Cronaca

Il San Nicola guardi al Meazza

L’impianto milanese compie oggi novantasei anni e non li dimostra. Non si può dire la stessa cosa per il ben più giovane stadio di Bari

Sabato scorso nell’ultimo derby meneghino l’Inter spazzava il Milan per 5-1. Teatro dell’emozionante partita, il solito ‘Meazza’. Lo storico impianto milanese compie oggi 97 anni, essendo stato inaugurato il 19 settembre 1926 proprio con un Inter-Milan, finito 6-3 a favore dei nerazzurri. Novantasette anni… Certo, qualche acciacco ce l’ha, ma, oggetto di attenzioni e cure amorevoli, il Meazza è ancora egregiamente in carriera, al punto da dover temere più le ruspe che i guasti del tempo (ma è difficile che si arrivi al ventilato abbattimento per impossibilità di adeguare il glorioso impianto ai moderni parametri di sicurezza UEFA). Come si dice, novantasette anni e non li dimostra. Non può dirsi la stessa cosa del nostro San Nicola, più giovane del Meazza di sessantaquattro anni (venne inaugurato in occasione di Italia ‘90). Basti dire che solo a giugno di quest’anno si è cominciato a ricoprire del teflon perduto la copertura del secondo anello, dopo anni ed anni di abbandono, non bastasse il degrado ambientale e morale che da sempre avvolge la creatura di Renzo Piano (lo spaccio, la prostituzione, gli scambi di coppia…). Restando a Bari, già lo storico Stadio Della Vittoria (classe ’36) offre uno spettacolo migliore. E pensare che si pensò seriamente di abbatterlo, dopo le devastazioni apportate dagli albanesi che vi furono internati nel ’91. Ma facendo comodo un secondo stadio per i giochi del Mediterraneo del ’97, lo si volle risparmiare. E risparmiato fu lo stesso San Nicola, quando venne avanzata l’ipotesi-abbattimento in previsione di un nuovo impianto, questa volta senza pista di atletica. L’idea però di adeguare il San Nicola ad una fruizione da parte del pubblico che non penalizzi gli spettatori delle curve non è morta. Questa volta si tratta di eliminare (nascondendolo) l’anello inferiore con il prolungamento della pendenza dell’anello superiore sino al terreno di gioco (progetto ancora di Renzo Piano). Ad accennare a questa possibilità è stato il sindaco Decaro a giugno scorso quando l’amministrazione cittadina annunciò l’inizio dei lavori di ripristino della copertura del secondo anello. Sembra esistano fondi pubblici statali da cui attingere … Ammesso che questi fondi esistano e che da essi si possa attingere, basteranno? I contribuenti baresi non hanno smarrito memoria di cosa accadde in occasione dell’edificazione del San Nicola: Tra sprechi e bilanci gonfiati, si andò ben oltre quanto (generosamente) messo a disposizione. Inutilmente il Comune di Bari (ancora oggi proprietario dell’immobile) cercò nuovi finanziamenti pubblici. Non avendone trovati, si ‘rassegnò’ a castigare i propri contribuenti con un innalzamento osceno delle imposte per il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Italo Interesse


Pubblicato il 19 Settembre 2023

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio