Cronaca

Il Pd, ecco come snellire la macchina burocratica

A più di un anno dalla fine del mandato della Giunta Vendola, il Partito Democratico ha deciso di impegnare questi ultimi mesi, proponendo alla maggioranza un disegno di legge sulla semplificazione amministrativa e burocratica, che è  da sempre la bestia nera dell’Italia. A fronte di ben 722 pratiche pendenti relative al settore ambientale, il Pd presenterà oggi, durante il consiglio regionale, un disegno di legge, volto a rendere meno farraginosa una normativa arrugginita e deteriorata, che non solo crea disagi all’amministrazione stessa, ma anche e soprattutto ai cittadini. Il disegno di legge prevede prima di tutto una maggiore certezza dei tempi per la conclusione delle partiche; il rispetto dei termini perentori di 90 giorni e l’istituzione di conferenze di servizio decisorie e obbligatorie, il cui scopo è quello di facilitare l’acquisizione, da parte della pubblica amministrazione, di autorizzazioniatti, licenze, permessi e nulla-osta o di altri elementi comunque denominati, mediante convocazione di apposite riunioni collegiali anche finalizzati all’emissione di un provvedimento amministrativo. “Il provvedimento finale fornisce quindi tutte le autorizzazioni necessarie, l’unico permesso che non sarà concesso rapidamente sarà quello di costruire – ha spiegato Fabiano Amati, consigliere regionale PD – Allo stato attuale, le 722 pratiche pendenti potrebbero essere evase entro dicembre 2016 e poiché molte di queste sfruttano fondi regionali, è necessario accelerare i tempi”. Un’ipotesi prevista nel disegno di legge è anche quella di abolire le commissioni consiliari, proprio per rendere i tempi amministrativi più snelli. Ma, affinchè questo si realizzi per davvero, sono indispensabili riforme radicali, ne è sempre più convinto il consigliere regionale ex assessore ai Trasporti, Mario Loizzo, il quale propone l’introduzione, anche in Italia così come avviene attualmente in Germania, dell’autocertificazione da parte di coloro che intendono costruire, “stabilendo precisi controlli e sanzioni salate, per coloro che sbagliano o che dichiarano il falso. Se non saranno assunte decisioni radicali in campo amministrativo, continueremo anche in futuro a scontrarci ripetutamente sull’argomento e a discorrere su croci e delizie di un sistema burocratico lento”. Basti pensare che solo per far partire la metropolitana di Bari sono state necessarie ben 42 autorizzazioni. Questo è solo un esempio di quanto l’apparato burocratico abbia i tempi e i ritmi di un bradipo in coma, con conseguenti ritardi che, nella maggior parte dei casi, portano anche a perdite di carattere economico, infatti l’amministrazione è costretta a pagare 30 euro al giorno per ogni risposta inevasa. Quindi, da una parte l’amministrazione si ritrova a dover fare i conti con tempi biblici tutti italiani e dall’altra è costretta a fare i conti con cittadini sempre meno pazienti e più esasperati. “Il Gruppo del Pd però intende focalizzare l’attenzione anche su altri temi ugualmente importanti – ha dichiarato Pino Romano, presidente del Gruppo – tra questi, la sanità, il recupero dei rifiuti, il Piano Paesaggistico Territoriale. A proposito di quest’ultimo punto, vorremmo chiedere alla maggioranza una velocizzazione della lettura in aula, per poter dare alla Puglia un Piano Paesaggistico nel minor tempo possibile. Per quanto riguarda la semplificazione della struttura amministrativa – ha poi proseguito Pino Romano – ritengo che sia necessario apportare delle modifiche alla legge Bassanini, che ha finito per rallentare l’iter burocratico. Ad esempio, in ambito sanitario ed ambientale ci sono delle autorizzazioni che vengono addirittura duplicate”.

 

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 21 Gennaio 2014

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