Cronaca

Il piano di riqualificazione di Loseto e le denunce del centrodestra

 

“Il centrodestra si è sempre dimostrato molto sensibile nei confronti del tanto atteso piano di riqualificazione di Loseto, poiché tutti consapevoli del miglioramento di vita che potrebbe apportare ai residenti del quartiere”. Il coordinatore dell’opposizione, Ninni Cea, sottolinea la posizione del Pdl di fronte al piano particolareggiato di Loseto, dopo il burrascoso consiglio comunale del 2 agosto. “Abbiamo abbandonato la sala consiliare, dopo le ripetute minacce dei residenti  del quartiere. Non era possibile lavorare in quel clima” ha proseguito il coordinatore Cea. Il provvedimento riguardante uno dei quartieri di Bari, offre ai proprietari dei terreni, la possibilità di costruire. Così, durante l’ultimo consiglio comunale, mentre il consigliere Pdl, Angelo Delle Fontane, esponeva le sue ragioni, il foltissimo pubblico composto dai cittadini di Loseto, interessati alla delibera, mormorava sempre più. E’ volata anche qualche minaccia. Giunti al momento della votazione i consiglieri del centrodestra hanno abbandonato l’aula per protesta contro le ingiurie dei manifestanti ed hanno così fatto mancare il numero legale.   Ma  all’appello mancavano Nicola Frivoli (Dc, partito di Albore); Di Giorgio, Radogna e Nicola Sciacovelli (Api, Pisicchio) e soprattutto, Carbone e Muolo (designatori dell’assessora Floriana Gallucci). “Non era nell’ordine del giorno e ci siamo opposti alla sua anticipazione. Avevamo ben altre urgenze, come l’approvazione del bilancio, al quale abbiamo lavorato duramente. Inoltre – ha proseguito Ninni Cea – il piano di riqualificazione era un progetto corposo e consistente, che richiedeva uno studio più approfondito, soprattutto in vista delle 29 osservazioni avanzate dai cittadini”. Il centrodestra, dunque, avrebbe voluto discutere il piano di riqualificazione, ma senza alcuna fretta. Di tempo ce n’era a sufficienza e ce ne sarebbe stato nella seduta consiliare del 30 agosto, ma forse qualcuno non aveva voglia di aspettare. Al primo cittadino questo atteggiamento di ribellione proprio non è andato giù e così, il giorno successivo ha indetto una riunione di maggioranza, con lo scopo di revocare le deleghe ai tre assessori, a cui facevano capo quei consiglieri insubordinati. “Per il Sindaco Emiliano i tre assessori revocati non avevano alcuna importanza né alcun tipo di considerazione, se è bastato così poco per revocare loro le deleghe. Di fronte a questa situazione, intendiamo denunciare all’opinione pubblica questi provvedimenti per nulla condivisibili” ha sostenuto amareggiato Ninni Cea. E’ apparsa a dir poco strana, la presenza dell’architetto Annamaria Curcuruto, presente al consiglio del 2 agosto, insieme ai voluminosi faldoni riguardanti il piano particolareggiato di Loseto, senza che quest’ultimo fosse nell’ordine del giorno. “In questa città c’è una regia occulta che manovra tutto alle spalle dei cittadini. Vi sono progetti che godono di corsie preferenziali, come quello riguardante le nuove aule giudiziarie, prova evidente che a Bari, per lavorare nell’urbanistica, bisognerebbe avere una ditta, il cui nome inizia per D” accuse pesanti quelle mosse da Costantino Monteleone, consigliere Pdl. Ordini del giorno mai rispettati, numero legale che troppo spesso viene meno, minacce e parole pesanti durante i consigli, sembra che tali problemi di carattere politico e procedurale, siano molto frequenti durante le assise comunali, ma la pazienza a quanto pare ha un limite ben preciso. Altra questione su cui ha posto l’accento il consigliere Romeo Ranieri, riguarda il piano particolareggiato di Santo Spirito, “che avrebbe un impatto ambientale decisamente più soft, eppure nessuno ne parla, mentre quello riguardante Loseto è stato addirittura anticipato”. Insinuazioni e allusioni che fanno riflettere, quelle messe in luce dal Pdl, che non esita a sottolineare l’aspetto antidemocratico dell’attuale amministrazione comunale. “Una brutta pagina della città di Bari, una pagina in cui persino la stessa maggioranza disconosce il proprio Sindaco. Il messaggio più forte che traspare da questa situazione, è la crisi di legalità che si sta diffondendo tra le vie della città” ha sostenuto l’Onorevole Francesco Paolo Sisto. “In questa città, la democrazia è sospesa. Si governa in spregio alle regole, creando un consenso che è solo fittizio. La conferenza dei capigruppo – ha dichiarato il senatore, Luigi D’Ambrosio Lettieri – è uno strumento che si utilizza per stabilire i giusti mezzi per mezzo dei quali procedere. Cambiare l’ordine del giorno, a prima vista può sembrare una banalità, ma in realtà è un atto di arroganza. Il 2 agosto vi era un bilancio da approvare, un bilancio non solo contabile, ma anche di attività. Un bilancio che ha messo in luce il fallimento di un’amministrazione, costretta ad aumentare ai livelli massimi la tassazione sui cittadini. Intanto, restano irrisolti molteplici problemi, quali la sicurezza, il commercio, l’edilizia giudiziaria, la Fondazione Petruzzelli e molto altro ancora. Si tratta di un’amministrazione – ha concluso il senatore D’Ambrosio Lettieri – in lite con la sua città, che vuole far apparire buono qualcosa che, in realtà, è pessimo”.

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 7 Agosto 2012

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