“Il successo turistico? La chiave di volta si chiama lavoro, e ancora lavoro”
Ci avete fatto caso che nello spot pubblicitario di questa estate del cornetto l’Algida ha scelto Giovinazzo e che note riviste di turismo a livello europeo tempo addietro hanno dedicato la copertina a Giovinazzo? Ci sarà un perchè in tutto questo. Va ricercato senza dubbio nella buona amministrazione del sindaco Tommaso Depalma. I dati parlano chiaro. Nel 2012 i pernottamenti di turisti a Giovinazzo erano 25.000, i dati precedenti alla pandemia, riportano annualmente 108.000 pernottamenti. E ancora: i B/B da 12 che erano, sono arrivati a 70. Mica male. Abbiamo intervistato il sindaco Tommaso Depalma.
Sindaco, che cosa si cela dietro il successo di Giovinazzo?
“La chiave di volta si chiama lavoro, e ancora lavoro. Applicazione e fatica. Non è facile visto che ogni santo giorno dobbiamo lottare con la burocrazia e i ritardi della PA, nella quale una parte non fa il proprio compito come dovrebbe. E alla fine per le lacune della Regione o altri enti la gente se la prende col sindaco, primo parafulmine anche se istituzionalmente non responsabile”.
Capitolo turismo. Giovinazzo questa estate ha visto una vera esplosione…
“Siamo felici dei dati, innegabile. Penso alla passerella a mare, al lungomare, al decoro urbano. Nel 2012 la media pernottamenti era di 25000, da quando sono arrivato, cito dati del pre-pandemia, la media è di 108.000 e sono cifre per difetto perché alcune strutture poco informatizzate non hanno avuto modo di riportare le cifre. Ancora: prima avevamo solo 12 B /B adesso sono ben 70. Se la Algida dei gelati è venuta qui a Giovinazzo a girare il suo spot, ci sarà una ragione, o se alcune riviste famose ci hanno dedicato la copertina, il motivo esiste. E noi sia ben chiaro, non paghiamo nessuno”.
Che cosa ha favorito questa crescita turistica?
“Certamente il lavoro ed anche alcuni eventi, penso al Giro di Italia”.
Giovinazzo luogo di buona enogastronomia e buona tavola…
“Le proposte eccellenti non mancano, almeno nella generalità”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 9 Settembre 2021