Cronaca

Il Sindaco corre, i vigili multano e i commercianti chiudono

 

Una trilogia nefasta: non si potrebbe definire altrimenti ciò che attualmente sta accadendo in città. Piccoli commercianti sempre più disperati, che vedono ogni giorno ridurre i loro già magri bilanci, anche a causa della inflessibilità dei vigili urbani che, con la loro caterva di multe, allontana possibili acquirenti dai negozi, anche nel centro di Bari. Basta semplicemente leggere le lettere di lamentele e proteste che giungono nelle redazioni dei vari giornali, compresa la nostra, in cui i titolari degli esercizi commerciali lamentano una eccessiva intransigenza da parte dei caschi bianchi nostrani, che multano anche gli automobilisti che lasciano, anche solo per pochi minuti, le loro automobili nelle vicinanze dei negozi. Un accorato appello o, meglio, un grido di disperazione, che non può restare inascoltato. Ciò anche in relazione al fatto che più volte, anche dalle colonne di questo giornale, abbiamo evidenziato atteggiamenti intransigenti della Polizia Municipale che, Codice della Strada alla mano, in base all’assunto dura lex sed lex, non fa sconti a nessuno, contribuendo con questo modo di fare, ai limiti del vessatorio, a spostare i flussi di clientela negli ipermercati di provincia. Ovviamente le conseguenze sono catastrofiche per i nostri commercianti, i quali rischiano seriamente di abbassare le loro serrande incrementando quello spettacolo desolante di luci spente e strade semi-deserte anche nel cuore cittadino (vedasi, ad esempio, Via Manzoni, ma anche altre strade dei rioni Libertà e Murat). In un simile contesto di profonda sofferenza, il nostro Sindaco invece pensa bene di trastullarsi con mini-maratone cittadine, correndo tra le migliaia di manifestanti come una sorta di “vispa Teresa” tra i ruscelli. Ad onor del vero, nella recente “Deejay ten”, giunta alla terza edizione, svoltasi la scorsa domenica, il Primo Cittadino barese, vestito di giallo, assomigliava più all’”Ape Maia”, lamentandosi e promettendo inoltre, simpaticamente, un dimagrimento di una decina di chili per il prossimo appuntamento sportivo. Preoccupati per i suoi trigliceridi ed il suo tessuto adiposo, vorremmo consigliare a Decaro di essere più parsimonioso nel fare scorpacciate di panzerotti insieme all’ex premier Renzi. Se lui lamenta problemi di peso, purtroppo idem non dicasi per non pochi baresi, e tra questi i già citati commercianti che, oltre a stare a “pane in corpo”, non possono neppure permettersi il lusso di attaccarsi alla classica canna del gas, in quanto il servizio gli è stato tagliato per morosità.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 7 Marzo 2017

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