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Il sondaggio Swg non spaventa Schittulli, anzi…..

Il sondaggio di Swg che in Puglia vede vincente, con il 46% degli intervistati, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Michele Emiliano (Pd), non spaventa affatto il rivale di centrodestra, Francesco Schittulli. Anzi, l’aspirante governatore del centrodestra è ancor più convito dai dati del sondaggio di Swg che la possibilità di ribaltare il risultato finale a proprio favore è ancora più a portata di mano di quanto possa sembrare. Infatti, l’ex Presidente della Provincia di Bari, commentando i dati di Swg che lo danno con ben dieci punti di svantaggio su Emiliano, ha affermato: “Il Partito democratico e il suo segretario regionale  cominciano ad avere paura”. Poi, proseguendo con il commento, ha chiarito pure il motivo di tale affermazione: “Solo così si spiega la divulgazione di un sondaggio che era in loro possesso da oltre due settimane, ma che viene comunicato alla stampa solo all’indomani dell’apertura ufficiale della campagna elettorale del centrodestra”. Una tempistica, quella del Pd, nel divulgare con notevole ritardo l’esito di un sondaggio favorevole ad Emiliano che qualche dubbio di certo lo solleva. E per Schittulli è evidente, che il quadro politico che si va delineando, ovvero un centrodestra che in Puglia si stava compattando ogni giorno di più, preoccupa non poco chi pensava di avere già la vittoria in tasca alle prossime regionali. Continuando nel commento, il candidato governatore del centrodestra rileva: “Il sondaggio della Swg, commissionato dal Pd, se da un lato registra di circa dieci punti il distacco fra me e il mio avversario, è pur vero che ci consegna un dato che per il centrosinistra è molto più allarmante: solo il 43% degli intervistati conferma di voler andare a votare e fra questi gli elettori di centrosinistra sono maggiori”. Un dato, quest’ultimo, che poi porta l’oncologo barese ad asserire:  “Chi oggi non ha nessuna intenzione di recarsi alle urne è il pugliese scontento di chi ha amministrato finora la Regione, la sinistra,  e di questi c’è una percentuale altissima, il 25, che dichiara di non sapere per chi votare. Vale a dire che uno su quattro sicuramente non ha gradito la politica degli ultimi dieci anni, altrimenti la promuoverebbe”. E da tale constatazione scaturisce, poi, quella che lo stesso Schittulli delinea come la principale strategia elettorale del centrodestra dei prossimi due mesi in Puglia, per ribaltare i pronostici del sondaggio Swg dello scorso mese di febbraio. Infatti, il concorrente del centrodestra ad Emiliano, per la successione al governatore uscente Vendola, chiarisce alla fine che la vittoria alle regionali  dipenderà essenzialmente dalla capacità di portare al voto coloro che, per sfiducia od apatia, disertano le urne. “Ed è esattamente a loro – afferma ancora Schittulli – che nei prossimi due mesi sarà rivolta la nostra campagna elettorale, il nostro impegno sarà convincerli che devono andare a votare per dare un destino diverso alla nostra Regione, dobbiamo svegliarli dal torpore della rassegnazione”. E conclude il commento ai dati di Swg: “Insomma, questo sondaggio che nell’intenzione del Pd e del suo numero uno avrebbe dovuto chiudere una partita elettorale per noi è solo l’inizio di un’impresa che, invece, è totalmente a portata di mano. Il mio avversario è in campagna elettorale ufficialmente da molti mesi, noi solo da domenica”. In effetti, la campagna elettorale è solo agli inizi e mancano circa una sessantina di giorni, se non di più, per la consultazione (il decreto ministeriale di fissazione della data delle elezioni non è stato ancora emesso e questa, secondo indiscrezioni, potrebbe addirittura slittare a fine maggio o alle prime due settimane di giugno), per cui un sondaggio fatto a febbraio, come quello di Swg, su un campione di poco meno di duemila elettori, è sicuramente suscettibile di evoluzioni in un senso o nell’altro. Come pure altamente volatile potrebbe rivelarsi il divario fra i due maggiori concorrenti, emerso da tale sondaggio. Infatti, è stato lo stesso Schittulli a rivelare in un’intervista televisiva che, secondo dati più recenti in suo possesso, la forbice effettiva con l’avversario di centrosinistra si è abbassata ad appena 4 o 5 punti. Per cui la patita delle regionali potrebbe essere tutt’altro che una missione impossibile per il centrodestra pugliese poiché, se le considerazioni di Schittulli sono fondate, allora i giochi sono tutt’ora aperti e potrebbero addirittura chiudersi, come nel 2005, solo al ‘fotofinisch’. E che la situazione pugliese sia altamente incerta e, quindi, preoccupi non poco il candidato presidente favorito sulla carta, ossia Emiliano, lo si desume anche dal fatto che quest’ultimo non perde occasione per tentare di ingraziarsi le simpatie di alcuni settori di elettorato pugliese filo berlusconiano. Infatti, dopo la recente assoluzione in Cassazione del leader di Fi per il ‘caso Ruby’, il segretario del Pd pugliese, nel corso di un intervento televisivo su ‘La 7’ , ha dichiarato: “I pm milanesi dovrebbero scusarsi con Berlusconi”. E, sempre Emiliano, sulla stessa vicenda ha pure affermato: “Faccio le mie congratulazioni a Berlusconi per l’assoluzione, anche se non condivido la sua linea politica. Un uomo politico che ha subito un tale danno adesso avrà qualcosa da dire, il pubblico ministero dovrebbe scusarsi”. Ed accostando presumibilmente il fatto milanese a qualcuno di quelli che vedono l’ex cavaliere di Arcore sotto processo a Bari, l’ex sindaco del capoluogo ha poi rilevato: “In Puglia abbiamo subito processi simili, la cautela del pubblico ministero nei confronti dell’indagato è fondamentale. Non si può giocare clandestinamente con telefonate rubate, dobbiamo tutelare la privacy delle persone”. E proprio su quest’ultimo passaggio c’è chi ha ironicamente esclamato: “Strano che l’ex pm antimafia Emiliano si accorga solo adesso della necessità di tutela della privacy anche in politica!” Ma ancor più paradossale è il fatto che in passato è stato lo stesso Emiliano ad aver verosimilmente beneficiato a piene mani di talune vicende di mancata privacy. Ed il ricordo di qualche addetto ai lavori va inevitabilmente al ballottaggio delle comunali baresi del giugno 2009. Però, di ciò Emiliano forse si è forse già dimenticato. Ma non di certo quei suoi ex colleghi della Procura barese, che ora stanno processando Berlusconi a Bari, ed a cui verosimilmente potrebbero non far piacere di certo taluni atteggiamenti di solidarietà e garantismo ‘a posteriori’.  

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 12 Marzo 2015

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