Cronaca

Il sindaco Decaro “giustiziere” della notte

Ancora ignobili e vigliacche aggressioni ai danni dei conducenti e controllori dell’Amtab. I recentissimi episodi di cronaca, ancora una volta, dimostrano lo scarso senso di civiltà di questi pitecantropi metropolitani, che sfogano la propria rabbia e frustrazione esistenziale ai danni di bravi dipendenti che svolgono con dedizione i loro incarichi professionali.  Questi episodi di violente aggressioni, come i baresi ben sanno, avvengono ciclicamente, soprattutto sulle linee più “calde” che collegano il centro cittadino alle estreme periferie, in particolare negli orari serali. Risulterebbe, a questo punto, persino superfluo stigmatizzare e condannare queste manifestazioni di barbarie cittadina. Resta solo l’amarezza di vedere onesti lavoratori portati al Pronto Soccorso a causa delle brutali aggressioni subite da branchi di “protoscimmie”. Per prevenire il ripetersi di questi episodi di inusitata violenza, si potrebbe pensare si installare a bordo degli autobus sistemi di videosorveglianza e dispositivi di allarme, al fine di far intervenire prontamente in soccorso del dipendente aggredito pattuglie di forze dell’ordine. Desta qualche perplessità il fatto che, nonostante il ripetersi, nel corso degli anni, di queste brutali aggressioni, non si siano ancora prese adeguate contromisure, con lo scopo di tutelare l’integrità dei suddetti dipendenti. I recentissimi fatti sono stati giustamente stigmatizzati anche dal Primo Cittadino barese che, con un video pubblicato sulla pagina Facebook, si e’ detto anche pronto ad affrontare, salendo in prima persona sugli autobus, i teppisti autori di simili deprecabili atti, sfidandoli a mettere a repentaglio la sua incolumità. Senza vena polemica, però, vorremmo far notare allo stesso Decaro che il suo comportamento da “guascone” sarebbe molto più apprezzabile se sull’autobus, invece di salire scortato da vigili urbani e controllori, ci salisse in veste di semplice cittadino. Sicuri che il coraggio certamente e’ una qualità che non difetta a Decaro, siamo certi che potrà constatare de visu in prima persona l’idilliaca esperienza che quotidianamente vivono, specialmente nelle ore serali, i tanti utenti che percorrono quelle tratte più a rischio. Avendoci contagiato con la sua ironia, vorremmo a questo punto affermare, con una punta di bonario cinismo, s’intende, che “morto un sindaco, se ne fa un altro”. Decaro dunque, se lo ritiene, si lasci andare ai più svariati gesti apotropaici.

Piero Ferrarese 


Pubblicato il 10 Febbraio 2016

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