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Il premio al super-dirigente si paga subito, quello incentivante ai dipendenti forse…

Impiegati e funzionari regionali pugliesi sul piede di guerra per la mancata corresponsione dell’ultima ‘tranche’ delle indennità contemplate per legge, somme anche abbastanza modeste che però fanno assai comodo a chi in busta paga non percepisce certo stipendi principeschi. Ma andiamo per ordine. Il Consigliere regionale pugliese Cosimo Borraccino, presidente II Commissione (Affari Generali e Personale) di via Capruzzi non ha avuto poi troppe difficoltà a raccogliere la protesta dei dipendenti regionali di stanza nello stabile del Consiglio indirizzando una lettera vergata nero su bianco al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all’Assessore regionale al personale, Antonio Nunziante. All’ex magistrato antimafia e all’ex rappresentante del governo nella Città di Bari il consigliere Borraccino ha scritto: <>. Borraccino giustamente va a fondo sottolineando anche che, pur trattandosi di somme irrisorie (pare si aggirino intorno ai 250 euro netti in media) rappresentano una risorsa utile al bilancio familiare. <>. Situazione analoghe vissute un po’ in tutti gli enti pubblici, quando si tratta di mettere mano ai cespiti destinati, anche in base a leggi, norme, regolamenti e contrattazioni collettive, ai semplici dipendenti senza galloni dirigenziali sulle loro spalle, vale a dire quelli che però mandano avanti i servizi e sezioni dell’Ente molto spesso con le loro forze, ompetenze e conoscenza. Tuttavia Cosimo Borraccino nella sua missiva indirizzata ai vertici dell’Ente in nome e per conto del personale, non intende alzare barricate, né inneggiare a guerre sante, pur evidenziando come la precedenza sia stata data in base a un principio <<….connotante l’impegno politico, alla dignità dei lavoratori, dignità già messa a dura prova>>. Cosa accadrà, adesso, si chiedono i dipendenti, soprattutto quelli che vivono e sopravvivono soltanto col proprio stipendio? Nei giorni scorsi lo stesso consigliere ha sollevato, anche, la questione dello straordinario, bruscamente interrotto e di cui, nonostante le richieste di chiarimenti ed i solleciti ad adoperarsi per superare l’ostacolo che non è di natura economica, visto l’impegno in bilancio delle somme di che trattasi, peraltro, regolarmente autorizzate, ancora non ci sono precise risposte. Chissà come mai, però, quando il mese scorso s’è trattato di liquidare le competenze “premiali” per gli obiettivi raggiunti dopo soli sei mesi di lavoro svolto da un super-dirigente di fiducia del capo della giunta, è bastata semplicissima una determinazione dirigenziale, anche piuttosto lacunosa. E peraltro senza neppure passare attraverso le ‘forche caudine’ del nuovo Nucleo di Valutazione….

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 14 Luglio 2016

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