorsa settimana al Pd pugliese dal responsabile nazionale degli enti locali di detto partito, Francesco Boccia, ma pare voler forse fornire quasi un assist al segretario nazionale del Pd, Letta, ad intervenire sulla situazione che sta creando in Puglia il suo partito in vista delle prossime amministrative, prima che sia troppo tardi. Ed il caso della coalizione di centrosinistra che, sabato scorso, ha già presentato Anna Scommegna a candidata sindaco al Comune di Barletta e di cui abbia già riferito ieri in altro nostro servizio è la prova evidente di un “braccio di ferro” tra il vertice pugliese e quello romano del Pd. Un braccio di ferro che verosimilmente non si fermerà al “caso Barletta”, ma che potrebbe ripetersi anche per altre realtà pugliesi che andranno al voto i prossimi mesi in Puglia. E sugli esiti elettorali delle quali si giocherà probabilmente, a livello locale, anche il destino del partito di Letta prima ancora di quello delle coalizioni di cui sarà parte. Infatti, la vera scommessa da vincere per il Pd in Puglia non è tanto quella a cui ha fatto riferimento Lacarra, cioè di avere comunque un centrosinistra vincente come quello degli ultimi 15 in tutte le maggiori competizioni locali, quanto quella delle prossime politiche. E la divergenza di vedute emersa ultimamente tra il segretario del Pd pugliese, Lacarra, ed i vertici romani del suo partito è sostanzialmente, forse, sulla priorità dell’obiettivo da raggiungere.  Perché avere una coalizione di centrosinistra ad assetti variabili che vince tutte le principali elezioni locali non è stato fino ora, in Puglia, mai sufficiente – come è noto – a garantire una vittoria anche alle politiche. E ciò per una classe dirigente locale che si rispetti non è di certo un buon biglietto di presentazione nella Capitale. Soprattutto se l’aspirazione è quella di una scalata romana, per la quale i successi locali contano – come è noto – da sempre sicuramente meno di quelli delle politiche.

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 23 Marzo 2022

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