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Il Pd prende tempo in attesa di vedere cosa faranno Laforgia e il M5s

Possibile rinvio dell'assemblea cittadina odierna dei dem che dovrebbe semplificare il quadro interno degli aspiranti successori di Decaro

Il Pd barese potrebbe far slittare l’assemblea cittadina che oggi, alla presenza dell’emissario della segretaria Elly Schlein nonché presidente del Gruppo dei dem al Senato, il pugliese Francesco Boccia, avrebbe dovuto decidere il nome che il partito dovrà portare al tavolo di coalizione convocato per lunedì 20 novembre per la candidatura a sindaco del capoluogo e da contrapporre alla proposta di candidatura di Michele Laforgia avanzata dal gruppo di forze che lo scorso mese di luglio hanno dato vita alla “Convenzione per Bari 2024”. Infatti, come è noto, all’interno del partito barese di Schlein gli aspiranti successori di Antonio Decaro al Comune di Bari sono tre, il deputato Marco Lacarra e gli assessori Paola Romano e Pietro Petruzzelli, che – come si ricorderà – già nel 2014 voleva correre alle primarie per la candidatura a sindaco, ma poi diede l’appoggio a Decaro, dopo essere stato rassicurato di un posto in giunta in caso di elezione di quest’ultimo, come di fatto avvenne. Ora, però, Petruzzelli vorrebbe riproporsi per le primarie, come pure sarebbero pronti a misurarsi con il voto a gazebo Lacarra e Romano, ma l’indisponibilità a far ricorso alle primarie da parte di alcune delle sigle che compongono il “campo largo” dei progressisti a Bari, tra i quali figura il M5S e lo stesso Laforgia, sostenuto dall’associazione politico-culturale di cui è presidente (“La Giusta causa”) e da Sinistra italiana, Verdi e Socialisti, sta costringendo il Pd a presentarsi al tavolo di coalizione con un unico nome per la candidatura a sindaco, con l’evidente speranza di non arrivare ad una rottura politica e, quindi, alla spaccatura della coalizione. L’obiettivo del Pd è comunque quello di una semplificazione del quadro dei nomi dem che aspirano alla guida nella prossima primavera alla guida della coalizione progressista barese e che alla fine con un unico nome dem sul tavolo si riesca a convincere il M5S, Laforgia ed i suoi alleati ad accettare le primarie come metodo per la scelta del candidato sindaco unitario. In realtà, la situazione interna alla coalizione si è complicata a tal punto, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni di Laforgia sui rischi di inquinamento delle primarie, che una ricomposizione tra Pd e Laforgia appare piuttosto improbabile. Infatti, è possibile che sia Laforgia che i dem baresi, salvo sorprese, non indietreggino dalle loro rispettive posizioni, costringendo tutti gli altri componenti della cordata progressista ad un “tertium non datur” sulle primarie. E, quindi, a scegliere se aderire, oppure no, alla celebrazione delle primarie. In tal caso la rottura politica sarà verosimilmente inevitabile nel centrosinistra barese. Eventualità a cui sembrerebbe si stia già preparando il Pd cittadino, avendo ventilato la possibilità di proporre per la candidatura a sindaco del già direttore generale al Comune di Bari, ai tempi del secondo mandato a sindaco di Emiliano, nonché attuale capo di Gabinetto di Decaro alla Città metropolitana, Vito Leccese. Una mossa, quest’ultima, che lascia fuori Lacarra, Petruzzelli e Romano, per tentare di depotenziare la cordata di Laforgia, ma che non potrebbe di certo servire a far desistere lo stesso Laforgia o il M5S dal loro “no” secco alle primarie. Quindi, l’eventuale slittamento dell’assemblea cittadina dei dem mirerebbe a prendere tempo ed intanto vedere cosa deciderà l’assemblea dei soci e simpatizzanti de “La Giusta causa” indetta per oggi e che – come preannunciato – sarà conclusa da suo presidente ed aspirante sindaco di Bari. Per domenica 19 novembre è convocata anche un’assemblea cittadina del M5S alla presenza di Raimondo Innamorato e Leonardo Donno, rispettivamente coordinatore della provincia di Bari e regionale del Movimento, e del deputato pentastellato barese Gianmauro Dell’Olio, e dei consiglieri comunali e i municipali, da quale sarà possibile capire, alla luce degli ultimi sviluppi, l’orientamento dei pentastellati sia su Laforgia che sul ventilato nome unitario dei dem che archivierebbe i nomi di Lacarra, Petruzzelli e Romano. Sul fronte barese di centrodestra non si registrano ancora novità per il nome del candidato sindaco, tranne il fatto che il ministro delle Infrastrutture e vice premier, Matteo Salvini della Lega, parlando ieri con i giornalisti a Bari, in occasione della manifestazione “L’Italia dei sì”, svoltasi presso la sala conferenze della locare stazione marittima, ha dichiarato: “Vincere le elezioni comunali a Bari e a Lecce è uno dei nostri obiettivi, come Lega e come centrodestra, e cercheremo i candidati migliori col centrodestra unito. Perché il centrodestra in Italia e in Europa vince solo se è unito e io sono assolutamente fiducioso che questo accada”. Ma per vincere anche alle elezioni amministrative – come è noto – serve un condottiero e il centrodestra barese finora non lo ha ancora. Mentre nel centrosinistra gli aspiranti “condottieri” per il dopo Decaro, se non sopraggiungeranno fatti nuovi, saranno almeno due. Con quale risultato? Lo vedremo.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 18 Novembre 2023

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