Cultura e Spettacoli

‘Il re del terrore’ si chiama Diabolik

Chi ne è in possesso, lo conserva in cassaforte : vale una cifra (se in buone condizioni, il ‘pezzo’ quota fra i 15 e i 20mila euro). Parliamo de ‘Il re del terrore’, primo numero di Diabolik, la cui uscita risale esattamente a sessant’anni fa. Era il 1° novembre 1962 quando, edito dall’editrice Astorina in formato tascabile e al prezzo di 150 £, debuttava nelle edicole ferroviarie delle principali città del nord Italia l’inquietante personaggio partorito dalla fantasia di Angela Giussani (solo a partire del n° 14 Angela venne affiancata dalla sorella minore Luciana) ; la Astorina, creata appositamente per Diabolik, prendeva nome dalla Astoria, dell’editore Gino Sansoni, marito della Giussani. Perché proprio nelle edicole ferroviarie e in formato tascabile ? Con grande fiuto commerciale la Giussani, come più avanti avrebbe rivelato, si era in precedenza immedesimata nelle esigenze delle migliaia di pendolari che osservava ogni mattina dalle finestre di casa, sita nelle vicinanze della stazione. Tutta quella gente aveva bisogno di temi facili, di storie a prezzo contenuto e da consumarsi in meno di trenta minuti e che a lettura finita potessero comodamente entrare in tasca, a differenza di libri, riviste e quotidiani. Sopratutto c’era bisogno di in un prodotto che andasse incontro ai gusti del pendolare, amante del giallo o delle storie a tinte forti da rotocalco. Ispirandosi alla tradizione editoriale del marito (il quale sin dagli anni cinquanta aveva pubblicato con successo romanzi che solleticavano la curiosità del tempo tramite titoli morbosi e copertine allusive) Angela Giussani decise di puntare tutto su elementi come mistero, minaccia, rischio, audacia, astuzia… Per incarnare tutto ciò serviva un personaggio che suscitasse paura e al contempo ammirazione,  già a partire dal nome. Inizialmente il personaggio avrebbe dovuto chiamarsi Diabolicus, “per assonanza con Nostradamus”, poi la Giussani preferì la versione col k  trovandola “più secca, moderna e dinamica”. Quanto ai tratti somatici, il primo illustratore, tale Zarcone (di cui misteriosamente già al secondo numero si perdono le tracce) prese spunto dall’attore Robert Taylor, mentre per quelli di Eva Kant si ispirò alla principessa di Monaco Grace Kelly. ‘Il re del terrore’ era ambientato a Marsiglia. In seguito le Giussani, per evitare continue documentazioni sulla città ed essere libere di aggiungere località e strutture, spostarono tutte le avventure di Diabolik a Clerville, capitale dell’omonino Stato fittizio. Ultime curiosità, quel primo numero reca le firme di Brenno Fiumali per la copertina e di Remo Berselli per quello che sarebbe divenuto il marchio di fabbrica delle sorelle Giussani : gli occhi felini di Diabolik incorniciati nel vuoto a forma di 8 della maschera ‘da lavoro’.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 1 Novembre 2022

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