Il sindaco chiederà una deroga per la serie C. Ma quanto conterà il suo peso politico?
Inutile versare altre parole, inchiostro e lacrime sulla tragedia sportiva che, come uno tsunami, ha travolto il Bari calcio, i suoi tifosi e l’intera città, con ripercussioni in ambito non solo sportivo ma anche sociale ed economico , in relazione all’indotto che la squadra di calcio ha creato in questi decenni. Un autentico “de profundis” , quello del fallimento della squadra di calcio , che mortifica e cancella 110 anni di storia calcistica. Sulle cause di questo disastro si è detto tutto ed il contrario di tutto, con colpe ascrivibili ad improvvisati imprenditori che alla roulette che orbita intorno del business del pallone hanno puntato e perso tutto, ma sulla pelle della tifoseria biancorossa ancora attonita per l’accaduto. Su tutta questa incredibile vicenda si potrebbe discutere e scrivere a iosa. Ora il calcio barese dovrebbe ripartire addirittura dalla serie D, ovvero dai dilettanti , un’onta che l’ottava tifoseria italiana per numero di presenze ( e di grande passione sportiva) non certo meritava. Come ben sanno i tifosi, la prassi prevede ora alcuni passaggi burocratici che affideranno direttamente alla civica amministrazione barese il titolo sportivo. Antonio Decaro , in qualità di primo cittadino , avrà dunque fra le mani una grande responsabilità che dovrà gestire con capacità ed oculatezza anche nel trovare personaggi degni di gestire una piazza così prestigiosa . Il primo cittadino, bisogna dargliene atto, si è impegnato indefessamente per salvare in “zona Cesarini” la squadra di calcio dal fallimento, tentando di coinvolgere una coppia di affidabili imprenditori; purtroppo tutto è naufragato miseramente consegnando il Bari calcio al suo ineluttabile destino. Ma, per la serie ” meglio feriti che morti” ,si intravede una possibilità sia pur remota che potrebbe , almeno parzialmente, restituire un minimo di speranza ( e di sogni) all’intera città: la ripartenza dal campionato di serie C. Come già riportato dagli organi di informazione locali, compreso il nostro giornale, Decaro chiederà alla Figc una deroga per consentire alla nuova e futura compagine biancorossa di disputare il campionato in quella categoria. In considerazione della grave crisi che da alcuni anni sta attanagliando il calcio italiano, con prestigiose società che falliscono ed altre in serie difficoltà finanziarie, e data la mancata iscrizione di una dozzina di squadre che hanno rinunciato per i succitati motivi alla serie C , qualche tenue speranza per il Bari potrebbe anche esserci, tenuto anche conto della sua storia sportiva e del suo incredibile bacino di utenza che coinvolgeva ( purtroppo occorre parlare al passato) anche l’intera provincia. Per un ripescaggio in questa serie ora i tempi sono serratissimi , in quanto il campionato di questa categoria inizia a fine agosto. Da Roma, dopo che il sindaco avrà inoltrato la richiesta di deroga, si aspetterà trepidanti la decisione dell’attuale commissario straordinario ,Roberto Fabbricini,il quale sceglierà se “graziare” o meno la nuova formazione biancorossa facendola ripartire o dal purgatorio, sia pur professionistico, della C, oppure dai terreni polverosi dei dilettanti. Se è vero ,come sostenuto da anni dai grandi manager dell’universo pallonaro,che anche nel calcio la politica conta, a questo punto ci sarebbe da chiedersi quanto il peso politico di Antonio Decaro , esponente di rilievo del Pd, sindaco metropolitano nonchè presidente nazionale dell’Anci, potrà incidere sulla decisione di Fabbricini. Si spera ovviamente che questo “miracolo” sportivo avvenga, anche se come affermato dallo stesso primo cittadino barese:”è un’operazione difficilissima e non voglio illudere nessuno”. Almeno in questa occasione non propendiamo per la tesi che Decaro sia animato anche da tornaconti elettorali ,in quanto come più volte affermato, a meno che non accadono stravolgimenti politici eclatanti, diamo per certi versi scontata la sua rielezione, e questo non solo per l’acerba inconsistenza dei competitor presentati attualmente dal centro destra, ma per ben altre e più complesse ragioni che in questa sede non è il caso di approfondire. Tornando alla travagliata vicenda sportiva ci sarebbe da abbracciare idealmente tutti i veri tifosi che per la squadra del Bari hanno versato, nel corso dei decenni, lacrime di gioia e di dolore, sobbarcandosi con sacrifici personali lunghe, ed alle volte indimenticabili trasferte. A loro un sentito grazie. Ps: chi scrive, per quel poco che possa interessare ai lettori ,ha seguito con telecronache ed interviste per una ventina d’anni le vicende del Bari calcio ,riempiendo un nutrito cassetto di ricordi.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 21 Luglio 2018