Cultura e Spettacoli

Il ritratto amaro di una Bari diffidente nei confronti della “diversità”

“Amira – Storia di una mezzosangue”, la prima “fatica letteraria” della giornalista Nicole Cascione edita da Les Flaneurs Edizioni, racconta una storia di discriminazione e intolleranza, ma anche di riscatto, in una Bari diffidente e, a tratti, chiusa nei confronti dell’altro.

Da straniera trasferitasi a Bari sulle orme del padre, Amira, giovane donna di sangue misto, si scontrerà con l’intolleranza e la discriminazione. Durante il suo soggiorno a Bari, infatti, Amira scoprirà che non tutti sono in grado di accettare la diversità e abbracciarla come portatrice di ricchezza.

 

Nicole, quando è nato in te il desiderio di dare vita ad “Amira – Storia di una mezzosangue”?

 

“All’incirca due anni fa, travolta dalle tragedie umane di cui troppo spesso siamo inermi protagonisti, ho pensato di dare vita ad Amira, un personaggio che in qualche modo porta in sé e con sé tutta una serie di luoghi comuni, diventando vittima di atti discriminatori, a causa del male di oggi: l’ignoranza. Amira è una giovane donna nata e crescita in Egitto, costretta a fare i conti con la perdita improvvisa di suo padre Lorenzo, originario di Bari. Dopo la scomparsa del genitore, Amira decide di percorrere il cammino inverso rispetto a quello di Lorenzo e di trasferirsi nel capoluogo pugliese per conoscere le sue più intimi radici e qui si ritroverà a fare i conti con una realtà a tratti ostile e bigotta”.

 

Quali sono i temi trattati e quale il messaggio che desideri veicolare attraverso la tua storia?

 

“Tra le pagine di “Amira – Storia di una mezzosangue” si intrecciano numerose tematiche, sopra tutte però il tema della discriminazione è quello su cui ho voluto focalizzare l’attenzione. Mi piacerebbe partire dall’immagine in copertina, il capo di una ragazza avvolto in un velo rosso. Il rosso è il colore dell’amore e della passione, ma è anche quello dell’odio, della guerra, del sangue. Amira è spesso costretta a portare il peso di quel velo, portatore di due concetti in totale antitesi fra loro e che rappresentano ciò che Amira vorrebbe ricevere e ciò che invece spesso si ritrova ad avere. Il messaggio è semplice: attraverso questa storia ho voluto mettermi dall’altra parte, dalla parte dell’altro, del diverso, dalla parte di coloro che spesso si ritrovano con il dito puntato contro, per far comprendere un secondo punto di vista”.

 

Accanto ad Amira c’è Safyia, un personaggio che incarna un altro morbo della società attuale: la prostituzione e lo sfruttamento della stessa.

 

“Il personaggio di Safyia è uno dei miei preferiti, infatti ho voluto anche dedicarle il racconto di spin-off ( http://www.lesflaneursedizioni.it/nicole-cascione/ ). Il fenomeno della prostituzione è purtroppo largamente diffuso nel nostro Paese. Si potrebbe fare molto per arginarlo, ma chi dovrebbe preoccuparsene, lo accantona. Il personaggio di Safyia viene descritto in maniera cruda e realistica, non si lascia spazio al lieto fine, perchè, purtroppo, non è prerogativa degli ultimi”.

 

A tuo parere, l’integrazione fra popoli differenti è ancora possibile?

 

“Penso che sia possibile solo se si metta da parte l’intolleranza e la diffidenza e ci si apra verso il prossimo, verso la conoscenza dell’altro, che può essere il ragazzo nigeriano giunto in Italia su un gommone o semplicemente il nostro vicino di casa. La conoscenza salverà il mondo”.

 

A chi lo consiglieresti?

 

“Il mio libro è dedicato a tutti coloro che, almeno una volta nella vita, sono stati vittime di atti discriminatori. Quindi a chiunque, perchè credo che ciascuno di noi si sia visto puntare il dito contro, perché controcorrente, che sia stato per una questione religiosa o anche solo per il proprio modo di vestire. Quindi lo consiglierei a tutti, affinchè possano ricordarsi cosa voglia dire essere discriminati”. 

 

Dove è possibile acquistarlo?

 

“Nelle principali librerie di Bari: La Feltrinelli, Laterza e Quintiliano. Inoltre, è possibile acquistarlo anche online, al seguente link: http://www.lesflaneursedizioni.it/prodotto/amira/. Buona lettura!”

 

 

Antonio De Luigi 


Pubblicato il 5 Maggio 2017

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