Il sindaco riapre il cantiere senza la necessaria cartellonistica
Non sono solo quelle di qualche giorno fa le critiche all’Amministrazione comunale barese per il ritardo nel completamento del restyling di piazza San Francesco a Santo Spirito, i cui lavori sono stati avviati la prima volta circa tre anni fa, quando sindaco di Bari era ancora Michele Emiliano ed assessore ai Lavori pubblici era Marco Lacarra, e lunedì della scorsa settima il sindaco Antonio Decaro ed il suo assessore ai LL.PP, Giuseppe Galasso, si sono presentati in loco ad inaugurare nuovamente quello che praticamente è il prosieguo di uno stesso cantiere. Infatti, ai malumori per i tempi con cui il Comune di Bari sta procedendo nell’intervento ristrutturale della piccola piazza antistante il porto di Santo Spirito si aggiungono anche le tante altre lamentele per la scarsa attenzione che l’Amministrazione barese dedica al territorio del V Municipio amministrativo. Vale a dire quello delle ex frazioni di Palese e Santo Spirito, che nel 2009 avevano chiesto, con un referendum consultivo, il distacco politico ed amministrativo da Bari e nel febbraio del 2010 erano giunte ad un passo dalla meta, che – come si ricorderà – se non fosse intervenuto il diktat dell’allora Primo cittadino, Emiliano per l’appunto, sui consiglieri regionali del suo partito, il Pd che, pur essendosi espresso favorevolmente in Commissione insieme a tutte le altre forze politiche regionali, in Consiglio, approfittando dello scrutinio segreto, boicottò l’approvazione definitiva della legge che avrebbe istituito a nord di Bari il nuovo Comune di Palese e Santo Spirito. Ma veniamo alle recenti vicende che a Santo Spirito stanno facendo discutere non pochi cittadini, per come il Comune opera su questo territorio e dei tanti problemi irrisolti che lo affliggono, a cominciare dai liquidi fognari che ad ogni minima pioggia invadono il lungomare antistante la piazza in ristrutturazione da ottobre del 2013. E così anche domenica scorsa nel tardo pomeriggio, quando agli ormai consueti allagamenti stradali, che ad ogni acquazzone caratterizzano molte strade della Città di Bari, a Santo Spirito e Palese si è aggiunta l’invasione (anche questa ormai consuetudinaria) della carreggiata del lungomare di liquami che fuoriuscivano, a mo di zampilli a raso stradale, da tombini e chiusini della sottostante rete fognaria. Ma l’argomento più dibattuto la scorsa settima, nella ex frazione costiera barese ai confini con il territorio comunale di Giovinazzo, è stato sicuramente quello della ripresa dei lavori per il completamento della riqualificazione di piazza San Francesco. Una riqualificazione che – come è noto – in parte è già stata effettuata qualche anno fa, ma poi non ultimata, perché nel bilancio previsionale del 2014 l’intervento era stato finanziato solo parzialmente. Ora, infatti, dopo che la seconda parte del progetto di ristrutturazione è stata finanziata, grazie ad un emendamento introdotto in sede consigliare di approvazione del bilancio previsionale del 2015, “altrimenti – ha esclamato ironicamente qualcuno – a Palazzo di Città l’amministrazione Decaro si era addirittura dimenticata di riportare tra le previsioni di spesa!”, ecco che “il sindaco, l’assessore ai LL.PP ed il solito e noto codazzo di politici locali – ha commentato ancora lo stesso cittadino – si sono presentati a Santo Spirito, in piazza San Francesco, per dare avvio ad un cantiere precedentemente avviato per la prima parte”. Insomma, per una stessa opera gli amministratori baresi a Santo Spirito sono venuti più volte a dare inizio ai lavori, così come presumibilmente più volte si recheranno a “celebrarne” l’ultimazione. Infatti, un’inaugurazione di piazza San Francesco riqualificata è già avvenuta qualche anno fa, alla fine della prima parte dei lavori. Ora, è altamente probabile che la stessa solennità si verifichi alla fine dei lavori di semplice completamento avviati in pompa magna la scorsa settimana. E tanta era la fregola (verosimilmente mista a comprensibile ansia) degli Amministratori comunali baresi, accompagnati dai politici locali, per riprendere i tardivi lavori di completamento di piazza San Francesco a Santo Spirito che il sindaco Decaro e l’assessore Galasso, entrambi ingegneri, si sono recati a dar avvio al cantiere senza che su questo fosse stata ancora installata l’apposita cartellonistica prevista dalle vigenti normative. E tale assenza ha dato adito a non pochi commenti ironicamente negativi, poiché se la necessaria cartellonistica fosse stata mancante su un cantiere edile privato, verosimilmente sarebbero rapidamente intervenuti gli agenti della Polizia municipale per sanzionarne i responsabili per la mancata affissione della dovuta segnaletica. E nel caso del cantiere di piazza San Francesco la mancata esposizione del cartello dei lavori, trattandosi di un’opera pubblica, è ancor più grave, in quanto nella mancante cartellonistica illustrativa dell’intervento, al momento della riapertura del cantiere, vanno pure riportate specifiche voci inerenti l’opera, come esplicitamente imposto dal vigente Codice degli appalti pubblici, quali costo e tempi di realizzo dell’intervento. “Ed un’opera pubblica, così tardiva nella sua realizzazione e completamento, che riparte con una dimenticanza così vistosa e grossolana – a detta di un cittadino di Santo Spirito presente all’evento – non lascia ben sperare sulla funzionalità dell’intervento”. Infatti, già su quanto realizzato qualche anno fa, con parte di piazza completata, si registrano non poche critiche e lamentele per la carenze di alcuni elementi di arredo urbano (panchine, ecc.) che sminuiscono la fruibilità dell’opera, oltre che per la qualità dell’intervento effetto.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 20 Settembre 2016