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Il pasticcio dei lavori di stabilizzazione a Cava di Maso

 
Con una stringata, ma dettagliata interrogazione com’è nel suo stile, torna sui lavori di stabilizzazione della parete nord a “Cava Di Maso” l’ex assessore comunale ai Lavori Pubblici Peppino Loiacono, oggi consigliere di Minoranza in Aula Conigliare. Loiacono nella sua missiva spedita ieri mattina al Sindaco Emiliano e a Marco Lacarra, suo successore negli uffici comunali che soprintendono ai lavori edili, parte dal Programma Triennale delle Opere Pubbliche approvato da poco che prevede, per quest’anno, l’intervento per la stabilizzazione globale del tratto della parete nord ex cava Di Maso con un costo di 6 milioni e 700 mila euro. La Regione Puglia, infatti, ha confermato il parziale finanziamento di ben 4 milioni e 430 mila per la realizzazione del progetto stralcio con fondi Ministeriali di cui al DPCM 28.10.2005, mentre risulterebbe già redatto dal prof. Vincenzo Cotecchia, ma non c’è certezza in merito, il progetto definitivo per l’intero importo di 6 milioni e 700mila. Di certo, però, il progetto affidato all’esterno dal Comune non è stato ancora approvato. Ma andiamo avanti. Con delibera di Giunta Municipale  n° 293 del 1 giugno di quest’anno, è anche stato approvato un progetto più generale, dell’importo di 13 milioni e 527 mila euro, che non riguarda solo l’intervento di consolidamento statico della parete della cava, ma interesserebbe tutta l’area circostante, compreso l’intervento già realizzato della continuità della sponda sinistra del Torrente Picone nel tratto che lambisce la ex cava Di Maso. Questo provvedimento, precisa Loiacono nella sua interrogazione, non avrebbe consentito e legittimato, tra l’altro, l’inserimento del progetto di stabilizzazione della parete, nell’elenco annuale per mancanza dei requisiti,  ai sensi dell’ art.14 comma 6, in quanto si tratta di uno studio di massima non riguardante l’intervento specifico e, peraltro, di importo diverso. Un vero pasticcio. Eppure l’attuale Assessore ai Lavori Pubblici Lacarra l’altro giorno ha dichiarato, sul massimo quotidiano locale, che il progetto stralcio di  4 milioni e 430mila euro sarebbe pronto e che in qualsiasi momento l’Amministrazione potrebbe approvarlo ai fini dell’ottenimento del finanziamento Regionale. E allora, domanda Loiacono al primo cittadino e allo stesso Assessore, il percorso burocratico che ha condotto a finanziamenti e progettazione per la stabilizzazione della cava di Maso, è legittimo? E le dichiarazioni dell’Assessore Lacarra, trovano riscontro effettivamente negli atti dell’Ufficio Tecnico Comunale? E ancora, il progetto stralcio, è stato effettivamente redatto e consegnato al Comune, atteso che la mancanza dello stesso potrebbe determinare la perdita del finanziamento stanziato dal Ministero tramite la Regione? Tutte domanda ancora senza risposta, che sembranbo un vero e proprio pasticcio tecnico-burocratico e amministrativo, mettendo a rischio a rischio, almeno nell’immediato, i lavori di stabilizzazione e sicurezza nell’ex cava di Maso, a Carbonara.
 
Francesco De Martino                                                                                            
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 12 Novembre 2011

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