Cronaca

Il reddito di cittadinanza ottiene in anticipo il “sì” della commissione Bilancio

Ora anche la prima Commissione permanente della Regione, quella al Bilancio per l’appunto, ha dato parere favorevole al Red (Reddito di dignità), per cui la proposta può approdare nell’Aula di via Capruzzi per l’approvazione definitiva. Infatti, la Commissione  presieduta dal consigliere Fabiano Amati (Pd) ha espresso ieri, parere favorevole a maggioranza, essendosi astenuti i rappresentanti di Forza Italia, mentre i rappresentanti del M5S, la capogruppo Antonella Laricchia e il consigliere Mario Conca, hanno abbandonato i lavori della Commissione dopo che questa ha respinto a maggioranza la richiesta dei pentastellati di riconvocare la seduta per lunedì 29, come inizialmente previsto, per consentire di ultimare gli approfondimenti in merito al provvedimento; i consiglieri di CoR  invece non erano  presenti alla seduta. Approvati, con la stessa votazione, anche due emendamenti alla norma finanziaria: il primo, a firma del capogruppo Pd, Michele Mazzarano, riguardante le fonti di finanziamento del provvedimento e che “fermo restando l’utilizzo delle risorse della legge nazionale di stabilità 2016 secondo i requisiti e criteri  definiti con decreto interministeriale, la Regione Puglia assicura il coordinamento tra tutte le linee di attività e le rispettive fonti di finanziamento individuate”; il secondo emendamento, proposto dal consigliere Donato Pentassuglia anch’egli del Pd, rappresenta un adeguamento alle nuove norme in materia di contabilità. Favorevoli al provvedimento anche un rappresentante di opposizione, Gianni Stea di Ncd-Area popolare, per il quale il Red rappresenta un sostegno concreto a chi versa in condizioni di disagio e non deve essere considerato oggetto di disputa politica, e Napoleone Cera dei “Popolari per Emiliano”, quindi di maggioranza, che ha votato in modo compatto con gli altri esponenti del centrosinistra, convinto che si tratta di un provvedimento “molto atteso, per cui non è possibile fermarsi”. A motivare l’astensione di FI, la vicepresidente della Prima commissione, Francesca Franzoso, che ritiene errata la scelta di finanziare il Red con risorse del Fondo sociale europeo, che vengono in tal modo sottratte ad altri interventi. Infatti, ha dichiarato Franzoso: “Il Red è una misura inadeguata e superficiale, che prosciuga i fondi  europei per lo sviluppo senza tuttavia centrare l’obiettivo di un rilancio occupazionale in Regione. Il ddl sul reddito di dignità – approvato in commissione Bilancio con l’astensione di Forza Italia – è l’ennesima trovata roboante di Emiliano, che si innesta nella solita logica della mera assistenza passiva, e non rappresenta un vero strumento di contrasto alla povertà”. “«E’ profondamente sbagliato – ha aggiunto inoltre l’esponente forzista della commissione –  finanziare il reddito di dignità con i fondi sociali europei, risorse che dovrebbero essere invece destinate a sostenere la ripresa economico-occupazionale e stimolare lo sviluppo del tessuto produttivo pugliese”. Quindi, ha proseguito  Franzoso: “Non solo il Red  rischia di essere una misura iniqua e parziale, che non copre l’intera platea degli aventi bisogno, ma, soprattutto, contribuisce alla frammentazione del sistema di welfare nazionale”, rilevando che “il mercato del lavoro  richiede  livelli sempre più alti di qualificazione, serve avviare una nuova fase di crescita basata sulla economia della conoscenza”.  Partendo da questo presupposto “le risorse del fondo sociale europeo – sempre secondo la rappresentante di Fi nella commissione –  dovrebbero essere impiegate per  finanziare percorsi di formazione professionalizzante, anziché riproporre la solita idea dei tirocini. Soluzioni come la sovvenzione di apprendistati o, ancora, misure a favore dell’autoimprenditorialità, che  sarebbero certo più adeguate e realistiche rispetto all’obiettivo di  un inserimento lavorativo”. Infatti, per Franzoso, spesso chi resta fuori dalla platea della popolazione attiva è perché non ha abilità spendibili sul mercato del lavoro. “Insomma – ha poi concluso la stessa Franzoso – servono misure per tentare nel concreto (e non attraverso la semplice elargizione di un sussidio) di contrastare la piaga della disoccupazione”. “Perché la dignità – ha esclamato alla fine il vice di Amati in commissione – non è nel reddito assistenziale, ma nel reddito da lavoro”. Critiche al Red sono pervenute anche dal capogruppo di Fi alla Regione, Andrea Caroppo, che in una nota ha sostenuto: “Le critiche a Red mosse dal Forum delle famiglie pugliesi colgono nel segno e le condividiamo al punto da averle recepite nella nostra proposta, Blu, e comunque trasformate in emendamenti che presenteremo a Red”. “Gli indicatori socio economici – ha rilevato ancora il capogruppo di Fi – segnalano che la povertà è aumentata e colpisce soprattutto le famiglie, in particolare quelle con due o più figli: è ovvio quanto più numeroso è un nucleo, tanta più difficoltà e povertà genera la mancanza o la perdita di un posto di lavoro. Ma alla Giunta (ndr – Emiliano) evidentemente questo sfugge”. “Red non prevede un criterio di preferenza esclusiva nei confronti dei nuclei familiari, soprattutto di quelli con figli. Per questo – ha proseguito Caroppo – Fi ha proposto l’adozione di uno strumento che, in primo luogo, sia mirato proprio a quella fascia di popolazione pugliese ‘strategica’ per la ripresa della Puglia ed in condizioni di grave difficoltà economica: le famiglie con figli, quelle che garantiscono alla Puglia un futuro in termini di risorse umane e lavorative e, dunque, anche in termini di sostenibilità del sistema di welfare”. “Inoltre – ha affermato Caroppo –  non sono previsti adeguati controlli sulle dichiarazioni, né alcun collaudato meccanismo di verifica della stabilità del nucleo familiare e della ‘pugliesità’ dello stesso: furbi ed evasori sopravanzeranno i pugliesi onesti”. Ma, per l’esponente d’opposizione di centrodestra, c’è di più: non è previsto alcun monitoraggio sull’utilizzo del contributo che così potrà essere anche sperperato o mal utilizzato. “La giunta – ha esortato l’esponente di minoranza – riveda radicalmente una misura solo propagandistica” poiché la maggior parte delle risorse impiegate per il Red non andrà nelle tasche delle famiglie pugliesi, ma nei bilanci di agenzie ed enti di formazione. Di ben altro tenore le critiche dell’opposizione pentastellata alla Regione che, prendendo spunto da a quanto accaduto con l’ultima seduta della prima Commissione ha dichiarato: “Questo governo regionale e questa maggioranza Pd continuano a dimostrare scarsa programmazione e mancanza di rispetto per il consiglio regionale e per le opposizioni”. Infatti, hanno spiegato i rappresentanti del M5S : “si è arrivati ad anticipare in fretta e furia una riunione su una questione importante come il Red senza tenere in considerazione le esigenze di programmazione di tutti i gruppi. Tutto con  motivazioni che l’Ufficio di presidenza ha trasmesso al presidente della Prima commissione, poi smentite dai fatti tanto da aver portato lo stesso presidente Amati a dichiarare che d’ora in poi chiederà informazioni per iscritto all’Ufficio di Presidenza”. Ma, nonostante le proteste dei “ 5 Stelle” sulle regole e sul rispetto per le forze di opposizione che rappresentano centinaia di migliaia di cittadini pugliesi, la maggioranza che sostiene il neo governatore pugliese procede imperterrita, forte dei numeri su cui conta in Aula e nelle commissioni.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 27 Febbraio 2016

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