Cronaca

Il sottopasso della vergogna: come l’hanno collaudato quell’ascensore?

C’è la scalinata santa e forse anche quella che conduce in paradiso, ma quella che da via Emanuele Mola conduce oltre la ferrovia, in via Dieta da Bari, è proprio quella “…dei maiali”. Sì, si leggeva più o meno così in un cartello manoscritto che metteva fino a qualche giorno fa sull’avviso gli incauti che s’avventurano in un luogo dove c’è solo sporcizia e se avanza sporcizia dappertutto: sulle scale, per terra e perfino nell’ascensore per disabili. Una roba da far venire il voltastomaco anche ai più duri di fegato e stomaco. Se n’è accorto anche il consigliere comunale Michele Caradonna, che da un paio di mesi ha posto la questione all’attenzione dei tecnici e amministratori del Comune di Bari, naturalmente senza ottenere risposta. Il bello (anzi, il brutto) è che da ieri il ‘saliscendi’ è daccapo rotto, com’è già capitato almeno una ventina di volte, solo negli ultimi sei mesi. Incredibile, e dire che proprio con la riparazione di quell’ascensore che serve anziani e disabili intenzionati a passare dal quartiere Madonnella a Murat e la contestuale pulizia e sanificazione della cabina, qualche giorno sembrava fosse la volta buona per parlare di riparazione …sanificatrice! Infatti per dieci giorni l’ascensore ha funzionato normalmente ma ieri…patatrac ancora una volta, com’è capitato due volte a luglio, un altro paio a giugno e poi ancora svariate volte tutta la primavera e prima ancora l’inverno 2016. Una jella, anzi, un ascensore costruito male e collaudato chissà come…E poi ci sono sporcizia, vandalismo, insicurezza assoluta all’interno di quel sottopasso in particolare non è stata ancora risolta, precisa Caradonna. “A distanza di un mese, lunedì scorso ho presentato l’ennesima interrogazione urgente al sindaco Decaro – ripete il consigliere che da tempo segue il caso – per prevedere con estrema urgenza, un radicale intervento di pulizia di tutto il sottopasso incluse le zone di accesso. Un servizio che chiedo da tempo attraverso diverse interrogazioni e ormai non più rinviabile. Le scale sono luride, nere, c’è sporcizia ovunque, escrementi, cattivi odori, la struttura è ormai a rischio igienico sanitario. Non è possibile che in una zona centrale della città si possa lasciare un sottopasso in queste condizioni”. Il consigliere, poi, nella stessa interrogazione ha sollevato anche la questione sicurezza. “Per garantire l’incolumità di quanti ogni giorno attraversano quel sottopasso, ho chiesto l’installazione di telecamere di video sorveglianza così come previsto in altri sottopassi. Le telecamere ovviamente non risolvono i problemi di scippi o aggressioni, ormai all’ordine del giorno, ma almeno fanno da deterrente e tranquillizzano chi deve attraversare il sottopasso e soprattutto diventano un valido supporto per le forze dell’ordine in caso di reati perpetrati”. Lo sanno bene, come detto, residenti e pendolari che in via Mola ci passano ogni santo giorno per motivi di salute o lavoro, costretti a pestare un percorso denso di sudiciume da far spavento, rendendo inutili e ridicole quasi le telecamere installate a cura della società che gestisce le ferrovie. E dire che proprio il Comune di Bari aveva promesso una maggiore illuminazione della zona e con l’AMIU una maggiore frequenza dei turni di pulizia della zona, compresa l’area del sottopassaggio e delle scalinate di accesso. Magari ripulendo anche gli interni di un ascensore che adesso risulta guasto…chissà fino a quando!

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 26 Settembre 2017

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