Cronaca

“Il problema non è l’orario della messa, ma uno Stato prepotente”

“Il problema non è l’orario della messa, ma uno Stato prepotente”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il sacerdote e filosofo barese don Michele Chimienti.

Nuovo Dpcm e la Chiesa italiana si adegua sulla messa della notte di Natale. Si anticipa, rispetto alla canonica mezzanotte…

“Voglio essere chiaro. Il problema non è l’orario della celebrazione. In effetti non sta scritto da nessuna parte che debba essere a mezzanotte, l’importante è che sia di sera. Si tratta di una tradizione. A me queste dispute non appassionano, come quella della posizione per la comunione. Il problema è altro”.

Quale?

“Uno Stato prepotente da un lato, una Chiesa arrendevole dall’ altro. Capisco per esigenze di salute, e va bene. Ma lo Stato non deve dire a me Chiesa come devo pregare, come fare le liturgie e via discorrendo. Purtroppo abbiamo una Chiesa debole e sottomessa. Discutiamo di sciocchezze e abbiamo dimenticato Cristo, si parla dei dettagli e non pensiamo al peccato, alla famiglia, alla morale cattolica, si sta seguendo un’impostazione massonica”.

Cioè?

“Nelle encicliche del Papa, la parola Dio è scomparsa alla ricerca di una strana religione unica e non è vero che le fedi sono tutte uguali. Certo, vanno rispettate, ma la salvezza sussiste solo nella Chiesa cattolica, unica Chiesa di Dio. Ci si dimentica che il fondamento della Chiesa è Cristo e non il sociale, per questo la gente diserta le parrocchie. Che ci viene a fare se siamo la brutta copia del mondo? Non parliamo più di Dio, a tanto si unisce una colossale ignoranza religiosa”.

E’ uscito il nuovo libro del Papa che invita a sognare…

“Lo dico chiaro. Questo Papa pensa più alla politica e ai migranti che a Cristo. Inoltre che cosa significa sognare? Nulla. Cristo non è sogno, ma realtà, la fede cattolica si basa sulla concretezza, sulla certezza, non su sogno e utopia. Il cattolicesimo è buon senso. Purtroppo ci stiamo facendo e ci stanno facendo il lavaggio dei cervelli per farci apparire buone cose che tali e naturali non sono”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 19 Dicembre 2020

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